Capitolo 28

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Confessare.
Se cerchi questo termine trovi : Palesare, ammettere, riconoscere come propria colpa o la versione religiosa legata a dei peccati.
Ma davvero che cosa vuol dire confessare? Dire semplicemente la verità su qualcosa su cui si ha mentito? Ammettere un pensiero?
Secondo l'Hydra un seguace perfetto, un agente perfetto non conosce il significato di questo termine, poiché preferirà la morta alla confessione.
Ma la chiesa ci insegna che la confessione ci fa sentire più leggeri e basta qualche preghiera per essere perdonati.
No, Josie definiva ciò come una totale stronzata.
Era brava a mantenere i segreti, quindi capiva perché morire per una causa ma che  bastasse rivelare la verità per essere perdonati, con una predica...era un certo troppo distante da lei.
Ed ora era davanti a Pietro, probabilmente stava per rovinare uno dei momenti migliori della sua intera vita ma quel biglietto nel biscotto della fortuna aveva ragione.
Se voleva qualcosa di vero con lui doveva dare fiducia per riceverla, lo aveva imparato da J e doveva andar avanti, perché lui era morto e doveva dimenticarlo. 

<<Josie>>la richiamò.

<<Vieni con me>>si limitò a dire.

Ella si alzò in piedi mordendosi le labbra, prese da terra i suoi pantaloni beige e glieli tirò, li prese subito e poi riprese le proprie mutandine rimettendosele.
Lo aspettò e poi lui si avvicinò, posò le mani sulle sue spalle.

<<Qualsiasi cosa sia non sarà peggio di quello che abbiamo già affrontato con Ultron>>

Lui non poteva immaginare, si disse, perché non era J<<Ti sbagli, potrebbe esserlo>>

Gli diede le spalle ed entrò nella cabina armadio, lui la seguì con un buco allo stomaco per l'ansia.
La guardò inginocchiarsi davanti ad uno scaffale, così si abbassò anche lui e spalancò gli occhi quando la vide togliere un pezzo di cemento e appoggiarlo sul parquet.
Josie si girò e rivelò il diario fra le mani, sollevò gli occhi azzurri su quelli blu di lui.
Egli ricadde a terra sedendosi per bene.

<<Che cos'è?>>

<<Ho mentito ieri, non sapevo come affrontare la cosa.>>

<<Affrontare cosa?>>domandò ancora.

<<Tanti mesi fa, durante il gala per la vittoria della battaglia ho conosciuto un uomo. Abbiamo parlato qualche minuto e mi ha detto di essere di Sokovia, poi ha parlato di qualcosa. Avresti dovuto vedere come mi ha guardata, i suoi occhi, la sua voce, ho capito che sapeva qualcosa e ha affermato che effettivamente conosceva dei segreti. Poi è scomparso, nel nulla e io ho evitato di pensarci, ho fatto qualche incubo come al solito ma..>>

<<Ma cosa?>>

<<Aveva ragione Visione, sono scomparsa dai radar, dalle telecamere e la struttura è esplosa minuti dopo. Mi sono arrabbiata e le mie mani...>>ne sollevò una<<hanno iniziato a brillare. Non volevo scomparire sul serio, devi credermi>>

Lui appoggiò le dita sul suo ginocchio<<Ti credo, poi che cos'è successo?>>

<<Ho ustionato Brock, lui urlava e io non sapevo come ci ero riuscita ed è stato in quel momento che lui è tornato. L'uomo della festa,  era lì, in quel capannone e aveva una borsa.>>

<<Come ti ha trovata?>>

<<Non lo so, perciò ho minacciato di ucciderlo e lui ha iniziato a cantare come fottuto orologio a cucù. Pietro, lui non è solo un uomo>>strinse il diario tormentata<<Era nell'intelligent sokoviana, era un ex colonnello e...>>

La sua voce si ruppe e abbassò gli occhi sul diario<<Ti ha ricattata?>>

<<No, niente affatto. Al contrario, ha detto di volermi aiutare a scoprire chi sono. Poi Brock è scappato e..>>

𝐅𝐈𝐑𝐄 𝐃𝐄𝐀𝐓𝐇 - 𝐓𝐡𝐞 𝐀𝐯𝐞𝐧𝐠𝐞𝐫𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora