Le vacanze natalizie erano iniziate da solo tre giorni ed io già sembravo una barbona.
Passavo i pomeriggi a guardare film e serie Tv, in particolare american horror story, ero follemente innamorata di Evan Peters, c'e creatura più bella? Justin! La vocina nella mia testa mi ricordò del mio ragazzo che non vedevo da quasi una settimana, che cosa triste, era partito con la sua famiglia, erano andati tutti a far visita ai nonni.
Sbuffai e mi deliziai del meraviglioso sorrisetto di Evan Peters, la puntata della seconda stagione si concluse e sbuffai di nuovo, afferrai con la mano destra il cellulare e con la sinistra un cucchiaio di gelato a cioccolato.
Mi sento solaaaaaaa T.T
Inviai il messaggio sul gruppo in cui c'erano Elysabeth, Fay, Lexi e Brooklyn.
Fay: poerella..
Stronza! Questo era un chiaro invito per venire a casa mia.
Fay: Bastava chiedere
Muovetevi.
Nonostante le altre non avessero risposto al mio messaggio sapevo che avessero visualizzato.
Saltai sulle spalle di Lexi appena varcò la porta di casa.
“Aaw mi siete mancate!” mi aggrappai a lei in stile koala.
Le abbracciai tutte e con una ciotola di gelato ci spostammo sul divano.
“Uh devo raccontarvi una cosa!” esclamò felice Fay posando il cucchiaio di gelato “Sapete il biondo, quello nel mio corso di scienze?” tutte annuimmo, come potevamo non conoscerlo se Fay ne parlava da settimane “mi ha chiesto di uscire!” esclamò con un sorriso enorme che le fasciava il volto.
“Alleluia!” scherzó Lexi che in risposta venne spinta da Fay
“A te Bella Addormentata?” mi indicò Elysabeth “ Quando ritorna il principe azzurro?” ridacchiai per i nomignoli.
“Domani sera” dissi ed ero sicura che potessero percepire la mia felicità “Verrano anche i nonni” aggiunsi con meno enfasi.
“Perché quella faccia? Cosa hanno i nonni che non va?”
“Niente, non li ho mai visti”
“Ma non essere pessimista!” mi spinse Brook.
“Si, e poi tu sei così... ” mi indicò Lexi non trovando il termine adatto.
“Allegra, divertente, iperattiva, sclerata, casinista...” continuò per lei Elysabeth.
“Esatto!” la interruppe “Hai sempre la battutina pronta, quando conosci qualcuno prendi subito confidenza, te la cavi amica” concluse il suo discorso Lexi.
-
“La porta!” urlai dal secondo piano con la speranza che qualcuno mi sentisse ma a quanto pare non c'era nessuno “la porta!” sbuffai e mi alzai dal letto, infilai le mie pantofoline pelose e trascinando i piedi arrivai davanti la porta e la spalancai.
“Buongiorno bimba!” il ragazzo davanti ai miei occhi sorrise, il suo volto illuminato e la carnagione chiara risaltava sotto i suoi occhiali da sole neri.
“Justin!” gli saltai in braccio cogliendolo di sorpresa e il dolce suono della sua risata mi riempì le orecchie; si fiondó sulle mie labbra e ancora tra le sue braccia entrammo in casa.
Sorrisi e saltai giù dalle sue braccia.
“Com'é stato il viaggio?” gli domandai e prendendolo per mano lo trascinai sul divano.
“Non male ma mi sei mancata troppo” mi tiró per i fianchi e mi ritrovai a cavalcioni sul suo bacino, strofinò la punta del naso sul mio collo e ci lasciò piccoli baci “Domani sei costretta a cenare a casa” rise “i miei nonni sono qui e vogliono conoscerti, soprattutto mia nonna”
“Com'é tua nonna?” gli domandai poggiando la testa sul suo petto.
“Hey non iniziare a preoccuparti, le piacerai” lui si che mi capiva.
“E se ti sbagli?” lo guardai perdendomi nelle sue iridi nocciola.
“Hey ma da quando sei così insicura tu” rise e alzai le spalle; mi bació la fronte, la punta del naso, chiusi gli occhi mentre lui continuava a lasciare baci sul mio viso, bació più volte il contorno delle mie labbra e sfiorandole passò le labbra sul mio collo, strofinò la punta del suo naso sulla mia pelle calda lasciando che i brividi mi invadessero, risalì piano con una delicata scia di baci e strinse il mio labbro inferiore tra i denti; le sue mani si posarono sulle mie gambe, le strinse e senza staccarle dal mio corpo le passo al mio fondoschiena stringendolo e avvicinandomi di più a lui.
“Justin” sopirai con l'intenzione di fermarlo ma invece capí tutt'altro e fermó le dita sul bordo della mia maglietta, alzandola leggermente.
“Justin” riprovai con più convinzione e poggiai anche le mani sul suo petto spingendolo leggermente.
“Cosa c'è El?”
“Ehm...é la mia settimana rossa” dissi insicura per la mia scelta di parole, scrollai le spalle e lo guardai mentre il desiderio che aveva colmato i suoi occhi svaniva in pochi secondi e lasciava spazio alla delusione.
“Oh” disse semplicemente “Ti fa male la pancia?” mi domandò poggiandoci una mano sopra.
“Un po' ” scrollai le spalle.
“Okay allora sali sopra e aspettami in camera” mi ordinò cercando di spostarmi dalle sue gambe.
“Perché?” gli circondai il collo con le braccia.
“Tu fa come ti ho detto” mi sorrise e si alzò tenendomi ancora sulle sue gambe, mi appoggió sul divano e poi mi spinse verso le scale.
-
L'unico ordine che mi aveva dato era quello di scegliere un film, afferrai un CD a caso o sarei rimasta per ore a guardarmi tutti i CD prima di sceglierne uno, mi buttai sul letto sentendo già i dolori mestruali arrivare.
Poco dopo il biondo apparve con una vaschetta di gelato, la nutella e delle caramelle.
Posò tutto sul comodino accanto al letto e si steste al mio fianco.
“Allora?” giró il viso guardandomi negli occhi, sentii il cuore scendere e poi risalire mentre l'aria iniziava a mancarmi “Che film hai scelto?” chiese inconsapevole della reazione che avevo a questa sua ravvicinanza, gli passai il CD senza fiatare e lesse il titolto.
"Vuoi davvero guardare questo?" girò il CD mostrandomi la copertina, era il film più brutto che avessi mai visto, uno spargimento di sangue continuo in cui l'unico scopo era quello di vedere parti del corpo umano massacrate.
"Ew no, questo è di Harley" rise per la mia faccia e mi alzai prendendo un altro CD e di nuovo senza vedere lo misi nel DVD; ritornai sul letto e mi infilai sotto il piumone e Justin fece lo stesso, mi circondò i fianchi con le braccia e poggiai la testa sul suo petto.
"Oh no" si lamentò e guardai lo schermo della TV, sullo schermo nero c'era solo una grande scritta dorata: Titanic.
"Ehm...ricordami di vedere le copertine quando scelgo i film" rise e lo seguii "Beh, non pensare al film, possiamo farci le coccole" sorrisi e mi avvicinai alle sue labbra stampandogli un bacio.
"Ottima idea" sussurrò a un centimetro dalle mie labbra.
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Is back
FanfictionSorrise, un piccolo sorriso, ma mi fece bene al cuore. Le persone ti deludono, in un modo o nell'altro riescono sempre a ferirti ma prima o poi riuscirai sempre a perdonarle. Pubblicazione 15/06/2014