Se fossi un ragazzo ti sbatterei

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Spazzolai più volte i capelli che mi ricadevano lisci sulla schiena, il vestitino rosso che avevo scelto era pronto per essere indossato.

“Come sto? ” Fay interruppe tutto quel baccano di phon, pettegolezzi e imprecazioni.

"Bona” urlò Brooklyn.

"Se fossi un ragazzo ti sbatterei” disse Elysabeth.

"El!” la rimproverò scherzosamente Fay.

La mia camera si era trasformata in un salone di bellezza, avevamo deciso di andare in qualche locale visto che era da tempo che non passavamo una serata tranquilla tutti insieme e le ragazze erano tutte a casa mia.

“Allora El” Lexi mi dedicò uno sguardo che metteva i brividi “Come vanno le cose? Sai, a scuola ieri giravano vari pettegolezzi, ci siamo perse qualcosa?”

“Non direi” finsi indossando il mio vestitino rosso, le ragazze in stanza mi dedicarono uno sguardo alla "non ci credo nemmeno se mi paghi" alzai gli occhi al cielo “Mi hanno visto parlare con David nei corridoi” iniziai "Dopo è arrivato Justin” iniziai il mio racconto non tralasciando nessun dettaglio "E alla fine abbiamo chiarito tutto”

“Scommetto che una rotolata nelle lenzuola ve la siete fatta” ammiccò Brook.

“Come sto?” domandai ignorandola e arrossendo.

"Una bomba” esclamò Lexi, ridacchiai.

“Lexi, stiamo spostando troppo l'argomento su di me, che fine ha fatto Chaz, non ne abbiamo più parlato” la vidi impallidire e si girò per nasconderlo.

“oh, b-beh ma ci vedevamo solo p-prima adesso invece è tornato t-t-tutto come prima” sospirò e si girò con un piccolo sorrisetto forzato.

“E noi ovviamente ci crediamo, ovvio” intervenì Fay.

“È la verità” alzò le spalle e tornò al suo trucco.

“Lexi” la richiamò Elysabeth.

“Non è successo niente” disse facendoci capire che non avrebbe portato avanti l'argomento, scambiai un'occhiata con le ragazze e lasciai perdere quell'argomento, per il momento.

Finalmente, dopo quattro ore di preparamenti eravamo pronte, con dieci minuti di ritardo ma eravamo pronte, erano tutte splendide con i loro vestiti e tacchi alti, le acconciature perfette e il viso truccato.

“Selfie” esclamai ridendo e aprii la fotocamera del mio iphone.

Elysabeth parcheggiò l'auto vicino all'entrata del locale e insieme entrammo dentro, il caldo e la musica assordante mi colpirono appena varcammo l'entrata.

"E adesso vai a trovarli tutti” disse Fay rivolgendosi ai ragazzi.

"Hey Ryan” due biondini ci apparsero davanti.

"Cosa c'e Justin? ” rispose.

“Vedi anche tu queste meraviglie? ” ci squadrarono e Justin si soffermò su di me facendomi poi un'occhiolino, arrossii e per una volta ringraziai tutte quelle luci scure.

“Sto sognando” affermò Ryan facendoci ridere, ci salutammo con un bacio sulla gunacia e ne stampai uno sulle labbra di Justin.

"Tu mi farai morire” sospirò Justin lasciandomi un bacio sul collo, strinse la presa su i miei fianchi in modo possessivo “Questo vestito è talmente scollato che vedo parti che solo io posso avere il diritto di guardare, stasera dovrò stare molto attento a chiunque ti si avvicini bimba” soffiò a pochi centimetri dalle mie labbra prima di intrappolare il mio labbro inferiore.

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