Lasciami spiegare!

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Oh signorina Johnson!” mi girai verso il preside Clark

“Salve” salutai.

Mi girai di nuovo verso il ragazzo “Sei nuovo?” chiesi al ragazzo che ridacchiò

“Mi deludi Ellen, mi deludi, come fai a non riconoscere il tuo ex ragazzo ” finse con tono triste, non ricordavo di aver mai visto quel ragazzo fino a quando…mi sorrise, quel sorriso magnifico che avevo amato tanto

“Niall!” esclamai gettandogli le braccia al collo

“Finalmente El!” era così cambiato

“Ma sei davvero tu? Oddio come sei cambiato” lo guardai meglio, era molto più alto, più muscoloso ma i suoi occhi azzurri erano sempre gli stessi, amavamo i suoi occhi, mi ricordavano il mare, l’estate

“Si sono io El, mi sei mancata” disse sorridendo

“Scusate” il preside attirò la nostra attenzione “Visto che vi conoscete così bene può accompagnare il signorino Horan a lezione? Sono cambiate molte cose qui”

Presi Niall a braccetto e uscimmo dalla segreteria.

“Allora biondino raccontami, cosa hai fatto in questi 3 anni?” chiesi al mio amico

“Nah niente di che, tu come te la passi qui?” ci fermammo al mio armadietto

“Nah niente di che” ridacchiò spingendomi

“Sempre la solita eh?” alzai le spalle e insieme andammo in mensa.

“Ehi bellissimi!” arrivammo al tavolo dov’erano seduti tutti, e per tutti intendo tutti, anche Justin e la biondina.

“Ehi El! Come mai in ritardo? Lui chi è?” alzai gli occhi al cielo per l’insistenza di Harley

“Sono andata in segreteria per il nuovo orario e lui è il mio nuovo ragazzo” Harley squadrò Niall mentre Justin quasi soffocava con il pollo –se così si poteva chiamare- le ragazze mi guardavano scioccate

“Il tuo ragazzo? Piacere Harley, suo fratello” si alzò cercando di fare il duro, anche se Harley se si arrabbiava faceva davvero paura.

Cercai di non ridere ma alla fine scoppiai, era troppo buffò.

“Oddio Harley sei proprio un idiota” Niall inizò a ridere anche lui

“Ma si può sapere che cazzo avete da ridere?!” sbottò irritato, cercai di calmarmi

“Ha-Harley lui è Niall, Niall Horan” guardò Niall e poi me “Niall!” esclamò abbracciandolo “Come mai sei tornato?” chiese dandogli qualche pacca sulla spalla

“Mi mancava il Canada” guardò i ragazzi e le ragazze sedute al tavolo che si alzarono per salutarlo “Lexi?!” esclamò sgranando gli occhi “Sei proprio tu? La mia migliore amica Lexi?” Lexi ridacchiò alzandosi dalla sedia per abbracciarlo, quei due erano fratello e sorella, amici di culla.

“Certo che non siete cambiati molto eh?” lì guardò tutti per poi soffermarsi su Justin e Jessica “Piacere, Niall” sorrise porgendo la mano a Justin, non si conoscevano, quando Niall era partito per l’Irlanda Justin era arrivato qui

“Piacere Justin” la biondina si alzò

“Piacere, Jessica la ragazza di Justin” mi servivano dei tappi, quella vocina stridula mi dava i nervi.

Ricordammo i vecchi tempi fino a che Justin non ci interruppe “Ehi Niall, come hai conosciuto i ragazzi?” da quanto avevo capito Niall gli stava molto simpatico e viceversa.

“Sono partito 3 anni fa per l’Irlanda e venivo a scuola qui, poi Ellen è diventata la mia ragazza e ho conosciuto anche loro”disse indicando le ragazze “Tu invece?” domandò Niall, Justin guardò prima me poi Niall.

“Ah io sono arrivato qui 3 anni fa, ho conosciuto Harley e le ragazze e Ellen era la mia ragazza, poi mi sono trasferito a New York e adesso sono ritornato” concluse mangiando una patatina.

Le ultime ore di scuola passarono velocemente, raggiunsi la macchina di Harley, dove c’erano anche le ragazze “Sorellina!” mi salutò con uno strano sorriso

“Ehm…io e i ragazzi andiamo al campetto” sbuffai

“Okkay ho capito, andrò con le ragazze” mi girai verso El, l’unica patentata

“Ehm, El scusami ma non posso” spalancai la bocca

“Cosa? E perché?” si morse il labbro inferiore

“Devo andare da mia cugina Ally e le ragazze abitano da quelle parti” si mordeva il labbro inferiore, si grattava nervosamente il braccio, la conoscevo troppo bene stava mentendo

“E io come me ne vado!” sbottai irritata

“Con J-Justin” balbettò Harley

“COSA! Nemmeno morta! Elysabeth! Lo so che mi stai mentendo!” gli puntai un dito contro

“Io non andrò mai con lui e quella puttanella!” urlai sbattendo il piede a terra

“N-no aspetta El, non ti arrabbiare dai” cercò di calmarmi Mike

“Si dai El, e poi la biondina non c’e, è andata via prima” continuò Fay

“Allora? Andiamo?” mi ritrovai Justin davanti che giocava con le chiavi della macchina, sbuffai iniziando a camminare verso la sua Range Rover.

“Nervosa?” mi chiese entrando in macchina sempre con quel suo irritante sorrisetto, lo ignorai guardando la strada “Ellen, dai dimmi qualcosa” sbuffò guardandomi

“Guarda la strada” lo fulminai

“Oddio! Mi hai parlato” ridacchiai

“Idiota smettila e guarda avanti” mi ignorò

“Sbaglio o quello era un sorriso?” cercai di non sorridere, di nuovo, lui ridacchiò.

Avevo dimenticato quanto bello fosse stare con lui e vedere il suo sorriso.

“Allora El cosa mi racconti?” era meglio se stava zitto

“Ah niente di che” sbuffò

“El, perché fai così?” lo guardai

“Così come?” non riuscivo a capire

“Così, sei fredda, distaccata, perché?” cosa si aspettava?

“Cosa ti aspettavi Justin, che tutto fosse come prima?” sospirò

“No, certo che no ma non pensavo fossi ancora arrabbiata” lo guardai non riuscendo a credere alle sue parole

“Ancora? Justin, io mi sento ferita, te ne sei andato, un giorno sei venuto a casa mia e mi hai detto che partivi per New York!”abbassò lo sguardo

“Allora è solo per questo, è perché sono partito?” ero incredula, non riuscivo a credere alle sue parole.

Si fermò al semaforo e ne approfittai per scendere dall’auto “Ellen!” mi chiamò, preferivo andare a piedi che stare con un coglione.

“Ellen dove vai!” sentii lo sportello dell’auto sbattere, era andato via? Lo speravo.

Mi senti afferrare per un braccio, mi girai verso di lui “El aspetta, non voglio litigare ma ti prego, lasciami spiegare” mi guardò con occhi imploranti

“Cosa vorresti spiegare? Perché ci sono tante cose da spiegare” sbuffò

“Non sbuffare Bieber, sono io quella arrabbiata qui, vuoi spiegare, allora spiegami perché lo hai fatto!” mi guardò senza capire

“Spiegami perché ti sei scopato quella puttana! Spiegami perché sei partito! Spiegami perché sei tornato e spiegami chi è quella stronza che ti porti sempre dietro!”

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