Jella bitches!

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Corsi velocemente verso il mio armadietto, ero in ritardo per la terza ora, avevo storia, preso il libro girai l’angolo per andare in classe.

“Ferma!” qualcuno mi afferrò il polso

“Che c’e!” sbottai, mi girai per vedere…Justin, alzai gli occhi al cielo

“Perché scappi?” domandò

“Ti sembra che io stia scappando? È tardi, sono in ritardo per la terza ora, devo andare” cercai di liberarmi, ma senza risultati “Tu non devi andare in classe?” scosse la testa

“No, ho filosofia, salto la terza ora” alzò le spalle “E comunque, si”

“Si cosa?” domandai

“Si, stai scappando, da me” alzo le sopracciglia, dannazione! Come fa una sola persona ad essere così sexy solo alzando le sopracciglia!

“Si certo, ti ho già detto che devo andare in classe, quindi, ciao” cercai di andare via

“Ah no piccola” mi ha chiamata piccola? Era da tanto che non lo faceva “La storia non ti è mai piaciuta, quindi, salti la terza ora con me” sorrise

Mi trascinò nel cortile posteriore della scuola, quel cortile era abbandonato, era troppo piccolo per contenere tutta la scuola.

Andai a sedermi su uno dei tavoli da picnic e lui sulla panca attaccata al tavolo.

Alzai la testa verso il cielo, non c’erano nuvole, mi sentii osservata.

“Che c’e?” sbottai guardandolo

Ridacchiò “Niente” ritorno a guardarmi e io alzai gli occhi al cielo, cose che lo fece ridere

“Si può sapere perché ti faccio tanto ridere?” non riuscii a non sorridere

“Ti da sempre fastidio quando qualcuno ti fissa” sorrise, e involontariamente lo feci anche io

“Ma allora lo fai apposta!” gli schiaffeggiai il braccio

“Ahi!” si massaggiò la parte che avevo colpito

Sembravamo ritornati a un anno fa…

“El?” ritornò serio

“Dimmi” mi girai verso di lui

“Mi odi?” wow, dritto al punto, non mi aspettavo questa domanda

“No” non potrei mai odiarlo

Sospirò “Sei ancora arrabbiata con me?”

Non lo so, vorrei tanto odiarti, ma non ci riesco, il problema e che ti amo ancora, non ho mai smesso di amarti e non sopporto l’idea di vederti con un’altra, non sopporto la puttanella che ti sei portato dietro, avrei voluto dirgli.

“Arrabbiata per cosa?” domandai

“Non lo so…ma” sospirò passandosi le mani tra i capelli “Sei arrabbiata, questo lo so, non saresti scappata per tutta la settimana, ma non capisco perché, sei arrabbiata perché sono partito, per Jessica” lo interruppi

“Si, sono arrabbiata, sono arrabbiata perché mi hai mentito ancora, hai detto di amarmi, ma sai Justin, è difficile crederci, soprattutto se penso a Jessica e che lei è venuta qui, con te” sentivo le lacrime agli angoli degli occhi, ma non volevo piangere.

“No, no no no, non pensarlo nemmeno, io non ti ho mentito” mi guardò negli occhi “No, ti prego amore mio non piangere” mi prese il viso tra le mani, mi ha chiamata ‘amore mio’, okay, sto per collassare.

“Non ti ho mentito, non potrei farlo, io ti amo davvero, non ho mai smesso, e-e lo so che c’e Jessica, ma non so perché è qui con me, non so perché lo portata qui, non lo so, io per lei non provo niente” mi asciugò le lacrime che più cercavo di trattenere più scendevano

“Sono un coglione” annuii “non avrei mai dovuto portarla, ma credimi, io ti amo, non ho mai amato nessuno, fino a che ho incontrato te, la mia bambolina, amore mio perdonami” continuò ad asciugarmi le lacrime

“Dimostramelo Justin, dimostrami che a me ci tieni ancora, dimostrami che mi ami”

“E…niente” conclusi

“Aw, però è così dolce” affermò Brook

“Tu gli credi?” domandò Ely

“Su cosa?” chiesi

“Che ti ama ancora” annuii

“Si, gli credo” aggrottò la fronte

“E perché gli hai chiesto di dimostrartelo? Ritornate insieme e basta” sbuffai

“Non so, e poi ammettiamolo, Justin quando vuole sa essere davvero dolce, quindi” alzai le spalle

“Ma sei un stronza! Lui si dispera per farsi perdonare e tu l’hai già perdonato, ma poverino” esclamò ancora Elysabeth

“Ma stai zitta, lo sappiamo tutte qui che tu aspetti questo momento da una vita”

“Si, e allora? Shippo i Jella bitches!” alzò le braccia in aria

“I che?” domandammo tutte ridendo

“Ma devo spiegarvi sempre tutto? Uffa!” alzò gli occhi al cielo “Jella, Justin + Ellen = Jella, è difficile essere la più intelligente” sbuffò

“Ma stai zitta!” si ritrovò in una pioggia di cuscini.

Aaaah i Jella, non suona male però…naaah.

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