Amore e Natale

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“Mi ami?” chieselaragazzaalmiofianco incastrando i suoi profondipozzimarronineimieipiùchiari.

“Da morire” la baciai dolcemente, dimostrandole tuttoilmioamore.

Sorrisi incosciamente ricordando un paio di giorni prima il tempo trascorso con Ellen, non la vedevo da tre giorni, aveva ripreso ad essere la solita piccola secchiona che in questo periodo e anche a causa mia aveva trascurato così come i suoi voti erano atterrati, da sufficienze erano passati a inaccettabili quattro e appena l'aveva scoperto voleva strapparsi i capelli, mi aveva anche minacciato con il sesso dicendo che se non l'avessi lasciata in pace mi avrebbe rimasto a secco per due mesi ma fortunatamente ero riuscito a tranquillizarla lodando le sue miglior doti e rassicurandola che c'e l'avrebbe fatta, e non stavo mentendo, infatti, non la vedevo da tre giorni, aveva la testa incollata ai libri, cosa che mi aveva quasi fatto rischiare l'udito dato che mi aveva urlato contro: “dovresti metterti a studiare anche tu Bieber!” tramite telefono quando ormai l'avevo supplicata per la terza volta in un'ora di vederci.

Avevo deciso di saltare la scuola, non ne avevo voglia e Ryan era con me, al momento ero allibito per la sua confessione.

“No brò stai scherzando vero?” gli domandai sull'orlo di una risata ma al contempo incredulo.

“Ti sembra che io stia scherzando?” sollevò le sopracciglia e sorrise.

“A dire il vero…si” ammisi ridacchiando.

“Non sto scherzando Justin, sei tu che mi fai ridere” e infatti scoppiò a ridere, beh, sapevo di essere divertente ma non così tanto.

“Come fa a piacerti Fay?” gli domandai ancora.

“Perchè cosa ha che non va?” sollevò un sopracciglio guardandomi minaccioso, wow è proprio cotto.

“Niente, anzi, è simpatica, bella, bionda, una gran figa” ricevo uno schiaffo dietro la testa.

“Ed è mia” specifica.

“Wow non stata nemmeno insieme e già hai comportamenti maniacali possessivi?” ridacchiai.

“Parli proprio tu, devo ricordarti quanti ragazzi hai preso a pugni da quando hai conosciuto Ellen per la tua gelosia maniacale?” alzai gli occhi al cielo con un piccolo sorriso.

“è diverso” cercai di difendermi “lei è mia”

“è la stessa cosa brò” rise e mi lasciai trasportare dalle sue risate.

Lasciammo insieme il tavolo del bar dove avevamo consumato la colazione e iniziammo a girare per i negozi, il nostro obiettivo erano i regali di Natale, ed io non avevo la minima idea di cosa regalare a Ellen.

Ellen

“Oggi andiamo al centro?” domandai addentando il mio panino, il lato positivo di essere al quarto anno era poter uscire durante la ricreazione, e il Mcdonald distava due minuti dalla scuola.

“Prendi una pausa dai libri?” ridacchiò Brook.

“Anche, ma manca poco al Natale e devo ancora pensare ai regali, li avete già fatti?” tutte scossero il capo, troppo impegnate per aprire bocca e togliere lo sguardo dal loro vassoio, annuii e ritornai al mio bimbo McCrispy.

Diperata, era questa la parola adatta, avevo comprato una collana Tiffany alla mamma, un paio di scarpe per Harley e un orologio che a papà piaceva della D&G, alle mie amiche pazze non avevo ancora scelto il regalo e quindi sarei tornata senza di loro, il mio dilemma era il biondo, non avevo idea di cosa regalargli.

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