Zulema mi porta in un ristorante piccolo e intimo.
"Questo posto andrà bene"mormora.
"Non abbiamo molto tempo."Il locale mi sembra bello.
Sedie di legno, tovaglie di lino e pareti dello stesso colore della stanza dei giochi di Zulema, un rosso intenso, sanguigno, con piccoli specchi dorati sparsi a caso, candele e vasetti di rose bianche.
Jams Morrison canta dolcemente in sottofondo di quella cosa chiamata amore.
È molto romantico.
Il cameriere ci conduce a un tavolo in una piccola nicchia.
Mi siedo, in apprensione, domandandomi che cosa mi dirà Zulema."Non abbiamo molto tempo"
comunica al cameriere mentre ci accomodiamo."Perciò prendiamo tutte e due una bistecca di manzo, media cottura, con salsa bernese, se l'avete, patatine fritte e verdure, di qualunque tipo. E mi porti la lista dei vini."
"Certo, signora."
Il cameriere, colto alla sprovvista dalla fredda efficienza di Zulema, corre via.
Zulema appoggia il Suo telefono sul tavolo.
Accidenti, non ho proprio alcuna facoltà di scegliere?"E se a me la bistecca non piacesse?"
Lei sospira. "Non cominciare, Macarena."
"Non sono una bambina, Zulema."
"Bene, allora smettila di comportarti come se lo fossi."
È come se mi avesse dato uno schiaffo.
Sbatto le palpebre.
Quindi è questo che avremo:
una conversazione agitata, carica di tensione,
seppure in un posto molto romantico, ma certamente senza cuori e fiori."Sono una bambina perché non mi piace la bistecca?"
brontolo, cercando di nascondere che mi sento offesa."Perché hai tentato deliberatamente di farmi ingelosire. È una cosa infantile.
Non hai alcuna considerazione per i sentimenti del tuo amico, provocandolo in quel modo?"Zulema stringe le labbra in una linea dura e mi guarda severa mentre il cameriere torna con la lista dei vini.
Io arrossisco. Non ci avevo pensato.
Povero Remy.
Di certo non voglio incoraggiarlo.
All'improvviso mi sento mortificata.
Zulema ha ragione.
È stata una cosa stupida da fare.
Lei guarda la lista dei vini."Vuoi scegliere il vino?"
mi chiede, alzando un sopracciglio verso di me, con l'aria di chi si aspetta qualcosa, l'arroganza personificata. Sa che non capisco niente di vini."Scegli tu"
rispondo, imbronciata ma trattenuta."Due bicchieri di Shiraz della Barossa Valley, per favore."
"Ehm... quel vino lo serviamo solo in bottiglia, signora."
"Una bottiglia, allora" ribatte Zulema.
"Signora"
Il cameriere si ritira, con aria sottomessa,
e non lo biasimo.
Guardo corrucciata Zulema.
Che cosa la divora?
Oh, sono io probabilmente, e da qualche parte nel profondo della mia psiche la mia vocina interiore si sveglia, si stiracchia e sorride assonnata.
È rimasta assopita per un po'."Sei molto scontrosa."
Mi guarda impassibile.
"Mi domando perché.""Be', sarebbe il caso di assumere il tono giusto per un'intima e onesta discussione sul futuro, non sei d'accordo?"
Le sorrido dolcemente.
La sua bocca si stringe di nuovo in una linea dura, ma poi, quasi riluttanti, le labbra si sollevano.
Sta cercando di reprimere un sorriso, lo so."Mi dispiace" dice.
"Scuse accettate, e sono lieta di informarti che non ho deciso di diventare vegetariana dall'ultima volta che ci siamo viste."

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𝐹𝐼𝐹𝑇𝑌 𝑆𝐻𝐴𝐷𝐸 𝑂𝐹 𝑍𝑈𝑅𝐸𝑁𝐴
FanfictionL'amore passionale è la fusione di due corpi che tendono l'uno verso l'altro spinti da qualcosa che non si limita ad un impulso sessuale, ma che racchiude in sé l'essenza di tutto lo stare insieme... Storia d'amore tra ...Zulema Zahir potente donn...