Capitolo 11

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Per la prima volta in tutta la mia vita decido di fare una cosa spontaneamente.
Recupero, le mie mai usate scarpe da ginnastica, una tuta, una maglietta.
Mi lego i capelli in due codini, arrossendo ai ricordi che evocano, e mi infilo le cuffie.
Non posso continuare a stare seduta davanti al computer e leggere o guardare materiale inquietante.
Devo sfogarmi in qualche modo.
Quando esco, Kabila sta uscendo dalla macchina.
Nel vedermi per poco non lascia cadere la busta della spesa.
La saluto velocemente con un cenno della mano, non ho voglia di fermarmi per il suo terzo grado.
Ho solo bisogno di stare da sola, con la musica che mi rimbomba nelle orecchie.
Attraverso il parco vicino all' università.
Cosa farò?
Voglio Zulema, ma alle sue condizioni?
Non lo so. Forse dovrei negoziare.
Esaminare quel ridicolo contratto riga per riga e dire cosa trovo accettabile cosa no.
Dalle mie ricerche ho scoperto che un contratto del genere non ha valore legale.
Lei deve saperlo per forza.
Immagino che il contratto serva a stabilire
i parametri della relazione.
Spiega cosa posso aspettarmi da lei e cosa lei aspetta da me... la mia sottomissione totale.
Sono pronta ad offrigliela? Ne sono capace?
Una sola domanda continua a tormentarmi:
Perché gli piacciono queste cose? È perché è stata sedotta da bambina?
Non lo so, lei è ancora un tale mistero per me!
Mi fermo, e mi metto le mani sulle ginocchia, ansimando, per far entrare prezioso ossigeno nei miei polmoni.
Si, devo dirle cosa mi va bene e cosa non.
Devo scrivere una email con i miei pensieri, e poi ne discuteremo meglio Mercoledì.
Faccio un respiro profondo e purificante, poi torno a casa.
Kabila è stata a fare shopping, come solo lei è capace, in cerca di abiti per la sua vacanza alle Barbados, sarà sicuramente bellissima con quelle cose addosso, ma mi costringe comunque a guardarla e a commentare mentre si prova ogni singolo capo.
C'è una quantità infinita di formule per dire " Kabila, stai benissimo, sei bellissima."
Ha una figura slanciata e formosa, una ragazza irresistibile.
Dopo averla vista provare innumerevoli bikini e vestiti vari, trascino il mio corpo depresso in camera, con la scusa che devo finire di impacchettare alti scatoloni.
Apro il mio computer, decido di mantenere una certa distanza per ora da Zulema, quindi, da Studentessa seria, decido di mandarle una email.

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Da: Macarena Ferreiro
A: Zulema Zahir
Data:26 maggio 2021 21:00
Oggetto: Studentessa sconvolta.

Okey, ho visto e letto abbastanza, approfondito troppo la cosa. È stato bello conoscerti.
Addio.

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Premo INVIA, stringendomi le braccia intorno al corpo, ridendo del mio piccolo scherzo.
Ci riderà anche lei?
Oh merda! Probabilmente no!
Zulema non è famosa per il suo senso dell'umorismo.
Forse ho esagerato.
Aspetto la sua risposta.
Aspetto...aspetto.
Guardo l'orologio, sono passati 10 minuti.
Per distrarmi dall'ansia che mi invade, inizio a fare quello che ho raccontato a Kabila.
Preparare scatoloni.
Iniziando dai libri.
Alle nove non ho avuto ancora sue notizie, magari è uscita.
Indispettita prendo le cuffie le attacco al telefono e inizio a sentire un po' di musica, poi mi risiedo di nuovo sulla scrivania per rileggere il contratto e scrivere i miei commenti.
Non so perché ma alzo lo sguardo, forse ho intercettato un movimento con la coda dell'occhio, non lo so, sta di fatto che la vedo in piedi sulla soglia della porta della mia stanza, intenta a fissarmi.
Indossa un tailleur nero elegante con una camicia bianca, e fa roteare piano le chiavi della macchina.
Mi tolgo le cuffie e resto paralizzata.
Cazzo!

"Buonasera, Bionda."
Ha un tono gelido, l'espressione controllata indecifrabile.
La capacità di esprimermi mi abbandona.
Fanculo Kabila, che l'ha lasciata entrare senza avvisarmi.
In un angolo della mia mente so di essere ancora in tuta, sudata, sporca, lei invece, è uno schianto come sempre, e soprattutto qui nella mia stanza.

"Ho pensato che la tua email, esigesse una risposta di persona." Mi spiega seccamente.

Apro la bocca e la ri chiudo, due volte .
Il mio scherzo mi si è rivoltato contro.
Mai, in questo, o qualsiasi altro universo parallelo, mi sarei aspettata che molasse tutto e si presentasse qui.

𝐹𝐼𝐹𝑇𝑌 𝑆𝐻𝐴𝐷𝐸 𝑂𝐹 𝑍𝑈𝑅𝐸𝑁𝐴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora