Capitolo 15

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Lentamente il mondo esterno mi invade i sensi.
E che invasione!
Sto fluttuando, le membra languide e molli, spossata.
Sono sdraiata sopra di lei, con la testa sul suo petto, e lei ha un profumo divino: biancheria fresca di bucato, e bagnoschiuma costoso
è l' aroma più seducente del pianeta ... Zulema.

Non voglio muovermi, voglio respirare questa fragranza in eterno.
La annuso, e vorrei non ci fosse la barriera della sua felpa.
Mentre la ragione si impadronisce di nuovo del resto del mio corpo, le poso una mano sul petto.
È la prima volta che la tocco lì.
Lei afferra subito la mia mano,
ma attutisce il colpo portandosela alla bocca e baciandone dolcemente le nocche.
Poi si gira su un fianco e mi guarda dritta negli occhi.

"Non farlo." Mormora e mi da un bacio leggero.

"Perché non ti piace essere toccata?" Domando, guardando i suoi splenditi occhi verdi.

"Perché dentro ho cinquanta sfumature di tenebra, Bionda."

Oh ... la sua sincerità è disarmante, la guardo sorpresa.

"La mia introduzione alla vita è stata molto dura. Non voglio annoiarti con i dettagli.
Tu, non farlo e basta."

Strofina il naso contro il mio, poi si stacca da me e si mette seduta.

"Abbiamo affrontato quasi tutte le nozioni di base.
Ti è piaciuto?"

Sembra soddisfatta di sè allo stesso tempo realista, come se avesse semplicemente spuntato un'altra voce sulla lista.
Sono ancora stordita dalla sua frase
sull'introduzione alla vita.
Non so cosa darei per saperne di più,
ma so anche che lei non mi dirà niente.
Piego la testa di lato, come fa sempre lei,
e mi sforzo di sorriderle.

"Se immagini che io creda di aver perso il controllo anche solo per un istante,
Bè non hai tenuto conto del mio quoziente di intelligenza." Gli sorrido timidamente.

"Ma grazie per avermi illuso." Rispondo.

"Bionda, tu non hai solo un bel visino,
ma fino ad ora hai avuto 4 orgasmi,
e mi appartengono tutti."
Si vanta, di nuovo allegra.

Arrossisco e la guardo stupita.
Sta letteralmente tenendo il conto.
Lei aggrotta la fronte.

"Devi dirmi qualcosa?"
Il suo tono è diventato severo.

"Stamattina ho fatto un sogno."

"Ah, si?" Mi fulmina con lo sguardo.

"Sto Per passare dei guai?"

"Sono venuta nel sogno."
Mi copro gli occhi con il braccio.
Lei non dice niente.
Sbircio la sua espressione, e mi sembra divertita.

"Nel sonno?"

"Mi ha svegliato."

"Lo immagino, cosa stavi sognando?"

"Te."

"Cosa facevo?"

Mi copro di uovo gli occhi. Come un bambino piccolo, per qualche istante mi illudo che, se io non posso vederla, lei non può vedere me.

"Bionda, cosa facevo, non te lo chiederò ancora."

"Avevi un frustino."

Mi scosta il braccio dagli occhi. "Davvero?"

"Si." Sono paonazza.

"C'è ancora speranza per te." Mormora.
"Ne ho diversi di frustìni."

"Di cuoio marrone intrecciato?"

Scoppia a ridere.

"No, ma sono sicura che potrei preucurarmelo."

Si china, per baciarmi, poi si alza e si infila gli slip.
Oh... no se ne sta andando.
Lancio un' occhiata all'orologio, sono le nove e quaranta.
Mi alzo anche io e prendo i pantaloni della tuta è una canottiera, poi mi siedo sul letto a gambe incrociate e la guardo.
Non voglio che se ne vada.
Ma come posso fare?

𝐹𝐼𝐹𝑇𝑌 𝑆𝐻𝐴𝐷𝐸 𝑂𝐹 𝑍𝑈𝑅𝐸𝑁𝐴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora