Capitolo 21

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La sala d'attesa di prima classe ha molti pregi. A ogni sorso di champagne mi sento un po' più disposta a perdonare Zulema per la sua invadenza.
Prendo il telefono augurandomi che sia vero che riesce a collegarsi da qualsiasi angolo del pianeta.
Apro la chat di whatsapp.

"Sai ciò che mi spaventa davvero è che sapevi quale volo avrei preso.
Il tuo stalking non conosce limiti.
Speriamo che la tua dottoressa sia tornata dalle vacanze.
Mi hanno offerto due calici di champagne, serviti con un ottimo contorno di stuzzichini, e direi che anche il cameriere aveva il suo non so che, non male come inizio della vacanza.
Grazie.😉"

"La dottoressa è tornata, e ho appuntamento con lei questa settimana.
Ho semplicemente molti amici nei posti giusti. Il cameriere? 🤔"

Aha! È il momento di vendicarmi.
Annunciano il mio volo, per cui le scrivo appena sono sull'aereo prima della partenza.
Mi sento travolgere da una maliziosa euforia.
C'è così tanto spazio in prima classe.
Con un cocktail a base di champagne in mano, sprofondo nella sontuosa poltrona di pelle accanto al finestrino, mentre la cabina si riempie a poco a poco.
Chiamo la mamma per dirle dove sono, e che sto per partire, una telefonata breve.

"ti voglio bene,mamma, ci vediamo tra poco" mormoro.

"Anch'io, tesoro, noi ti stiamo già aspettando, buon viaggio amore"

"Ok mamma ciao." Riattacco.

Guardo il telefono e, con il solito entusiasmo infantile, apro la chat di Zulema.

"Cara signora, è stato un giovanotto molto carino a servirmi.
Già. Molto carino davvero.
Non avrei mai incontrato Jean-Paul nella sala d'aspetto della classe economy, quindi grazie ancora per Il regalo.
Non so se potrò scriverti dopo il decollo,
e ho bisogno di riposarmi un po: perché negli ultimi tempi non ho dormito tanto.
Sogni d'oro, Signora Zahir ... ti penso."

Questo messaggio la manderà fuori di testa, e io sarò in volo fuori dalla sua portata.
Ben le sta!
Se fossi rimasta nella sala d'aspetto della classe economy, Jean-Paul non mi avrebbe servito, parlato, guardato.
Era un ragazzo molto attraente,
di quelli biondi e perennemente abbronzati...
E dai, come si fa ad abbronzarsi a Madrid? Penso che fosse gay, ma questo dettaglio lo terrò per me.
Fisso lo schermo del telefono.
Kabila ha ragione, con lei è come sparare sulla Croce Rossa.
La vocina interiore mi riprende:
"Vuoi proprio farla arrabbiare?
Ha fatto una cosa carina, sai!
Le importa di te, e vuole che viaggi con tutte le comodità"
Sì, ma poteva chiedermelo, o almeno
avvertirmi, invece di farmi fare la figura della tonta al check-in.
Premo INVIA e aspetto, sentendomi una piccola peste.

"Signora Ferreiro, stiamo per decollare, dovrebbe spegnere il telefono, o impostarlo in modalità aereo."
mi avverte educatamente la hostess ipertruccata.

Mi fa sobbalzare.
Il mio senso di colpa è al lavoro.

"Oh, mi dispiace. Lo metto via subito."

Merda.
Adesso dovrò aspettare per sapere se mi ha risposto.
La hostess mi porge una coperta morbida e un cuscino, mostrando la sua dentatura perfetta.
Mi stendo la coperta sulle ginocchia.
A volte è piacevole essere viziati.
La cabina si è riempita, a parte il posto accanto a me, che è ancora vuoto.
Oh, no... Un pensiero mi attraversa la mente: Forse è il posto di Zulema ... No ... non lo farebbe mai. O si?
Le ho detto che non volevo che venisse con me.
Guardo l'orologio e poi la voce dalla cabina di pilotaggio annuncia:

"Assistenti di volo, prepararsi al decollo"

Cosa significa?
Ora chiuderanno i portelloni?
Mi si accappona la pelle dalla tensione.
Dei sedici posti in cabina quello accanto a me è l'unico rimasto vuoto.
Quando l'aereo si dirige con un sobbalzo verso la pista di decollo, tiro un sospiro di sollievo, ma sento anche una punta di delusione ... Niente Zulema per quattro giorni.
Lancio un'occhiata al Telefono.
Non succede niente se per un secondo disattivo la modalità aereo e controllo i messaggi!
Accendo velocemente la connessione dati, e subito mi arriva la notifica

𝐹𝐼𝐹𝑇𝑌 𝑆𝐻𝐴𝐷𝐸 𝑂𝐹 𝑍𝑈𝑅𝐸𝑁𝐴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora