La luce innvade la stanza, strappandomi da un sonno profondo.
Mi stiracchio ed apro gli occhi.
É una splendida mattina di maggio, e Barcellona è ai miei piedi.
Accanto a me, Zulema Zahir dorme profondamente.
Sono sorpresa di vederla ancora a letto.
É girata verso di me, e ho un opportunità unica per studiarla.
Nel sonno il suo bel viso sembra più giovane, rilassato.
Le sue labbra scolpite, perennemente imbronciate sono socchiuse, i capelli lucenti, ridotti in una matassa inestricabile.
Come può essere legale una persona così bella?
Mi viene in mente la sua stanza al piano di sopra...
Forze legale non è la parola più appropiata.
Scuoto la testa, troppe cose a qui pensare.
Sono tentata di toccarla, ma è così carina, mentre dorme, come una bambina piccola.
Non devo preoccuparmi di quello che dico, di quello che dice lei, dei suoi progetti, in particolare quelli che mi riguardano me.
Potrei restarla a guardare tutto il giorno, ma devo andare al bagno.
Scivolando giù dal letto, trovo la sua camicia bianca sul pavimento e me la infilo.
Apro una porta pensando che quella sia il bagno, e scopro invece che si tratta di un'enorme cabina armadio, grande come la mia stanza da letto.
File e file di abiti costosi, camicie, scarpe, felpe, pantaloni, tute, e calzini di ogni colore.
Che cosa se ne farà di tutti quei vestiti?
Faccio un gesto di disapprovazione.
É vero il guardaroba di Kabila potrebbe battere questo.
Kabila cazzo! "Oh, no"
Non ho pensato a lei per tutta la sera.
Avrei dovuto mandarle un messaggio.
Mi chiedo di sffugita come vadano le cose con Saray.
Torno in camera da letto dove Zulema dorme ancora.
Provo con l'altra porta. É il bagno questo è decisamente più grande del mio salotto.
Cosa se ne farà una donna sola di tutto questo spazio?
Due lavandini noto con ironia.
Dato che lei non dorme mai con nessuno, uno di essi non sarà mai stato usato.
Mi guardo nel gigantesco specchio sopra ai lavandini.
Ho un aspetto diverso?
Mi sento diversa.
Un po' indolenzita, francamente e i miei muscoli...
Dio, mi sembra di non aver fatto movimento in tutta la mia vita.
Ci sono molte cose su cui devo riflettere.
Cavolo innamorarsi di una donna bella come una dea, e con una stanza rossa Delle torture che mi aspetta.
Rabbrividiaco.
Sono stordita e confusa.
I miei capelli sono un disastro come al solito.
Cerco di riportare ordine con le dita, ma fallisco miseramente e rinuncio, forse un elastico nella borsetta.
Sto muovendo di fame.
Torno in camera da letto, la bella addormentata é ancora immersa nel sonno, quindi la lascio in pace e mi dirigo in cucina.
"Cazzo Kabila."
Ho lasciato la borsa nello studio di Zulema.
Vado a prenderla e cerco il cellulare. Ci sono 3 messaggi."Tutto ok, Bionda?"
"Bionda, dove sei?"
"Bionda che cavolo! Rispondi 😡"
La chiamo subito.
Dato che non risponde leascio un messaggio desolato per dirle che sono ancora viva e non sono caduta vittima del'elfo del inferno o almeno nel senso che la preoccupa o forse sì.
Oh non ci capisco più niente.
Devo cercare di incasellare e analizzare i miei sentimenti per Zulema Zahir, ma mi sembra una risposta impassibile.
Scuoto la testa, sconfitta.
Per pensare ho bisogno di stare sola, lontana da qui.
Per fortuna nella borsa trovo ben due elastici e mi faccio subito i codini.
Ottimo! Forse più sembro infantile più sono al sicuro dal' elfo del inferno, così la chiama Kabila.
Prendo il telefono e metto le cuffie.
Non c'è niente di meglio che cucinare con la musica.
Infilo il telefono nella tasca della camicia di Zulema alzo il volume al massimo e inizio a ballare.
Ho veramente una fame da lupo.
La sua cucina mi intimidisce.
É così lucente e moderna e gli sportelli sono senza maniglie.
Mi ci vogliono alcuni secondi per capire che per aprirli devo spingere.
Forze dovrei preparare a Zulema la colazione.
L'altro giorno, in hotel non ha mangiato niente.
Guardo nel frigorifero, dove ci sono uova in abbondanza e decido che ho voglia di pancake e frutta.
Mi metto a preparare la pastella, ballando per la cucina.
Avere qualcosa da fare è un bene: mi dà un po' di tempo per pensare, ma senza consentirmi di andare troppo a fondo.
Anche la musica sparata nelle orecchie mi aiuta a rimandare le riflessioni impegnative.
Sono venuta qui per passare la notte nel letto di Zulema Zahir, e ci sono riuscita, anche se lei non lascia entrare nessuno nel suo letto.
Sorrido. Missione compiuta!
Mi lascio distrarre dal ricordo della notte passata.
Le sue parole il suo corpo, il suo modo di fare l'amore... Chiudo gli occhi e freno al ricordo, e i muscoli si contraggono nel ventre.
Scuoto la testa "devo concentrarmi su quello che sto facendo".
I fornelli sono ultramoderni, ma credo di aver capito come funzionano.
Mi serve un posto per tenere i pancakes al caldo, e inizio a tagliare un po' di frutta mista:
Fragole, lamponi, mirtilli, banana, kiwii.
Sarà sicuramente contenta, nel contratto c'era scritto qualcosa riguardante la frutta.
Non capisco perché lei sia cosi, Natura o Educazione?
É così estranea a tutto cioè che conosco.
Mi giro per mettere la frutta in una ciotola,e Zulema è seduta su uno dei sgabelli, appoggiata al bancone, il viso sulle mani.
Indossa ancora il pigiama nero di flanella con cui ha dormito.
Ha un espressione divertita e perplessa allo stesso tempo.
Rimango di sasso, arrosisco, poi mi ricompongono e mi tolgo le cuffie dall' orecchie.
A vederla mi vedono le gambe.
"Buongiorno, Signorina Ferreiro. La vedo molto arzilla questa mattina."
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𝐹𝐼𝐹𝑇𝑌 𝑆𝐻𝐴𝐷𝐸 𝑂𝐹 𝑍𝑈𝑅𝐸𝑁𝐴
FanfictionL'amore passionale è la fusione di due corpi che tendono l'uno verso l'altro spinti da qualcosa che non si limita ad un impulso sessuale, ma che racchiude in sé l'essenza di tutto lo stare insieme... Storia d'amore tra ...Zulema Zahir potente donn...