Facciamo un piccolo passo indietro, ai primi giorni di Dicembre.
Come già detto un giovane fece il suo rientro tra le mura della sua classe.
Passò un periodo difficile, tormentato, all'insegna della disperazione e non solo.Il ritorno fu caloroso.
Fu circondato da persone che desideravano rivederlo a tutti i costi, parlargli e dargli conforto. Persone speranzose convinte che l'accaduto potesse scivolargli addosso e rimanere un brutto ricordo.
Lui però non voleva avere niente a che fare con tutto questo, nascose il suo disinteresse dietro una maschera col sorriso falso.
Non si trattava di un gesto maligno, bensì di una sua decisione.Tradì e ferì i pochi che aveva al suo fianco; rendendosi conto degli errori commessi giunse ad una drastica soluzione.
Dalla desolazione passò all'isolamento.
Decise di recidere i suoi legami facendoli svanire nel tempo.
Per colpa dei misfatti commessi non si fidava nemmeno di sé stesso. Venne accecato dalle avvinghianti paure e spaventato dalle conseguenze delle sue azioni.
Il risultato fu l'impossibilità di agire.
Quel ragazzo, germoglio della gioventù, appassiva giorno dopo giorno.
La sua andatura si fece più lenta e alle volte traballante, privato, quindi, della forza necessaria per reggersi in piedi.
La postura s'ingobbì, proprio come se il peso sulle sue spalle fosse schiacciante.
Quasi non sembrava capace di tenere gli occhi aperti, le palpebre gli impedivano di guardare avanti.
Non era più quello di un tempo, questo era certo.
Pareva l'ombra di sé stesso.Uscito da scuola su passi zoppicanti e con lo sguardo spento urtò contro qualcosa, anzi qualcuno, per via della camminata instabile.
"M-Mi d-di-dispiace!" Si scusò con fare balbuziente.
Guardò sopra la testa per intuire di chi si trattasse;
L'altro si girò e, al contrario, abbassò lo sguardo.Per puro caso due persone vicine ma allontanate da una grande distanza si fronteggiarono:
"Robert?"
"S-Sett???"
"Tutto a posto?"
"Diciamo di si..."Stettero a guardarsi per qualche secondo, come se uno aspettasse qualcosa dall'altro.
"T-t-ti ringrazio!" Esclamò Robert.
"E per cosa?"
"Per quella volta..." Continuò accertandosi che non ci fosse nessuno nei dintorni "Ho visto che c'eri anche tu."
"Ah, si. Ho solo fatto quel ch'era giusto. Nulla di più, nulla di meno...""N-non so come s-sdebitarmi! M-mi avete perdonato, quindi?" Domandò col volto illuminato di speranza.
Sett si avvicinò al suo vecchio amico con il petto in fuori, squadrandolo con occhiatacce sprezzanti.
Gli si poteva leggere nel pensiero.
L'espressione di Barner diceva chiaramente un secco: "No"."Mi spieghi come potrei far finta di nulla? Lasciando stare la droga...hai provato ad accoltellare un ragazzo perchè faceva comodo alle tue porcate!"
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FIGHT for LOVE
ActionCi troviamo in un mondo in cui le persone hanno dei poteri chiamati "Feelings", che si risvegliano dalle forti emozioni delle persone. Higashi Kata è un ragazzo delle scuole superiori, empatico e gentile. Dopo essersi trasferito nel suo nuovo istit...