33) The Nightmare AFTER Christmas 2: Sally's Song

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"Si, lui! Miguel l'Immortale: la mente dei Five Impassable Walls affiancata dall'Insaziabile, dall'Introvabile, dall'Ineguagliabile e dall'Inarrestabile. Il gruppo che da solo fece tremare di paura la capitale! Ma come ha potuto lasciarci colui che non dovrebbe conoscere la morte?" Esordì Alfonso.

Nessuno gli rispose, si attendeva un prosieguo.

Egli, prima di continuare, sorrise e, animato da un'inaspettata presunzione, disse:

"Ve lo spiego subito...A volte anche i più grandi nascondono piccoli segreti, dei piccoli trucchi."

Poi si contenne cambiando di nuovo tono, spegnendo quella fiammella d'arroganza:

"Vedete, quello che sto per dirvi potrebbe essere fraintendibile, vi chiedo di ascoltare le mie parole dall'inizio alla fine. Il nostro Miguel non può tornare in vita. Le sue spoglie sono ormai perdute, poiché nessuno, stavolta, è riuscito a recuperarle."

Quel fuocherello si ravvivò, debole, quasi impercettibile, ma di fatto presente:
"Lui riusciva a rimanere fra noi grazie ai miei interventi. Non a caso sono il Dottor Megliorpone, giusto? Lui era il genio e io le mani che lo riportavano sempre in auge."

Con poche parole alzò un polverone.

Un mormorio continuo infranse il silenzio tombale.

Se ne sentirono di tutti i colori.
Alcuni dubitarono sin dal principio, altri non vedevano che un pallone gonfiato impegnato a sparare menzogne.

Altrettanti rimasero al proprio posto senza ribattere.

La platea si divise in due fazioni:

Una incredula e un'altra ciecamente convinta di essere nel giusto.

Quel che fu detto era vero o falso? Bisognava schierarsi dalla parte di Miguel o da quella di Alfonso? Non si poteva sapere.

Due erano le certezze.

Prima su tutte: Si fece scalpore.
Seconda: Ambedue gli schieramenti avevano fermi sostenitori pronti ad opporsi a chiunque la pensasse diversamente.
Ma nulla escludeva la possibilità di essere nel torto.


Solamente una cerchia ancor più ristretta conosceva la verità assoluta.

Johnny rientrava fra quelli che non fiatarono.
Se ne stette lì, di fianco al Dottore, dimostrando totale imparzialità.

Se parliamo di noncuranza Alfonso non era da meno.
Pareva non gli importasse di risiedere al centro del ciclone.
Vista la situazione agì di conseguenza, alzò la voce e attirò le attenzioni su di sé:

"Siete passati subito alle conclusioni. Eppure ve l'ho detto di aspettare! Non m'importa se credete alle mie parole o meno. Fatto sta che quella di Miguel è stata una morte telefonata. Si sapeva che sarebbe morto una volta e per tutte! O, almeno, lo sapeva chi gli stava vicino. E adesso, prima che possiate aprire bocca, lasciateci spiegare.
C'è un altro motivo per il quale ci siamo congiunti, stanotte. E sarà questo giovanotto alle mie spalle a chiarirvi le idee."

Meanai fece qualche piccolo passo in avanti e cominciò a squadrare chiunque avesse attorno nel modo più gelido possibile;

Si comportava come se stesse cercando qualcuno in mezzo alla folla, si voltava gradualmente, come in cerca di una talpa da stanare.
L'unico rumore udibile era quello prodotto dalle suole delle sue scarpe sul pavimento, lento e periodico, simile a un battito.

FIGHT for LOVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora