FIGHT for LOVE

12) FIGHT in the NIGHT - Cards, Dices, Coins

Il fatidico giorno è giunto, l'assalto è vicino, sempre più vicino. Vi sto per raccontare degli avvenimenti della notte del 30 Settembre. Gli appartamenti n85 e 86 e l'area circostante stavano per diventare il terreno di un campo di battaglia.

L'atmosfera e le emozioni che si provavano a Via Garibal erano sempre le stesse, tutto era tetro, sembrava che da ogni angolo potesse uscire qualsiasi cosa, la preoccupazione e la paura facevano da padrone.

Ma Gohoro, Koron e gli altri membri delle Six Justice Weapons, alle ore 23 del giorno designato, erano giunti all'ingresso della cooperativa, si trovava al centro di Via Garibal, pronti per svolgere la loro missione. L'ingresso comune al chiuso era davanti ai loro occhi, da dove si trovavano si potevano intravedere i due edifici, uno a destra (l'85) e uno a sinistra (l'86), molto alti, avevano, a prima vista, dieci piani; alcune finestre erano rotte, i balconi privi di ogni ornamento, le mura rovinate.

L'unica forma di vita erano dei piccioni che poggiavano sugli stendini, non sembrava che li ci potesse ancora vivere un essere umano . Ma una cosa attirava l'attenzione di tutti, nell'appartamento di sinistra, all'ottavo piano, si notava una luce accesa, stessa cosa nell'edificio di destra, solo che la fonte luminosa proveniva dal decimo e ultimo piano.

Erano tutti pronti e prima di entrare Gohoro disse:

"Siamo qui, ragazzi...c'è bisogno di ripassare il piano?"

Tutti diedero risposte affermative.

"Perfetto...ora il problema sarà entrare senza fare rumore."
"Non credo ce ne sia bisogno, Gohoro..." rispose Koron
"Che cosa intendi?"
"La porta d'ingresso alla comitiva è già aperta."
"Come?"

A tal punto l'investigatore si avvicinò alla porta e l'aprì lentamente.

"Ho visto bene...la serratura non è neanche rotta...mi viene strano pensare che qualcuno possa vivere in questo posto. Probabilmente le persone che stiamo cercando sono tornate qui poco fa..."

Intervenne Barney dicendo:
"Bene! Non perdiamo altro tempo ed entriamo!"

Egli si precipitò all'ingresso e si stava dirigendo, correndo, verso il cancello che portava al cortile. Ma a metà strada calpestò qualcosa che provocò quella che sembrava un'esplosione, la sua figura scomparve nel fumo.

"BARNEEYYYY!" Urlò Koron disperato.

I suoi partner avevano sul volto tutt'altra espressione, erano calmi, pacati, Gohoro stava addirittura sorridendo.

"Gohoro, Lisa, Marshall, Ted...come fate ad essere così tranquilli?! Barney è saltato in aria davanti ai nostri occhi!"

"Non preoccuparti..." rispose Marshall "Ci vuole ben altro per ammazzare quel buontempone!"

"Continuo a non capire il perché del vostro atteggiamento! L'esplosione è stata decisamente debole, non riuscirebbe a distruggere un edificio o un muro. Ma magari Barney potrebbe aver subito delle ferite, è come se gli avessero fatto esplodere un petardo in mano!"

"Koron..." disse Gohoro.
"?"
"Tu ti fai troppe domande...ascolta e osserva!"

In quel momento si udiva un assolo di chitarra elettrica, proveniva dall'ingresso, Koron era confuso, chi stava suonando quella melodia? Tante domande gli passarono per la testa finché non vide con i suoi occhi, e sentì con le sue orecchie, la risposta alle sue domande.

Il fumo nero cominciò a dissolversi e si poteva notare una figura con un microfono in mano, alle sue spalle vi erano delle casse, ma non erano delle normali casse, non erano attaccate ad alcuna presa di corrente e, non si sa come, fluttuavano!