FIGHT for LOVE

39) Requiem Aeternam

*Una volta mi disse:

《Mia moglie non è mai morta. Una persona muore veramente solo quando te ne scordi! E io non la scorderò mai.》

E nel mentre stringeva a sé un frammento dei suoi ricordi, nascondendolo per bene in un pugno serrato. Mi fece una gran tenerezza. La sua frase era una di quelle che abbiamo sentito tutti nella vita: una semplice, ma nemmeno scontata.

Semplice perché il concetto ha dell'ovvio. Imprevedibile perché la certezza che crediamo di avere, in realtà, non sarà mai nostra.

Poche domande bastano per mandarci in crisi.

Le persone possono vivere nei nostri cuori? Si può non pensare alla perdita?
È davvero così semplice?

Dicono che la morte non sia il capolinea, ne siamo sicuri? Le persone che se ne vanno non le rivedremo, possiamo mai essere tutti forti e non sentirci vuoti?

Io, solo a pensarci, mi metto quasi a piangere.

Si, quasi.

Ho visto persone che non riuscivano a trattenere il pianto, e proprio in mezzo a loro mi sentivo strano. Sia fuori che dentro.

Non che mi vergognassi, ma non ce la facevo. Non ce la faccio.

Nella mia testa regnano malinconia e nostalgia, i bei momenti si mischiano a quelli brutti; mi capita di sentire il cuore tremare, poi scoppiare; gli occhi bruciano, li strofino spesso, ma non scende una lacrima, nemmeno la più piccola.

Sono un mostro?
Non gli ho voluto abbastanza bene?
Cosa provavo per lui?

Di sicuro lo ammiravo come poche persone al mondo. Era un uomo deciso, con la soluzione sempre pronta, ligio al dovere; paziente, comprensivo, sensibile.

Credeva in me, io mi fidavo di lui.

Ci ero così affezionato che arrivai a considerarlo un secondo padre e ogni tanto, egoisticamente, mi illudevo persino di essere il figlio che non aveva mai avuto.

Che sfacciataggine.

E adesso? Cosa sto provando per Gohoro? Non lo so. E ho paura di non provare niente.*

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Oh Dio, onnipotente ed eterno, Signore dei vivi e dei morti, pieno di misericordia verso tutte le tue creature, concedi il perdono e la pace a tutti i nostri fratelli e sorelle defunte, perché immersi nella tua beatitudine ti lodino senza fine. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

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Mattina del 2 gennaio 2021, mercoledì

La tristezza del cielo precipitò sulla Terra.

Le nuvole, portatrici di negatività, oscurarono il Sole nei giorni a venire; il vento s'insinuò umido e freddo in ogni dove.

La notte prima ci fu un temporale. Per alcuni si trattò di una bufera, altri pensarono ad un acquazzone, ad un diluvio e così via. La verità è che poco cambiava. A Batstraw e dintorni non si vedeva una cosa del genere da oltre vent'anni: caddero alberi e vennero fulminati cartelli stradali, delle casette di periferia s'allagarono, si formarono pozzanghere gigantesche e profonde e il fango otturò decine e decine di canali di scolo; volarono sedie, utensili, vasetti in ceramica da ogni balcone, e migliaia di cittadini si risvegliarono con il parabrezza in frantumi.