capitolo 15

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"che hai fatto in faccia"
Aveva l'occhio nero.
"Emma non pensare a me, ma quello di cui ti sto parlando."
"Ma perché devo crederti, su quale base"
Alterai il tono.
"Perché ti amo, cazzo. Ti ho amata dal primo giorno in cui hai messo piede in aula. Ti ho amata ancora di più dal quel gioco in classe."

"MA GUARDACI, IO NON DOMRO PIÙ LA NOTTE PERCHÈ MI CHIAMI DICENDOMI "TI AMO" DOPO QUANTO? 4 MESI. E TU.. TU HAI UN'OCCHIO NERO.
Forse stavo esagerando con il pianto. Avevo una crisi isterica.

"Sei solo un bastardo.."

" e tu una troia"Sputò lui.
"come scusa?"
"Si sei una troia, perché dopo che abbiamo litigato già ti baci con uno. Ti ho vista. Quando sei scappata dall'aula, ti sono venuto dietro, ma eri già in compagnia."

"Io e te non stavamo insieme, non lo siamo mai stati <una coppia> sono libera di fare quello che voglio, quando voglio e con chi voglio e tu non mi devi seguire o tirare pugni alle persone che incontro."

"quello ti stava per violentaree e lo sai anche tu, ma usi questa <scusa> per litigare"
"Si certo ora sono io la cattiva vero. Parli come se IO ti avessi messo le corna. Ma sei stato TU! Ma nonostante ciò non riesco a dimenticarti, mi sei sempre dentro la testa, cazzo" dissi piangendo.

Lui si calmò.
"Anche io ti penso sempre.." Io feci per andare. Ma lui mi afferrò mi prese per la testa e mi baciò. Ma lo fermai in tempo.
"Non possiamo." gli dissi. E me ne andai.

obbligo o verità?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora