capitolo 30

107 2 0
                                    

La mattina seguente mi chiamò Daniele.
"Emma dì al tuo ragazzo di legarsi le mani o la prossima volta saranno cazzi."
"Cosa?!". Attaccò subito.

Chiamai di corsa Diego. Nessuna risposta.
Era sabato, e lui sabato va sempre a correre a Muse così andai e... BINGO!
Eccolo lì.

"Diego"Urlai.
Mi sentì e mi venne incontro, anche io cercai di avvicinarmi ma all'improvviso la mia vista si annebbiò, persi l'equilibrio e svenni.

—————————————————————
Mi svegliai un po' rincoglionita.
"Do-dove sono?"Chiesi.
"All'ospedale Emma, io sono il tuo medico. Dottor. DeRosa"
"Perchè sono qui?"
"Dov'è Diego, è qui?"
"Si è alle macchinette. Sta qua ad aspettarti da più di 14 ore"
Wow lo amo troppo.

"EMMAAAA" Entrò Gaia con mia madre.
"MAMMA" Sgranai gli occhi.
"Tranquilla tesoro so tutto. Ho costretto Gaia e Diego a raccontarmi. TUTTO"
Mi coprì fino agli occhi con le lenzuola del letto.

"Piccolaaa"
"Amoree" Ci  baciammo.

"Scusate ma perché sono qui?"
Il medico fece uscire tutti.
Ma io insistetti nel far rimanere Diego.
"Emma cara allora, il motivo del tuo svenimento è causato da un aborto spontaneo."
"In più abbiamo scoperto che sei...sterile, mi dispiace"
Guardai il dottore con occhi pieni di lacrime.
"Tranquilla amore, ricorreremo all'adozione quando sarà"
A quelle parole scoppiai. Piansi il 30% per
il fatto che avevo perso il mio bambino
e che ero sterile e il 70% per le parole di Diego.

obbligo o verità?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora