obbligo o verità?

capitolo 26

A Gaia continuarono ad arrivare messaggi.
"Tutto ok?" chiesi.
"Sisi tranquilla è Valerio. Ci sto litigando." Lei sbuffò.
"Come mai?"
"..."attimi di silenzio.
"Per te Emma, lui sapeva dell'obbligo. L'ho scoperto ieri sera. E ora ci sto litigando."
Io non risposi..
Successivamente gli arrivò un'altro messaggio. E poi parlò.
"oi comunque oggi non posso portarti."
"ok tranquilla, ma perché?"
"ehm... mia madre viene davanti scuola e devo accompagnarla ad una visita." Disse come una scusa inventata.
Un po' di ore dopo dovetti correre in bagno. Diedi di stomaco.
Appena Diego mi vide dalla sua aula mi corse dietro. Entrò persino nel bagno.
"stai bene?" disse passandomi la carta.
"sisi non è la prima volta, ora passa"
"mh. ok, dopo ti porto io a casa"
"scusa ma come sai che... ah Gaia, certo"
"se per te non è un disturbo.."aggiunsi.
"Scherzi vero? ci vediamo davanti il cancello."

Appena entrai in classe ringrazia Gaia. Lei capì al volo. È proprio la mia migliore amica.
A fine scuola andai verso il cancello ma Diego non ci fu. Aspettai e nel frattempo mi si avvicinò un ragazzo chiedendomi degli appunti. Ma Diego mi fermò prima che potesse finire la frase.
"Oh tu smamma, è occupata."
A quella frase il ragazzo andò via e io salii in auto.
"Sai non devi scacciare ogni ragazzo che mi parla, soprattutto se si parla di compiti."
"Non voglio vederti stare male. È un reato?"

"No", dissi scuotendo la testa con un sorrisetto.
Nel "viaggio" sentimmo le canzoni e cantammo a squarcia gola. Se non ci fosse lui...
Quando scesi dall'auto, scese anche lui.
Mi prese per mano e con l'altra mi accarezzò la faccia. Stessi movimenti di Daniele.
Cercai di togliergli la mano.
"Emma... devi superare la cosa"
Ci guardammo un attimo e io lo baciai.
"Lo so che ti avevo detto che ti avrei aspettato, ma mi sono rotto il cazzo di farlo." Mi baciò.
Dopo un po' rientrai in casa.