capitolo 28

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La mattina seguente chiamai Gaia che erano le 7:26.

"Eii Gà scusa ma oggi non vengo, non c'è la faccio. Poi dovrei vedere anche Diego. Se ti chiede qualcosa digli solo che sto male."
"Ok tranquilla Em. Riprenditi"

Attaccai scesi giù in cucina e cercai di mangiare il latte con le fette biscottate e nutella, ma non c'è la feci. Saltai la colazione.
Dopo una quarantina di minuti mi chiamò Diego.

"Ei piccola tutto ok? stai bene?"
"Si cioè no. Tranquillo."
"Non credo che stai bene, vuoi che venga da te?"
"Nono anzi, dopo possiamo parlare?"
"si certo, ti vengo a prendere subito dopo scuola e andiamo in posto un isolato, ok?"
"perfetto, buona giornata amore."
"ciao piccola"

Perfetto ora devetti anche trovare il coraggio per dirglielo.
Erano le 13:45, lui escì alle 14. Verso le 14:15 sarebbe stato qui.
Neanche mi ci impegno per vestirmi. Leggings e felpa lunga larga.

"Scendi sono qui sotto"
Mi arrivò il messaggio di Diego e io scesi.

"Ciao piccola, tutto ok?" Mi domandò teso.
"Si sto.. bene" dissi sospirando.
"Ok andiamo allora."
Non parlammo, non cantammo. Io pensai alle parole che dovetti usare. Ma avevo altre cose in mente.

"Ok siamo arrivati" Era un parco al sole con delle panchine.

"Caruccio, molto."
"Mai quanto te" Mi prese e mi baciò.
Io cercai di allontanarlo un po'.
"Eiei aspetta, ti devo parlare"
"Non è che qualcuno adesso viene e vengo a scoprire che sei fidanzata, vero?"
"Nono tranquillo"
Ridemmo.
"Ci andiamo a sedere?"
Mi chiese.
"Sì sono stanca."

obbligo o verità?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora