capitolo 29

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Ci sedemmo.
"Allora non è una cosa facile."
"Piccola mi stai mettendo l'ansia."
"Beh vedi... Quando ancora stavo con Daniele c'è stato un momento di.."
"Di... Tensione?" Chiese.
"Di Intimità ecco" Lo corressi.
"Ah"
"Ecco in quel momento, non so cosa sia successo. Se indossava o meno il preservativo..."
"vabbè scusa non prendi la pillola."
"No" dissi e lui sgranò gli occhi.
"Emma cosa vuoi dirmi?."
"Emma mi sto incazzando"Aggiunse.
"SONO INCINTA"
Iniziai a piangere.
"Quel figlio di puttana. Ora si spiegano le nausee continue"
"Si"
"Perché non me l'hai detto."
"L'ho scoperto ieri con Gaia. Le ho detto io di non dirti nulla."
"Cazzo"Si mise le mani tra i capelli.
"Hai mangiato?"
"no, non da ieri a cena"
"Emma devi mangiare"

Disse iniziando ad alterare la voce.

"Non urlare ok? Non mi andava nulla che ci fosse a casa. È da stamattina che ho voglia delle ciambelle del Mc quelle rosa, ma non ne sto facendo una dramma come te"

"Sali in macchina"
Io lo feci anche se un po' contrariata.
"Dove andiamo?" Chiesi.
"Al Mc a prendere le ciambelle rosa.Poi ti riporto a casa."
Lo amo troppo per incazzarmi con lui.

Come promesso mi riportò a casa.
Mi baciò e andò via.
Non mi chiamò per il resto della sera. Tutta la settimana non andai a scuola. Era Fine maggio ormai.

obbligo o verità?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora