capitolo 43

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18.32
Uscimmo tutti dall'acqua e ci asciugammo per tornare a casa.
Gaia e Ste tornarono in motorino, e noi in auto. Non pensavo che a quell'ora ci fosse tutto questo traffico.
Arrivammo a casa alle 19.48. Diego mi lasciò da nonna e poi andarono a casa loro.

Passarono 4 giorni da quel che è successo a Tommaso. Fortunatamente ebbi l'occasione per andare a prendere Tommy, così poi da parlare con quella vipera.

Diego dovette andare dal meccanico, visto che qualcuno al mare gli ha rotto gli specchietti.
Chiara dovette lavorare fino a sera, così mi proposi per andare a prendere io Tommy.

"Sei sicura che non è un disturbo per te?"Mi chiese Chiara.
"No tranquilla, mi fa stra piacere e penso anche a tommy"Risposi.
"Ok e come ci arriverai?"Mi domandò Diego.
"Mi faccio accompagnare da Gaia o vado in Pullman"
"E va bene" Disse Diego.

Il giorno seguente iniziai a prepararmi alle 14.34 così da essere lì alle 15.15
Arrivai con il Pullman, visto che Gaia stette con Ste.
Appena entrai mi chiesero chi fossi.

"Salve lei è?"Mi domandò la signora.
"Salve sono Emma Jones."
"E' qui per prendere?"Ma cosa sono cani questi bambini?
"Tommaso Serpi."
"Mi dispiace ma accettiamo solo parenti"Cavolo e ora?
"Oh ma io sono un parente" Mi guardò in un modo strano.
"Sono la zia, vede tra pochissimo ci sposiamo" Menomali me indossai la fede di mamma. La metto sempre per ricordo.
"Va bene. Salga le scale e prenda la prima porta a destra"

Appena entrai, vidi subito Tommaso. Gli andai contro, gli chiesi quale fosse la ragazza e gli andammo incontro.

"Salve lei è?" Dissi io.
"Salve sono Francesca, oh ciao Tommy. Posso esserle utile?"
"In effetti sì, possiamo parlare in un posto più appartato? magari uno sgabuzzino non so."
"Certo, mi segua"

Arrivammo, Tommaso si mise di guardia sulla porta.

"Allora... ho sentito del battibecco con Tommaso"
"No guardi non c'è stato nessun battibecco. Lui rispondeva male ed io l'ho detto alla dirigente che lei ovviamente ha preso dei provvedimenti."
"Ed il fatto che lei diceva che Tommaso è uno sfigato? che vive con la sorella? non l'ha detto alla dirigente questo però."
"Senta lo sa pure lei che quel bambino è un disagiato, non ha amici sta sempre da solo. Non biasimo il padre che ha tolto l'affidamento" La rabbia iniziò a  farsi sentire, parecchio.
"Senta lei, non può permettersi di parlare così a un bambino senza sapere neanche i fatti. Al padre è stato tolto l'affidamento perchè picchiava i figli.
Ora lei viene con me e andiamo dalla direttrice, chiede scusa a Tommaso e dopo di che si licenzia."
"altrimenti, lo sai chi è mio padre? E' un Colonnello. Mi basta una chiamata e ti distruggo. "
"Per prima cosa non so se lo sai ma mio nonno era avvocato quindi smentirebbe tutte le cazzate che ti inventerai. Secondo, visto che sei così autoritaria da stare appresso a tuo padre, saprai anche che potrei distruggerti io perchè la tua mossa è ABUSO DI POTERE cara. Terzo. Non metterti contro il fuoco se sei un cubo di ghiaccio, sennò ti sciogli."

"Va Bene andiamo"Disse sconfitta.

Uscì da quella porta con il sorriso in faccia. Presi per mano Tommaso e insieme a Francesca ci dirigemmo dalla direttrice, bussammo.

"Avanti. Oh Francesca dimmi è successo qualcosa?
Io e Tommy ascoltammo e poi entrammo.
"Salve non mi conosce, sono la... zia di Tommaso."
"Oh salve, qualche problema?"
"A dire il vero si... sa questa ragazza è il mio problema.
Ho saputo che una settimana fa è stato convocato qui il fratello del bambino perché rispose male più volte alla ragazza, ma vi siete mai chiesti del perché di questo?"
"No sinceramente, pensammo che avesse problemi in famiglia." Disse la dirigente.
"Errato. Francesca vuoi provare tu? Ah ricorda se menti ho tutto registrato."le feci un sorriso poi lei parlò.
Lei spiegò tutta la situazione e venne licenziata d'urgenza e dopo tutti si scusarono con Tommaso. Uscimmo di lì FIERI.

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