capitolo 35

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Come già detto tornai a casa. Mi misi sui libri. Per chi non lo sapesse sto studiando per la patente visto che a breve farò 18 anni.
I miei genitori erano a cena fuori per il loro anniversario e così decisi di guardare un film. Se avessi potuto avrei invitato Gaia ma si sta frequentando con un ragazzo.
Erano le 19.35.
Mi suonò il telefono.

"Oh Emma, è andata troppo bene."
"Menomale dai. Com'è?"
"È simpatico, molto dolce. Calcola mi ha dato la sua felpa perchè io sono uscita senza. Lui porta una XL e io una S ma vabbè"
Suonarono alla porta.
" Bellissimo. Scusa Gà ti devo attaccare che mi hanno suonato alla porta."
"Okok, ciaoo"

Andai alla porta e aprì.

"Ehi"
Diego.
"Ciao. Che ci fai qui?"
"Dobbiamo parlare"
Annuisco.
"Dai entra che fa freschetto fuori."
Entrò e si sedette sul divano.

"Vuoi qualcosa da mangiare?"Dissi per educazione.
"No grazie."
"Da bere?"
"Acqua"
Andai verso il frigo e gli versai un bicchiere d'acqua frizzante, come piace a lui.

Glielo diedi e poi aprì bocca...
"Dai piccola non possiamo continuare così..."
"Lo so anch'io ma odio quando mi menti."
Iniziò a fare la faccia stufata.
"Se IO ti stanco te ne puoi anche andare eh, non ti costringo a fare nulla."
"No dai vieni qui."
"No grazie sto bene in piedi."
"Ok... senti non succede nulla e anche se ci fosse qualcosa sotto, dammi tempo per trovare il momento adatto per dirtelo."

Feci la faccia come arresa.
Squillò il telefono fisso di casa
"Pronto?"
"Emma tesoro sono mamma."
"Mamma è successo qualcosa?"
"No nulla. Solo che io e papà stanotte dormiremo in hotel perché ci hanno chiamati che faremo un meeting dell'ultimo minuto da queste parti."
"Ah ok"
"Aspetta c'è un'altra cosa. Dovremmo partire forse per un mesetto."
"Ah. Ma come, vi perderete il mio 18º."
"Non c'è lo perderemo per nulla al mondo."
"Va bene, buonanotte."

Attaccammo.

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