Jax

41 3 0
                                    

Le settimane successive trascorsero molto più velocemente di quanto lo avessi potuto immaginare. Durante i primi di aprile il lavoro di Jaden era aumentato a dismisura, tanto che era solito a rincasare molto tardi. Eccetto i fine settimana quando ci concedevamo un'uscita romantica da soli o con gli amici.

Mi ero iscritta ai corsi online per cercare almeno di recuperare i due anni che avevo perso e tutto procedeva nei modi migliori.

Mi ero allontanata un pochino dai miei amici, li vedevo raramente ma loro non erano arrabbiati, anzi tutt'altro. Più di una volta Lydia mi aveva detto che capiva la situazione e che l'importante era che io stessi bene.

Avevo da poco finito l'ennesimo corso di psicologia quando spensi il portatile perché Jaden voleva guardare un film su Netflix.

«Vuoi qualcosa da bere?» chiesi mentre mi alzavo dal divano per mettere in carica il computer.

«Una birra grazie» rispose a voce alta per farsi sentire.

Stavo tornando in sala quando, per sua sfortuna, passai vicino al tavolino sul quale era appoggiato il suo cellulare. Lo schermo si illuminò nel preciso istante ed io non riuscii a controllare la curiosità.

Un nuovo messaggio da Isabel.

Gli diedi la birra ma rimasi in piedi, non riuscivo a crederci: lui e la sua ex erano rimasti in contatto.

«Ti ha scritto Isabel» dissi tenendo lo sguardo fermo sulla tv.

Lui mise in pausa il film e, nonostante la luce fosse spenta, riuscivo a percepire il suo sguardo.

«Isabel...quella Isabel? Non mentirmi Jaden» lui mi fece segno di sedermi sul divano di fianco a lui.

Non seppi come reggere la tensione così mi lasciai sprofondare. Fissai il soffitto bianco per una manciata di secondi mentre lui guardava me.

«Non è come può sembrare...»

«Dimmi che non è la stessa persona che penso che sia» sperai voltandomi nella sua direzione.

«È lei ma non è come pensi» ribatté prontamente.

Mi presi qualche secondo per pensarci, poi mi decisi a concedere una risposta.

«Non importa Jaden, non siete nemmeno nella stessa compagnia. Non avete amici in comune, non è normale che tu la senta ancora» iniziai dubbiosa.

«Non ho fatto niente con lei! Tu non ti fidi di me» concluse.

Non risposi, non subito. Mi sentivo tradita nonostante non avessi le prove, non gli avevo nemmeno dato il tempo per spiegarsi.

«Non ti presenterei a tutti quelli che conosco se ci fosse ancora qualcosa tra me e lei» borbottò cercando di farmi ragionare.

Cercò di rimediare avvicinandosi e accucciandosi sulla mia spalla socchiudendo gli occhi.

«Non darmi motivi per dubitare di te allora» esclamai irritata.

«Ed a me non ci pensi Riley? Che ogni volta che andiamo dai tuoi amici ho l'ansia di incontrare Dylan perché so che provi ancora qualcosa per lui? Pensi che per me sia facile tutto questo?» sputò velocemente, come per liberarsi finalmente di un peso tenutosi per troppo tempo dentro.

«Non l'ho deciso io» sussurrai, come per non farmi sentire.

«Lo so ed è per questo che provo a non pensarci. Io mi fido di te e so che non mi feriresti mai» proseguì con il suo discorso. «Non mi hai neanche chiesto spiegazioni, sei subito passata a trarre conclusioni del tutto false.»

An inconvenient truth || Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora