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Quando l'orologio sul display del cellulare segna l'una, raggruppo le mie cose e le ripongo nella borsa. "Andiamo. Fra mezzora si pranza". Zoe mi segue, e appena siamo in camera sono la prima ad entrare in bagno per una lunga e fredda doccia. Non ho bisogno di lavarmi i capelli, ma oggi pomeriggio proverò a farmi un bagno perciò stasera dovrò passarmi il phon. Una tragedia, se si pensa che l'aria è così afosa che mi è impossibile respirare. Li farò asciugare naturalmente, senza l'aiuto di quel marchingegno. Indosso l'accappatoio e torno in camera mia, dando il via libera a Zoe che mi rasenta per poter entrare in bagno. Lascia la porta aperta, spalanca la finestra ed entra in doccia. La sento gemere per il piacere di sentire l'acqua fredda sulla pelle. "Finalmente". Lei si fa lo shampoo anche perché ha la fortuna di avere i capelli corti. "Li legherò in uno chignon per scendere al ristorante" spiega, fermandosi davanti allo specchio con un asciugamano avvolto intorno al corpo. Scelgo di indossare un vestito e i sandali e all'una e mezza spaccate siamo davanti alla porta del ristorante, in compagnia di molti altri clienti che aspettano affamati.

Tra di loro scorgo il volto di Sharon in compagnia del marito. Mi saluta con un cenno della mano, prendendo il marito sotto braccio. Io e Zoe raggiungiamo il tavolo, posando le borse. Dopo ci mettiamo in fila al buffet, scegliendo diversi antipasti misti tra cui verdure grigliate, insalate varie, patatine fritte e patate arrosto. Quando è il turno della mia amica, io mi guardo intorno ritrovando la bagnina bionda infondo alla stanza. Siede ad un tavolo con quattro sedie. Ha il costume rosso sotto una mini vestaglia rosa confetto. I capelli lucenti legati in una coda di cavallo. Immagino che Mike sia il suo ragazzo. Sarebbero davvero bellissimi insieme, come Barbie e Ken solo più naturali. Zoe prende i suoi piattini, tornando al tavolo. "Insalata di farro e insalata di riso, per favore". Uno dei camerieri mi serve velocemente. "Buon pranzo" sorride, lasciandomi andare. Camminando verso il mio tavolo, mi scontro con qualcuno vicino all'ingresso. Alzando lo sguardo, incrocio un paio di occhi azzurri che mi mettono soggezione. "Ciao".

"Ciao" rispondo, scusandomi per l'inconveniente. "Non preoccuparti. Buon pranzo". Raggiunge il buffet e continua a guardarmi finché non sono seduta accanto a Zoe. Solo quando imbocco la prima cucchiaiata di insalata mi accorgo che la persona con cui mi sono scontrata è Mike, il bagnino. Quasi non lo riconoscevo con la t-shirt. "Che sacrilegio coprire quel ben di Dio" commenta Zoe, trangugiando patatine. Risponde alla mia occhiata scettica con un'alzata di spalle. "Lo hai notato, vero?".

"Chi?". "Come chi?" si asciuga la bocca con il tovagliolo, per poi riporlo sotto le posate. "Il bagnino. Non hai battuto ciglio. Dimmi che non sei diventata immune agli uomini da quando Ethan ti ha lasciata".

"L'ho notato" mi limito a dire, versandomi l'acqua nel bicchiere. "Ah menomale, credevo che avrei dovuto cambiare migliore amica". Un gruppo di giovani ragazzi ci guarda e sorride. "Buon pranzo a tutti" dicono, sedendosi ad un tavolo accanto al nostro. Sono vestiti tutti allo stesso modo, con una maglia che riporta il logo dell'hotel perciò immagino facciano parte dello staff. Il cameriere alto e bruno viene da noi. "Buonasera, signorine. Posso portarvi il primo?". Annuiamo in contemporanea. "Desiderate qualcosa da bere oltre l'acqua?". Zoe risponde per me, ammiccando verso il cameriere.

𝙏𝙝𝙚 𝙇𝙞𝙛𝙚𝙜𝙪𝙖𝙧𝙙 | 𝘾𝙝𝙧𝙞𝙨 𝙀𝙫𝙖𝙣𝙨Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora