Il giovedì, esattamente tre giorni dopo l'appuntamento con Aaron, arriva il giorno del ventinovesimo compleanno della mia migliore amica. Adesso posso ricambiare il favore e comprarle qualcosa di decente, che superi i cinquanta dollari di spesa. Ne approfitto per fare quello shopping che lei mi ha chiesto. Devo buttare tutto quello che occupa il mio armadio e rifarmene uno nuovo. Prima passo dal parrucchiere, scegliendo di donare una sfumatura più chiara alla mia chioma scura indomabile. Dopo passo al negozio di vestiti accanto, muovendomi per le strade come se fossi Carrie Bradshaw di Sex and the City. È appagante avere uno stipendio. Beh, effettivamente non ce l'ho e la mia carriera da artista potrebbe sprofondare da un momento all'altro, perciò resterei senza un penny. Mi limito a comprare l'indispensabile, cercando di non superare i cinquecento dollari. Riesco ad acquistare anche un regalo per Zoe, che spero apprezzerà. Non ho potuto organizzarle una festa a sorpresa perché ci ha pensato lei. Non si fida del mio aiuto. Crede che trasformerei un locale in una casa di cura per anziani. Sono una lettrice compulsiva e bevo il tè delle cinque. Questo non vuol dire che mi comporto da vecchia. Sono solo all'antica.
Per la serata, indosso un abito nuovo. È di un verde smeraldo, corto – cosa che a Zoe piacerà – scollatura a V e intrecciato sulla schiena. Un tacco dieci, e un giacchetto nero. Mi passo le dita tra i capelli lucidi e appena pettinati, per poi chiamare un taxi. Non ho preso l'auto perché vorrei ubriacarmi. Magari non come ho fatto al suo venticinquesimo compleanno. Quel giorno ho esagerato, e mi sono data da fare con un ballerino di nome Nikolaj. Si, era russo e sì, era stupendo. Stavo ancora insieme a Ethan, il che mi rende un'ipocrita visto che ci siamo lasciati per lo stesso motivo. Il problema di fondo, è che io non me lo ricordo. Ero ubriaca e sola. Lui l'ha fatto da sobrio, con una ragazza di cui si è innamorato. Lui è il più bastardo tra i due. Arrivo al locale, e immediatamente vengo immersa da un fumo leggero. Musica anni novanta in sottofondo, luci stroboscopiche. Sì, è la tipica serata organizzata da Zoe. Le vado incontro, porgendole la busta con il regalo. "Auguri, pazza psicopatica!".
"Grazie, porcona sexy". Beh, non ho mai detto che lei è una pacata e noiosa. Non lo è mai stata. Mi guarda dalla testa ai piedi, commentando il mio look. "Vedo che hai seguito il mio consiglio alla lettera". "Ho dovuto, ed ho cambiato anche colore dei capelli" lei li osserva attentamente. "Stai una favola. Però devo avvertirti che non ci sono ballerini stasera". "Meglio, credimi. Oggi voglio solo bere e non concedermi a nessuno". "Hai parlato troppo presto" spiega, indicandomi l'ingresso. Ho paura a voltarmi, ma quando lo faccio scorgo Mike oltre il fumo leggero. Si sta guardando intorno, alla ricerca di qualcuno e quando i nostri sguardi si incrociano, sorride in un certo modo. "Zoe, perché lo hai fatto?".
"Dovevo invitare Luke, e lui era incluso nel pacchetto... almeno potrai parlargli. E non essere acida come l'altra volta. Non fargli capire che non scopi da tanto tempo". "Lo ha già capito. Ricordi la sua sfuriata della settimana scorsa?" lei non mi risponde. Si allontana per poter raggiungere dei colleghi di lavoro. Almeno potrai parlargli. Sì, parlargli. Se fosse così semplice. Sento che le parole mi moriranno in gola. Ma se bevessi, potrei diventare loquace e disinvolta. Quando mi volto di nuovo, lui è a pochi passi da me. "Ciao" alza il tono di voce per farsi sentire da sopra la musica. Gli rispondo con un mezzo sorriso.
STAI LEGGENDO
𝙏𝙝𝙚 𝙇𝙞𝙛𝙚𝙜𝙪𝙖𝙧𝙙 | 𝘾𝙝𝙧𝙞𝙨 𝙀𝙫𝙖𝙣𝙨
Romance🌊 Il sole, il mare e la sabbia non hanno lo stesso impatto su tutti. C'è chi preferirebbe fare scampagnate in montagna e rinchiudersi in una baita, e Paige è così ma a suo discapito ha un'amica che la obbliga a seguirla a Malibu per una vacanza tut...