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Zoe ha voluto riposare dopo pranzo. Al contrario, io non sono riuscita a chiudere occhio, perciò mi sono appostata sotto l'aria condizionata ed ho ripreso Il grande Gatsby tra le mani. Ho superato la metà e penso che lo finirò prima del previsto. Forse avrei dovuto davvero portarmi Anna Karenina. Arrivo all'incontro di Daisy e Gatsby a casa di Nick Carraway. Le immagini mi si presentano davanti agli occhi, riportandomi alla prima volta in cui ho visto il film. Un capolavoro assoluto.

Zoe si muove, stropicciando le lenzuola e brontolando nel sonno. Sono le quattro e non ne posso più di stare in camera a squagliarmi per il caldo. Prendo il libro, occhiali da sole, vestaglia e scendo in piscina. Quando supero il cancello, scopro che in tanti hanno avuto la mia stessa idea. Prendo un lettino e mi stendo, infilandomi le cuffie nelle orecchie e impostando David Bowie su Spotify. Le urla dei bambini in acqua sovrastano Modern Love, e così me le sfilo e li osservo giocare con la palla. Nicole supera il cancello, cammina verso la sua sedia e si accomoda salutandomi con un cenno della mano. Ricambio, invidiosa del suo fisico. Invio un sms a Zoe per avvertirla che sono in piscina. Ci mette una buona mezzora per raggiungermi. Quando è accanto a me, spiega che si è fermata a parlare con Nick alla reception. "Stai mettendo in atto il tuo piano?".

"Oh sì, e non vedo l'ora di infilare le mani nei suoi..." le rivolgo un'occhiata sconvolta. Al che risponde "...capelli. Cos'hai capito?". In una breve pausa dalla lettura, quando Zoe si adagia sul lettino per poter prendere il sole, abbasso gli occhiali sul naso notando Mike chinato su Nicole. Le sta dicendo qualcosa nell'orecchio e lei si tiene una mano davanti alla bocca, ridendo animatamente. Poi gli fa un cenno con la mano, si alza e va via a passo svelto. Al che lui prende il suo posto, sfilandosi la maglia. Rimane con solo le bermuda rosse, un fischietto appeso al collo. Si ripara dal sole sotto l'ombrellone. Che invidia. Si guarda intorno, posando gli occhi sui bambini. Vorrei vederlo in azione, però non voglio di certo che qualcuno rischi l'annegamento.

Anche per questo odio il mare e cerco di evitarlo più che posso. Da piccola, quando avevo solo cinque anni, ho rischiato di annegare, inciampando in una corda quando ero sul traghetto con i miei. Sono finita in acqua ma papà mi ha afferrato la mano prima che la corrente mi trascinasse via con sé. Non so nuotare. Non ho mai voluto imparare dato il trauma. Zoe lo sa, sa tutto di me e infatti non insiste più di tanto quando le dico che preferisco starmene sotto l'ombrellone a leggermi un buon libro. In spiaggia sono al sicuro. Mike fischia, richiamando un bambino che si accinge a tuffarsi dal trampolino. È solo il primo giorno, e stasera dovremo passare una serata in spiaggia. Non voglio bere. L'ultima volta mi sono lasciata andare e quella volta avevo un buon motivo per bere. Ma questa volta no. Non mi lascerò trascinare da questi subdoli vezzi. Non sono una da vizi. Non fumo, bevo raramente e non gioco d'azzardo. Una puritana.

Così mi descriverebbero e così mi descrivono, almeno quelli che non mi conoscono. Zoe mi chiede la crema solare, e la osservo mentre se la spalma sulle gambe e sul viso diafano. "A che ora è la cena?".

"Le otto" rispondo, mettendomi a sedere. "Troppo presto. Scenderemo al ristorante alle nove, già vestite e truccate. Da lì andremo direttamente in spiaggia, dove tu potrai mettere in atto la scommessa..." alza le sopracciglia, ammiccando sotto gli occhiali da sole "...conto su di te, Paige. Non farmi dubitare delle tue potenzialità". Trascorriamo il pomeriggio così, a chiacchierare e a spalmarci la protezione solare ogni ora data l'intensità del sole. Quando ritorniamo in camera, ho le spalle leggermente arrossate e le gambe abbronzate. Zoe invidia la mia carnagione olivastra, benché lei sia un vero e proprio latticino. "Che posso farci. Ti presto un po' della mia melanina. Tanto a me non serve".

"Mi abbronzerò a modo mio, e con i miei tempi. Da te voglio solo una cosa" spiega Zoe intanto che si sfila la vestaglia per poter andare in bagno. "La prossima volta che Mike è nei paraggi, opta per il topless". "C'erano dei bambini in piscina!" sbotto, imbarazzata. "E che fa! Da grandi le desidereranno anche loro". So che scherza e le reggo il gioco.

𝙏𝙝𝙚 𝙇𝙞𝙛𝙚𝙜𝙪𝙖𝙧𝙙 | 𝘾𝙝𝙧𝙞𝙨 𝙀𝙫𝙖𝙣𝙨Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora