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Prima di partire per New York avevo un progetto, e quello che ho pronosticato un mese fa si sta per avverare

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Prima di partire per New York avevo un progetto, e quello che ho pronosticato un mese fa si sta per avverare. O almeno spero. Se rovinassi tutto come al solito, tornerei alla vita di sempre. Monotona, solitaria, costantemente alla ricerca di qualcosa che non riuscirei più a trovare. Paige è quella giusta. L'ho capito dal primo momento, e per questo ho in mente di darle l'anello di fidanzamento la sera di Capodanno. Le farò la proposta quando saremo a Times Square, sotto gli occhi di tutti e le dirò che la amo mentre la palla scenderà a mezzanotte. Sarà grandioso, e lei se lo merita visto il compleanno che mi ha regalato. Ho chiesto un parere a Luke, e da ragazzo scapolo ancora celibe non aveva molte idee. Per fortuna ho sempre avuto una buona immaginazione, ed ho guardato molti film. So come si fa una proposta di matrimonio. Guardo la piccola scatola di velluto blu ogni giorno, quando Paige è in bagno o mentre dorme. È una specie di promemoria, un totem. Mi rammenta l'uomo che sono stato fino a qualche mese fa, e l'uomo che voglio essere d'ora in avanti. Un buon padre, un buon fidanzato e magari un marito.

Guardare il modo in cui Paige si comporta con Chris, e il modo in cui lui reagisce alle sue carezze e ai suoi complimenti, mi sta facendo sognare ad occhi aperti un futuro che pensavo di non volere. Ma ogni uomo cambia, prima o poi. Ad una certa età giunge la saggezza, insieme ai capelli bianchi. Mio padre me lo ha spiegato diverse volte, ad ogni suo anniversario con la mamma. Come ogni coppia, hanno avuto i loro alti e bassi ma adesso sono sposati da quarantacinque anni e sono più innamorati di prima. Se il Mike di cinque anni fa, potesse guardare il Mike di adesso, gli riderebbe in faccia. Gli direbbe di gettare l'anello nel bidone della spazzatura e di darsela a gambe levate verso un posto sperduto, dove poter ricominciare daccapo. Quella è la parte di me che tiene alla libertà, all'indipendenza e l'essere sposato di certo allontana questi privilegi. Ma stare con Paige è decisamente meglio. Lei mi ascolta, mi supporta e mi capisce come nessun altro. Per non parlare dell'attrazione fisica. È esplosiva, viscerale e ogni volta che facciamo l'amore è sempre più intenso, diverso dalla volta precedente. No, non rinuncerò a tutto questo. E questo lungo e noioso monologo interiore di certo non favorisce i miei ripensamenti.

Stamattina, lei esita ad alzarsi e la capisco dopo la lunga nottata che abbiamo passato. È stato un bel compleanno. Eccitante. Paige è ancora appoggiata al mio petto, come quando si è addormentata poche ore fa. La sua chioma scura si solleva insieme al mio petto quando respiro. Le accarezzo i capelli, volgendo lo sguardo verso la finestra. Sta nevicando. Le passo un'altra volta le dita in questi meravigliosi filamenti castani, sporgendomi per poterle baciare la nuca. Paige si muove, portandosi una mano sugli occhi. Se li stropiccia, brontolando. "Che ore sono?".

Alzo gli occhi verso il comodino, controllando il cellulare. "Le nove e mezza" si mette a sedere, stiracchiandosi. Si allontana senza guardarmi, posando i piedi sul pavimento. "Ehi" la richiamo, prendendole la mano. Si volta verso di me. "Buongiorno".

"Buongiorno, Mike" corre in bagno, chiudendo la porta. Mi chino in avanti per poter afferrare la mia giacca e guardare la scatola di velluto un'altra volta. "Altri otto giorni, e tutto sarà sistemato" dico tra me e me, rimettendola a posto. Paige torna da me, infilandosi di nuovo sotto le lenzuola. "Siamo ancora ai bagni termali" replica, come se avesse perso di vista il tempo. "Sì, credo che tra poco ci cacceranno".

𝙏𝙝𝙚 𝙇𝙞𝙛𝙚𝙜𝙪𝙖𝙧𝙙 | 𝘾𝙝𝙧𝙞𝙨 𝙀𝙫𝙖𝙣𝙨Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora