22

374 32 2
                                    

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.



Quando l'ho ritrovata sulla porta con il caricabatterie in una mano, e lo sguardo di chi se la stava dando a gambe, mi sono detto che avrei dovuto necessariamente fare qualcosa per intrattenerla. L'ho baciata, ho messo il mio cuore su un piatto d'argento e lei ha preferito tornarsene a Phoenix. Mi ha promesso che sarebbe ricapitata a Malibu l'estate prossima. No, non potevo aspettare un altro anno. Quello che sono stato fino alla settimana prima il suo arrivo, era l'esatto opposto di quello che ho visto quella domenica sera quando mi sono guardato allo specchio. Per la prima volta, ero frastornato. Per la prima volta, ero rimasto deluso. Per la prima volta, mi sono innamorato di una cliente. E non perché è stato piuttosto difficile conquistarla, dato che ho aspettato cinque giorni per averla completamente. I suoi occhi, i suoi capelli, il suo modo di pensare. Il modo in cui ha tentato di allontanarmi, mi ha attirato verso lei come una calamita. Per farvi davvero intendere il cambiamento drastico e il periodo che ho attraversato, dovrò raccontarvi tutto dall'inizio. Era il 2014 quando mi sono ritrovato a Malibu per poter occupare la cabina del guardaspiaggia. Il titolare mi ha semplicemente squadrato dalla testa ai piedi, per poi domandarmi le mie attitudini e se conoscessi le manovre del primo soccorso. Dopo mi ha messo in coppia con sua nipote, Nicole. A primo impatto, ho creduto fosse una lontana parente di Pamela Anderson per come il costume rosso le ricadeva alla perfezione su quel corpo longilineo. Sì, ero attratto da lei ma lo ero di tutte le donne che incrociavano il mio sguardo. Ero un trentenne arrapato, e dico quasi in maniera ossessiva, come se fossi appena uscito di prigione. Non ci ho provato con lei, non spudoratamente. Infondo eravamo colleghi e non volevo creare situazioni di imbarazzo. Così ho aspettato, e dopo un mese ho scoperto che non l'avrei mai potuta avere in un certo modo. Era fidanzata con una delle cameriere. Un bocconcino, ma a quei tempi erano tutte dei bocconcini. Una tra queste, una cliente dai capelli biondi e gli occhi verdi. Francesca, trentadue anni, di New York e reduce da una relazione di dieci anni finita per un tradimento. Bingo, era la strada più facile per arrivare al suo cuore. Anzi, alle sue gambe. L'ho avvicinata con i miei soliti trucchi, e alla seconda sera ero nel suo letto. Ci abbiamo dato dentro, tanto che mi ha confessato di aver dimenticato il suo ex. Quando è andata via, non l'ho più sentita né vista ma non mi importava. L'anno seguente, è tornata al Surfrider per un soggiorno di pochi giorni, e con lei c'era un bambino di tre mesi. Mi ha confessato che era mio. "Impossibile. Sarà del tuo ex" ho replicato, terrorizzato da quella improvvisa responsabilità.

"È tuo, idiota. Con il mio ex non andavo a letto da un po' prima che io e te...". Le impedì di parlare ancora, chiedendole di allontanarci. "Sai che il mio responsabile ha vietato queste cose". "E tu continui ad inzuppare il biscotto ovunque e con chiunque. Non ti pare, Mike? Se è il tuo modus operandi, ne avrai a bizzeffe di figli illegittimi sparsi per il mondo". In quel momento ero più che terrorizzato. Ero sconvolto. L'idea di diventare padre mi fece rizzare i peli sul collo. "Se non ti fidi di me, andiamo a fare il test di paternità".

"Sì che lo facciamo" in un paio di giorni ebbi i risultati. Ero il padre di quella piccola creatura, che esitai dal prendere in braccio. "Non ti preoccupare. Non mi aspetto nulla da te. Volevo solo che lo sapessi, e lui non deve saperlo se non vuoi. Se mai dovesse domandarmelo in futuro, dirò che sei morto". "No, lo escludo. Ti manderò qualcosa ogni mese..." in quel momento, il piccolo alzò le manine emettendo un verso. Francesca gli diede il ciucco, cullandolo tra le braccia. "...come si chiama?".

𝙏𝙝𝙚 𝙇𝙞𝙛𝙚𝙜𝙪𝙖𝙧𝙙 | 𝘾𝙝𝙧𝙞𝙨 𝙀𝙫𝙖𝙣𝙨Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora