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Provo una sensazione di sollievo quando la musica si ferma. Non vorrei essere qui, tanto meno in presenza di London. Mi sento demoralizzata e un po' delusa. Syd aveva promesso che non si sarebbe più avvicinato alla droga, capisco che è uno sforzo enorme ma mi sento comunque tradita. Prima ha detto di essere il mio ragazzo anche se non ci siamo dati un etichetta e non ne abbiamo parlato, non me l'ha chiesto nemmeno.

"Così lei è quella nuova?"

Domanda la ragazza dalla carnagione scura, quella che era la pub quel giorno. Malory, se non ricordo male, mi guarda dall'alto al basso, come se fossi io quella che sta comprando della cocaina. Probabilmente cerca solo di appoggiare London, ed in questo modo ha fatto di me in nemico anche se non ci siamo mai parlate.

"Fatti i cazzi tuoi"

Risponde Syd per nulla in vena di fare conversazione. Ha le mani in tasca e lo sguardo fisso al pavimento. È chiuso, non è come quando è solo con me. Non vuole stare qui, non si sente a suo agio.

"Calmati Syd ero solo curiosa. Insomma hai mollato London per una liceale..."

"Ti ho detto di farti i cazzi tuoi, Malory. Io non vengo a chiederti chi ti scopi"

Alzo lo sguardo verso di lui al quanto confusa, mi ha già declassata ad una che si scopa? Certo che Syd è proprio strano oggi, non mi piace come si comporta, è diverso.

"Quanti anni hai?"

Mi chiede London con una nota di divertimento. Syd stringe i pugni innervosito, sento che sta per succedere un casino ed ho la netta sensazione che tutte aspettano solo quello.

"Non sono affari tuoi"

Ringhia Syd protettivo, London abbassa lo sguardo e sembra rimanerci male per quello che le ha detto Syd, o per il tono che ha usato. Non so che cosa è successo tra di loro e non mi interessa, voglio solo uscire da qui e andare a casa mia. Maya finalmente porta i soldi, li porge a Syd, che li prende velocemente e li infila nella tasca posteriore dei Jeans. Mi afferra per il polso, ben stretta, e mi porta via senza salutare nessuno, sbatte la porta e scende le scale tirandomi dietro di se.

"Syd mi fai male!"

Esclamo divincolandomi dalla sua presa. Mi fermo in mezzo al marciapiede attirando l'attenzione di qualche passante, che però non si ferma. Syd cerca di prendermi per mano, ma io gli spingo via il braccio. 

"Andiamo a casa"

"No vaffanculo, io prendo la metro. Prima sei carico e affettuoso poi mi tratti di merda, mi parli a stento e mi porti a spacciare con te? Che problemi hai?"

Esclamo fuori di me. Syd si passa una mano sulla barbetta incolta, si guarda intorno senza dire nulla come se facendo così risolve il problema. Faccio un passo indietro verso la metropolitana, ma Syd mi afferra per un polso come poco fa.

"Io ci sto provando, non mi faccio da qualche ora e sto male. Mi sono fumato tutto il pacchetto di sigarette e sono senza adesso, perciò sali sulla mia cazzo di macchina per andare nella mia cazzo di casa dove ci sono le sigarette!"

"Mio padre ti ha offerto un aiuto"

Syd scrolla le spalle mentre fissa il marciapiede, è troppo orgoglioso per accettare il suo aiuto e questo non lo porterà da nessuna parte nella vita.

"Accetta quel aiuto"

"Posso farcela da solo, dammi più fiducia"

Scuoto la testa arrabbiata e triste. Non mi piace questo suo lato, non voglio aspettare che torni quello di prima. Voglio che accetta l'aiuto di mio padre, e voglio che stia meglio.

"No Syd, non puoi... Io non ce la faccio, scusami"

Mi giro senza guardarmi indietro, la scena di prima era un assaggio di come sarà stargli accanto durante la sua disintossicazione. Non posso farlo, non riuscirei a stare con lui mentre mi urla addosso o peggio. Non posso, è qualcosa più grande di me ed ho paura, perciò è meglio prendere le distanze adesso.

 Addicted to YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora