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Apro la porta del mio nuovo appartamento con due giri di chiave mentre Syd regge l'occorrente per imbiancare. Ha insistito tanto per farlo che alla fine mi è sembrato più giusto. Posa i barattoli per terra accanto all'ingresso, dopodiché si leva la giacca ed il cappellino. Iniziamo con il coprire il pavimento con dei teloni di plastica, poi a preparare la miscela ed infine a coprire i battiscopa e altri punti con il nastro adesivo di carta. Syd intinge il rullo nella pittura bianca ed inizia ad imbiancare la prima parete. È così sexy tutto sporco e concentrato nel lavoro, passiamo metà mattinata a pitturare ed alla fine facciamo la pausa pranzo. Ho ordinato la pizza, nulla di più buono e versatile.

"Stasera io ed i miei andiamo a cena fuori, vorrei che venissi con noi"

Interrompo il fastidioso ma sensuale suono di Syd che mastica, lui alza lo sguardo verso i miei occhi ed annuisce.

"Che ho di meglio da fare?"

Sorrido grata di questo, ma allo stesso tempo sono un po' preoccupata. So che Fred e Robert litigheranno, o comunque diranno cose spiacevoli l'uno sull'altro. Voglio Syd con me come appoggio emotivo, con lui sarà meno orribile.

"Fred e Robert sono cattivi l'uno con l'altro. Da quando si sono lasciati non li ho mai visti nella stessa stanza per più di cinque minuti senza litigare, perciò preparati"

Syd annuisce ascoltandomi, finisce due fette di pizza in meno di due minuti, da morsi così grandi che mi sorprende che non si strozza. Prende un sorso di tè freddo per poi pulirsi la bocca con un tovagliolo.

"So di cosa parli, i miei genitori erano così. Mia madre era violenta con mio padre, lo picchiava per ogni stronzata"

Si alza in piedi e riprende a dipingere mentre io finisco le ultime fette di pizza. Mi parla più della sua famiglia, il che è qualcosa che non mi aspettavo facesse. Quel giorno, dopo che sono tornata a casa dalla prigione, mi ha un po' parlato di loro ma non ha mai approfondito, pensavo fosse un discorso chiudo ma invece si sta aprendo di nuovo con me. È una bella sensazione sapere che Syd si fida di me e si sente a suo agio nel parlare con me.

"Mia madre era una stronza, usava mio padre per i lavori casalinghi e per farsi portare il cibo, come un fottuto maggiordomo. Non lavorava e mia madre glielo ricordava ogni volta che poteva. Poi ha iniziato a fare lo stesso con me, diceva che ero stupido, che ero come mio padre, ed io ho iniziato ad esserlo"

Si ferma per un attimo dal pitturare, fissa un punto indefinito nella stanza e respira. Lascio perdere la pizza per andare da lui, gli circondi il busto con le braccia e mi alzo in punta di piedi.

"Non conosco tuo padre, ma conosco te. Ciò che ho imparato finora è che tu sei dolce e protettivo, un po' insicuro, geloso, narcisista ma hai un cuore così grande e pieno d'amore"

"Sono un tossico in riabilitazione, proprio come lui"

"La tua dipendenza non ti definisce come persona. Tu sei molto più di un tossico in riabilitazione"

Syd mi guarda negli occhi finalmente, appoggia una mano sulla mia guancia ma mi sporca con la pittura.

"Cazzo...scusa" 

Si afferra ad afferrare un lembo della sua felpa per pulirmi ma io faccio un paso indietro.

"Non fa niente Syd è solo pittura, andrà via"

Lo tranquillizzo mentre afferro della pittura con l'indice. Gliela passo sul naso e sulle guance con un sorriso diabolico.

"Abbiamo una scusa per provare la doccia. Il padrone di casa mi ha ripetuto più volte che la pressione dell'acqua è fantastica"

Lo afferro per un polso e lo porto verso il bagno spoglio. Per fortuna le forniture di acqua, luce e gas mi sono state allacciate proprio questa mattina. Syd non se lo fa ripetere due volte, si sfila la maglietta ed i pantaloni in corridoio, mi da il tempo di aggiustare la temperatura e poi mi strappa i vestiti di dosso.

 Addicted to YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora