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Mio padre mi fissa il collo da quando è entrato, le dita di Syd sono scolpite sulla mia pelle in lividi violacei. Mi ha chiesto scusa tantissime volte ed io non ho potuto fare a meno di perdonarlo. In fondo non è stata colpa sua, stava facendo un incubo ed io ero lì.

"Dovrei spaccarti quella faccia da cazzo"

Ringhia mio padre guardando Syd, il quale non emette un fiato ma lo guarda negli occhi con timore.

"Papà non l'ha fatto apposta.. ha bisogno di aiuto, ed è qui per chiedertelo"

"E se non si fosse svegliato? Tu eri morta, ed io e Fred che cazzo dovevamo fare? Perché dovrei aiutarti, dopo che hai messo le mani addosso a mia figlia?"

Si avvicina al tavolo con il busto, prendo la mano di Syd sotto il tavolo, lui me la stringe per rassicurarmi. Non arriveranno alle mani, ma se dovesse succedere io potrei impazzire. Come li fermo? Sono entrambi più forti di me.

"Perché io ci tengo a lei. E se non mi vuole dare una mano, vorrà dire che troverò un altro modo"

Mio padre prende un sorso di caffè, dopodiché prende dalla sua giacca un depliant informativi. È una struttura nel Connecticut, e sembra essere molto rinomata e costosa.

"Sei settimane in comunità, ed altre sei fuori con uno sponsor. Se hai una ricaduta torni dentro, se bevi, ti fumi le canne o ti avvicini alla coca, torni dentro. Potrai chiamare mia figlia una volta a settimana, e portai vederla due volte al mese. Questi sono gli accordi"

Syd mi guarda, non è affatto convinto di questa idea. Ma il prezzo da pagare non è nulla in confronto ad una vita lunga e piena.

"La sua vita è migliore di prima?"

"Paragoniamo le due vite"

Prende il pacchetto di sigarette di Syd, ne sfila una poi l'accende e la porta alle labbra. Syd fa lo stesso imitandolo, mentre io mi alzo ed apro la finestra.

"Prima mi facevo ogni giorno. Mi pisciavo addosso, mi cacavo addosso. Spesso non tornavo a casa ma dormivo tra i ratti. Finivo in ospedale ogni mese perché mi sentivo male, non avevo soldi perché li spendevo tutti per l'eroina. E avevo la faccia piena di croste, una cosa disgustosa"

Segna ogni punto sulle dita, il tutto mentre guarda Syd negli occhi. Mi dispiace molto pensare a mio padre in quelle condizioni, se lo vedessi oggi così non reagirei bene.

"Non appena mi sono disintossicato ho messo su una compagnia da milioni di dollari all'anno, ho trovato l'amore e ho adottato Chloe. Ho una villa con una piscina grande di questo appartamento, vizio la mia bambina come posso, le pago il college e tutto quello che desidera. Secondo te qual'è migliore delle due?"

"Mi sta dicendo che diventerò ricco tra sei mesi?"

"Ti sto dicendo, cazzone, che tolta quella merda dal cervello la tua vita cambia. Scopri che c'è molto di più, c'è l'amore, la gioia e la ricchezza, perché no? Ma di certo non hai tutto questo finché pensi solo a quella inutile merda velenosa"

Syd mi stringe la mano quando mio padre parla di amore. E forse lo sta convincendo che sia la cosa giusta da fare. Per me, ma per se stesso prima di tutto.

"Io penserò a tutto il resto. Ti farò trovare la casa pulita. Così non avrai la tentazione di bere o di farti"

"Vorrei firmare quei cazzo dì documenti subito, peccato che c'è una parte di me che pensa che sia inutile. Che la mia vita non diventerà bella come me la descrivi tu!"

Toglie la sua mano dalla mia per passarsela sul viso. Si alza dalla sedia e si avvicina alla finestra. Mio padre scuote la testa in disaccordo.

"La tua vita è una merda perché ti fai, come fai a non capirlo? Guarda Chloe, guardale il collo e renditi conto di che cazzo è capace quella merda!"

Anche mio padre si alza e mi indica, con la sigaretta tra l'indice ed il medio. Syd sposta lo sguardo su di me, per poi abbassarlo ai suoi piedi.

"Questa volta ti sei svegliato in tempo, ma se la prossima prendi un coltello? O la strozzi con un cavo? Non puoi vivere così, non puoi con mia figlia in torno. Se davvero tieni a lei, se c'è una piccola parte di te che tiene a mia figlia, allora entrerai in questa fottuta clinica!"

"Non è facile. Sto di merda, e non mi faccio solo da qualche giorno e tremo, mi fa male il cervello!"

"Pensi che non lo sappia? Starai anche peggio. Ma se ti fai un altra dose rimandi la tua morte di un giorno. Arriverai ad avere i denti marci, poi cagherai sangue, poi andrai in giro con i fazzoletti nelle narici perché sarà una fontana di sangue. Dopodiché il tremolio diventerà peggiore, ed infine ti farai una dose così massiccia da farti venire un collasso polmonare o un arresto cardiaco e dopo sarai cibo per vermi. C'è molto di più oltre allo sballo, vedere le persone che ami essere felici, sorridere e dirti che ti amano, quella è la vera e fottuta felicità. Una volta che sarai fuori dal tunnel, la tua vita migliorerà del cinquanta per cento, mentre il rimanente cinquanta percento è mia figlia"

Syd termina la sigaretta, dopodiché si avvicina a me. Mi stringe tra le sue braccia, con forza e dolcezza.

"Non voglio lasciarti"

"Sarà solo per tre mesi. Poi potremmo stare di nuovo insieme, avrai uno sponsor ed io ti starò accanto"

Mi prende il viso tra le mani, mi bacia le labbra in modo casto, perché c'è mio padre nella stanza. Ma è comunque un bel bacio, carico di emozioni.

"Promettimi che non ci proverai con nessuno, e che non ti farai toccare da nessuno"

"Te lo prometto, ma vale lo stesso per te"

Syd sorride, mi lascia un ultimo bacio a stampo, dopodiché prende si infila le scarpe, prende il giaccone e se ne va.

 Addicted to YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora