Fred sembra sollevato quando ci vede arrivare, immagino quale sia stata la conversazione con mio padre. Abbiamo fatto così ritardo per colpa di Syd, mi ha distratta con le sue labbra e tutto il resto."Scusate per il ritardo. Syd ha... avuto un piccolo contrattempo"
Invento una scusa a caso, il ragazzo mi guarda al quanto confuso ma non dice nulla.
"Oh immagino.... Non gli entrava più nei pantaloni?"
Mio padre sorride per nulla divertito, questa sua ironia pungente mi conferma che lui è Fred hanno discusso. Sono uno distante dall'altro ed entrambi sono nervosi.
"Abbi un po' di decenza, è nostra figlia non una di quelle troiette dell'ufficio"
Robert beve un goccio d'acqua, ma conoscendolo lo fa per zittirsi. Afferro il menu e creo una barriera tra me e tutto ciò che mi sta intorno. Syd mi spinge la gamba con il ginocchio per attirare la mia attenzione. Vuole sapere se va tutto bene, io gli sorrido semplicemente e torno a guardare il menù.
"Allora, che stavate facendo?"
"Sto imbiancando il suo appartamento, lei mi faceva compagnia"
Mio padre annuisce poco interessato, vorrei sapere che cosa si sono detti prima del nostro arrivo. Sicuramente non è stato qualcosa di piacevole, Robert difficilmente è così silenzioso.
"È ottimo, sei molto gentile. Come vi siete conosciuti tu e mia figlia?"
Sollevo lo sguardo dal menu, Fred ha le mani sotto il mento ed un sorriso cordiale sul volto, Robert invece ha un sopracciglio alzato e lo sguardo vaga per la stanza.
"Eravamo ad una festa, lei è entrata in bagno ed io ero lì con un amico..."
"Che cosa facevi in bagno con il tuo amico?"
Domanda prontamente l'uomo. Non ha idea di che cosa ha passato Syd, e vorrei tanto che rimanesse così. Fred è così protettivo con me che potrebbe dare di matto, potrebbe giudicare Syd senza sapere nulla di lui.
"Beh noi..."
Mio padre si schiarisce la voce ed attira l'attenzione su di se, lo fulmino con lo sguardo e per un attimo spero che capisca e che non faccia come al suo solito.
"Si faceva di Coca, Fred. Ma ora Syd è pulito ed è sotto la mia tutela"
Fred abbassa lo sguardo sulla tovaglia color pastello, si spinge gli occhiali più in su a disagio e sbatte le palpebre ripetutamente.
"Dio, perché fai sempre così?"
Sbuffi stanca del suo atteggiamento. Succedeva sempre anche quando ero piccola, lui e Fred litigavano ed io ci andavo di mezzo. Mi raccontavano le loro cose, e mi dicevano cose che io non dovevo sapere, come i tradimenti di Robert e le cose cattive che si dicevano.
"Così come? Tuo padre deve sapere che Syd è come me"
"No, non c'entra nulla questa storia. Tu sfoghi la tua rabbia su di me, ogni volta!"
Cerco di mantenere un tono di voce basso, Robert mi fissa negli occhi al quanto arrabbiato, forse cerca un modo per rispondermi che non preveda urlare o usare parolacce.
"Ho solo risposto alla domanda di Fred"
Rimango in silenzio a guardarlo negli occhi verdi, mi fa venire la rabbia il modo in cui pensa di avere ragione ed è fermo sulla sua idea. Ad ogni modo il cameriere ci interrompe per prendere i nostri ordini, ne approfitto per darmi una calmata e cercare di giustificare tutto ciò. Fred e Robert si odiano, stare nella stessa stanza li rende cattivi.
"Allora Syd. Parliamo della tua dipendenza"
"Papà"
Richiamo Fred sperando che capisca da solo di non continuare su questo piano. Lui però mi rivolge solo un cenno della mano per zittirmi, e continua a guardare Syd.
"Ho avuto una relazione piuttosto turbolenta che mi ha portato alla dipendenza. Io l'amavo ma c'erano dei problemi di fiducia che ci portavano a litigare e lasciarci. Quella donna mi faceva sentire bene e male lo stesso tempo, sentivo sempre una certa pressione quando ero con lei e finivo per sballarmi e bere per non sentire quelle cose"
Fred annuisce silenzioso, afferra il suo calice di vino rosso e ne prende un sorso. È così raffinato anche mentre beve, sta seduto con la schiena dritta, si appoggia il fazzoletto sulle gambe ogni volta che deve mangiare ed ha insegnato lo stesso a me ma crescendo ho perso questa cosa, tranne per piccole cose. Robert invece è rozzo, è come Syd.
"Syd io ho cresciuto mia figlia come una principessa. Le compravo i vestiti migliori, frequentava scuole private, le davo solo cibo salutare, biologico. Ho speso molti soldi e molte energie per crescerla. Mia figlia non deve avvicinarsi a quella schifezza per nulla al mondo"
"Sua figlia per me è importante, Signore. Preferirei morire piuttosto che farla avvicinare alla droga. Sto cambiando per lei, sto facendo terapia di gruppo, Robert mi fa da sponsor e sono pulito da tre mesi e qualche giorno"
Mio padre annuisce, per fortuna Fred sa quando fermarsi ed infatti cambia discorso. Mi chiede della scuola, e mi da alcuni consigli su come migliorare l'appartamento. Robert sta tutto il tempo in silenzio, nella sua mente. È da Agosto che non passiamo una giornata insieme, mi manca fare chiacchierate con lui a proposito della mia vita o della pesca.
"Papà ti va domani di andare da qualche parte solo noi?"
Domandi interrompendo Syd e Fred che ridono per un aneddoto su di me. L'uomo alza lo sguardo verso i miei occhi, forse non mi stava ascoltando. Ottengo un sorriso come risposta, allunga la mano e mi pizzica una guancia.
"Ti porto dove vuoi Stellina"
Si bacia le dita con cui mi ha pizzicato la guancia, dopodiché riprende a mangiare immerso nei suoi pensieri.
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Addicted to You
FanfictionSyd è un uomo problematico, un po' depresso e con una dipendenza sulle spalle. Chloe è una studentessa ambiziosa e solare. Il loro rapporto diventa sempre più passionale ed intenso, finché non riusciranno più a vivere l'uno senza l'altra.