Addicted to You

17

Sono passati un paio di giorni dall'ultima volta che io e Syd ci siamo parlati e visti. Sono preoccupata ho paura che Syd si sia fatto di nuovo, o peggio, che si sia sentito male. Ho bisogno di sapere che sta bene, perciò raggiungo il suo appartamento. Busso un paio di volte ma nessuno risponde, sollevo il tappetino ed uso la sua chiave di riserva. L'appartamento è in ordine, tranne per degli avanzi di cibo d'asporto e qualche bottiglia di birra.

"Syd"

Appoggio la borsa sul divano insieme alla mia giacca, mi tolgo le scarpe che lascio accanto al divano, e proseguo verso la camera per cercarlo li. Non ci sono mai stata qui, è uno spazio carino anche se molto disordinato e pieno di pezzi di computer. Syd non è nemmeno lì, lo sento vomitare nel bagno della camera. Sono te tata di entrare, ma rimango seduta sul letto e lo aspetto. Quanto torna in camera, e si accorge di me, si blocca sulla soglia. Ha gli occhi rossi e gonfi, è pallido e sembra avere freddo dato che trema.

"Che cazzo ci fai qui?"

"Ero preoccupata per te, e mi sento in colpa per averti lasciato così. Tu lo stai facendo anche per me, ed io ti ho abbandonato"

Syd mi supera e si sdraia sul letto dietro di me. Mi si forma un maledetto nodo in gola che cerco di sciogliere schiarendomi la voce.

"Syd.."

"Perché adesso piangi? Sono io quello in astinenza"

Lo dice con un tono divertito, mi prende una mano e m tira verso di lui. Mi sdraio sotto le coperte che profumano di lui e gli faccio appoggiare la testa sul mio petto.

"Grazie per essere tornata"

Sussurra prima di addormentarsi. Il suo respiro diventa sempre più pesante e rilassante, russa ogni tanto e si lascia scappare dei mugolii, forse per il dolore o per il bisogno di una dose.

******

Syd dorme ancora, ha un visino da angelo ed un corpo da Dio greco. Non è esageratamente muscoloso ma è bello. Ha i pettorali scolpiti e gli addominali ben visibili. Più in basso c'è la gallina dalle uova d'oro, decido di spostare lo sguardo, altrimenti lo sveglierò per scoparmelo. Mi sono svegliata con una gran fame, così mi sono fatta un panino ed una tazza di tè ho studiato un po', ma ho deciso di fare una pausa.

"Non la toccare!"

Esclama Syd nel sonno, fa uno scatto che muove tutto il letto. Mi avvicino a lui preoccupata, sono sicura che sia un incubo. Ha la fronte sudata, poso una mano sulla sua spalla sentendo la pelle bollente. Lo scuoto, ma non si sveglia. Non so se è meglio lasciarlo dormire oppure no, gli accarezzo i capelli e cerco in tutti i modi di rassicurarlo.

"Non la toccare o ti ammazzo!"

"Syd.."

Sussurro scuotendo un suo braccio. Syd sussulta, mi afferra per il collo e mi sbatte contro il materasso. Mi stringe forte il collo, il suo viso è una maschera di rabbia e dolore. Afferro i suoi polsi, lo graffio con le unghie, faccio di tutto per farlo svegliare, ma non ci riesco. I polmoni mi bruciano a causa della mancanza di ossigeno, alcune lacrime mi scivolano dagli occhi verso le orecchie, sono terrorizzata ma non posso perdere la testa.

"S-syd..."

Gli graffio il viso e solo a quel punto lui si accorge di quello che sta facendo. Si lancia verso i piedi del letto allontanandosi da me velocemente mentre io tossisco e cerco un po' di ossigeno.

"Scusa io.... era un allucinazione Chloe"

Si avvicina a me ma io mi schiaccio contro la parete del letto. Ha gli occhi rossi e gonfi, alcune lacrime rigano il suo viso. Mi porto le mani sul collo che fa male, ha stretto così forte che pensavo mi uccidesse.

"T-ti prego Chloe scusami!"

Singhiozza con le mani sul viso, non so se volermi avvicinare a lui. I suoi singhiozzi mi spezzano il cuore, mi avvicino lentamente ed alla fine non resisto. Lo stringo tra le mie braccia, mentre lui infila la testa tra l'incavo del mio collo.

"Shh, va tutto bene Syd. Ti prometto che starai bene"

Sussurro mentre gli accarezzo i capelli. È stremato, ha la febbre e le allucinazioni. Non può continuare a stare qui, ha bisogno di medici che lo aiutino, l'unica cosa giusta da fare è chiamare mio padre. Lo faccio non appena Syd si riaddormenta, non posso portarlo fuori da qui in questo stato, perciò andrò a cercare qualcosa per farlo stare meglio.