"Hanako è una trappola devi andare via"
Furono le prime parole che le disse Izumi, appena Hanako la abbracciò stretta.
"Cosa?"
"Loro non vogliono te" Hanako alzò un sopracciglio.
"Cosa stai dicendo?"
"Mi prometti che non farai stupidaggini?" le chiese Izumi, seria, guardandola negli occhi.
"Sì"
"Ed allora..." in quel momento, si sentì un boato, e tutti i Pro Heroes si misero all'allerta. Scoppiarono alcune finestre all'ultimo piano dell'edificio, e tutti i membri dell'Unione uscirono dalla porta con le mani alzate, come per consegnarsi. Chiaramente nessuno si fidò: li attaccarono subito, ma non ci fu nulla da combattere: si fecero tranquillamente prendere. La situazione era paradossale: Villain che prendono un ostaggio, fanno chiamare tutta la gente possibile e poi liberano le altre persone rimaste coinvolte nell'attentato, per poi prendersi ed uscire. Hanako rimase a guardarli, e quando si girò Izumi non era più vicino a lei: il signor Yamada l'aveva fatta allontanare assieme agli altri testimoni.
C'era qualcosa che non quadrava, sicuramente: dov'erano le frasi ad effetto? Dov'erano le esplosioni? E cos'avevano ottenuto da quel finto attentato?
Dov'è lui? si chiese Hanako, notando che Dabi non era con i membri dell'Unione che stavano venendo portati via.
Non trovò il tempo per pensarci: in quel momento partirono una serie di esplosioni, che frantumarono le finestre e però non fecero andare in pezzi il palazzo: lo fecero semplicemente andare a fuoco.
Hanako corse nel punto dov'erano stati portati i membri dell'Unione, e cercò con lo sguardo il ragazzo che però non trovò.
"Dov'è Dabi!?" chiese - anzi, sbraitò - al resto della banda, ma tutti la ignorarono. Vennero fatti alzare, e si stavano dirigendo verso un furgone blindato quando una mano la prese per il polso: era piccola, fragile, aveva le unghie affilate e la pelle morbida.
"Cammina" le sussurrò una vocina femminile all'orecchio, e Hanako obbedì "lui è ancora dentro" sussurrò allora Toga.
"Cosa?"
"Loro non te lo volevano dire alla fine, perché sono convinti che a te non te ne freghi niente, ma io lo so che ti interessa... Lui è dentro, e non uscirà"
"Perché me lo stai dicendo?" chiese Hanako, sospettosa.
"Perché io ero contraria al suo omicidio!" commentò allora la ragazza, facendo una faccia quasi offesa "però poi ha vinto Shigaraki, io sono venuta solo perché così avrei potuto vedere Deku" Hanako fece finta di non aver sentito quell'ultima parte della conversazione, e fece per andarsene quando Toga le strinse il braccio.
"Salutamelo, ci vediamo all'altro mondo" le disse, prima di lasciarla andare.
Hanako corse dal signor Yamada.
"C'è ancora una persona!" urlò, facendo girare tutti i presenti verso di lei "Dentro, c'è ancora una persona!"
"Chi?" e chiese il suo capo.
"Dabi, quello dell'Unione, è ancora dentro"
"Meglio" affermò il signor Okamoto, arrivato in quel momento "così ne avremo uno in meno"
"No! Ma dov'è finita la vostra umanità? C'è una persona ancora lì dentro che evidentemente non può uscire: nessuno può sopravvivere lì dentro! Dobbiamo andare a salvarlo!" nessuno - ed intendo nessuno, neanche una delle persone che erano presenti - le rispose.
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Parlami nel buio - Dabi, BNHA
FanfictionDAL TESTO: Possono, due organismi di origine ed essenza diversa, intraprendere un viaggio di scoperta l'uno dell'altro che esiste solo nell'oscurità? Possono, due organismi di origine ed essenza diversa, dire di conoscersi solo quando non si vedono...