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Kaminari pov.

Ero tornato nella mia stanza ďospedale dopo aver salutato e chiesto consiglio a Shinso.
Lui era dell'idea di fare quel test genetico, di trovare i miei genitori biologici e di scoprire che avessi, eppure io non volevo. Gli avevo detto di sì, che ľavrei fatto, ma avevo solo mentito... prima volevo sapere cosa pensassero i miei genitori, coloro che mi avevano cresciuto ed amato solo perché speravo fossero dalla mia parte.
Deglutì passando una mano dietro al collo e sospirai frustrato nel non avere il mio telefono lì con me, a quanto sembrava era nelle mani di Sero, però non aveva ancora avuto ľopportunità di portarmelo, oramai le ore di visita erano terminate e lui non poteva di certo venire e restituirmelo.

Feci scivolare la mano dal collo al petto massaggiando all'altezza del cuore e portai ľaltra alla testa sentendomi estremamente pesante a causa dello stress e della stanchezza.
Trattenni le lacrime mordendo a sangue il labbro inferiore nel disperato tentativo di non piangere.
Ero frustrato, troppo frustrato e la consapevolezza che agitarmi non mi faceva bene aumentava il mio malessere.
Deglutì più e più volte sentendo la nausea salire e mi spostai di lato al letto sul punto di rigurgitare tutto il poco che avevo mangiato, forse un budino? Non lo ricordavo.
Trattenni il fiato per lunghi ed estenuanti secondi ma non servì.
Vomitai tutto ai piedi del letto iniziando a tremare e piangere per lo sforzo.

"Io sto bene... sono solo stanco e stressato, devo solo andare a casa e tutto sarà risolto" pulì la bocca col dorso della mano chiamando chiunque fosse di turno schiacciando un pulsante massaggiando lo stomaco dolorante per la fatica di farmi rigurgitare la vita.
《Va tutto bene!?》un ragazzo, forse uno specializzando entrò nella mia stanza allarmato e non nascose una smorfia nel sentire odore di vomito.
《Mi dispiace... non sono arrivato sino al bagno...》sorrisi dispiaciuto nel vedere il viso del ragazzo e sospirai 《se mi date il necessario posso fare da solo》
《M-ma figurati! Vado subito a prendere il necessario, intanto faccio venire qui la mia collega per controllare che i tuoi parametri siano nella norma》 annuì e lo vidi uscire e fare subito cenno a qualcuno.
Così mi misi rapidamente in piedi tirando con me i macchinari e mi andai a sciacquare la bocca ed il viso sentendomi lievemente meglio e quando tornai in stanza c'era una donna delle pulizie che stava già lavando quella zona del pavimento con tonnellate di disinfettante e le sorrisi grato tirando con me il palo con le macchine.
《Grazie e scusi... le ho aggiunto del lavoro, per lo più poco gradevole》deglutì a disagio tornando verso il letto per mettermi comodo dal lato opposto, ma optai per sedermi sulla poltrona lì accanto aggiustando il dito dentro quella strana molletta che controllava il battito.
《Ma figurati, anzi mi hai dato un motivo per andare a prendermi un bel caffè, ne vuoi uno anche tu?》la donna aveva sui cinquant'anni ed era molto pimpante e allegra, probabilmente non sapeva nemmeno chi fossi.
《Molto volentieri! Vengo con lei così cammino e mi distraggo》le sorrisi ricevendo un sorriso gentile e attesi con calma che finisse per uscire con lei, per fortuna le batterie autonome di quelle macchine infernali erano ancora cariche, due orette le dovevano reggere.

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Izuku pov.

《Shoto...》sospirai il nome del mio fidanzato chiudendo il libro che stavo leggendo nel salotto di casa sua e percepì le sue mani fermarsi dall'acarezzare e massaggiare le gambe.
《Dimmi》
《Credi che gli altri stiano bene...? Dopo le domande della polizia siamo andati subito via per ordine di tuo padre e non abbiamo nemmeno avuto il tempo di salutarli e vedere come stavano Kaminari e Shinso》lo guardai stanco posando il libro sul petto e sospirai più volte visto il suo silenzio.
《...Stanno bene secondo te?》lo chiesi ancora sperando in una risposta.
《Non lo so...》presi un cuscino tra i tanti attorno a noi e glie lo lanciai addosso sbuffando.
《Speravo in una risposta rassicurante... dopo la chiamata di Kacchan sono scomparsi tutti, non rispondo nemmeno alle chiamate》strinsi forte il libro cercando un appiglio sicuro. Avevo fatto il possibile per aiutare gli altri, ma ora dopo aver chiamato AllMight non avevo più niente da fare e nulla per aiutare.
《Hey...》mi sentì prendere per le spalle e sollevare e dopo qualche secondo lo guardai negli occhi trovandomi a sorridere 《Stanno bene, stanno solo portando avanti il loro piano, non devi avere paura》annuì sorridendo lievemente rosso in viso ricevendo un dolce e caldo bacio sulle labbra che ricambiai rilassandomi.

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Kaminari pov.
(Sera):

Avevo cenato in stanza con Shinso ricevendo una bella lavata di capo per non aver fatto gli esami ed esser scappato in giro con ľinserviente per le varie ale dell'ospedale facendo scaricare i monitor che mi portavo dietro.

Per la strada avevo incontrato molti fan e molte fan e tutti avevano parlato di un video, di un infermiera che era stata licenziata in tronco per ciò che aveva detto. Altri si erano scusati per lei per ciò che aveva detto, ma avevo continuato a non capire e nemmeno Shinso ne sapeva qualcosa.
Era stato bello mangiare accanto a lui, anche se ero stato ľunico che aveva realmente ingerito qualcosa che non fossero dei frullati misteriosi e puzzolenti e ne ero felice.
Ora ero nuovamente nella mia stanza e avevo trovato un sacco di bigliettini, fiori e regalini finendo col commuovermi e piangere.
Mi ero seduto sulla poltrona a leggerli tutti uno ad uno rannicchiato come quando facevo da piccolo davanti al fuoco ad attendere Babbo Natale e mi ero sentito a casa, bene, come se ľincidente dietro alle quinte non fosse mai avvenuto, come se ora non fossi rinchiuso in ospedale inseguito da Aizawa e specializzandi che aveva indotrinato per spingermi a fare gli esami genetici, forse il tutto addirittura sotto ľordine di Shinso.
Ridacchiai leggendo una battuta su uno dei biglietti ed abbracciai un peluche a forma di me fatto a mano da una ragazza che a quanto sembrava era ricoverata in ospedale in psichiatria, ľindomani avrei sicuramente fatto visita sia a lei che a tutti gli altri ricoverati che mi avevano fatto dei biglietti coi numeri delle loro stanze.

《Posso?》mi riscossi dal mio mondo nel sentire la voce di un infermiere, lo stesso che quel pomeriggio era venuto a controllare che avessi una volta suonato il campanello e sorrisi posando sul tavolino quel che avevo tra le mani.

Certo, poi non posso mica dire di no e privaeti del tuo lavoro》sorrisi andando verso il letto osservando il vassoio con le fialette che aveva in mano 《quanto sangue mi devi prelevare?》
《Poco, Aizawa vuole solo ricontrollare dei numeri e ti ricorda che devi dare una risposta per il test genetico》annuì alzando gli occhi al soffitto scoprendo il braccio pronto a sentirmi uno zombie soffocando delle risate al pensiero di come quell'uomo si fosse fatto rispettare dopo a stento un giorno.

Legato ľelastico e preparato ľago il ragazzo mi iniziò a prelevare la prima boccetta di sangue con un enorme sorriso stampato in faccia.
《Non avrei mai pensato di fare questo》
《Cosa? Prelevare il sangue?》ridacchiai nel vederlo arrossire.
《P-pensavo di averlo pensato e basta!! Scusa!》il ragazzo sospirò cambiando fiala e sospirò 《intendevo che non avrei mai pensato di trovarmi accanto a una persona famosa, e di certo nemmeno a prelevargli il sangue》gli sorrisi gentile ricevendo lo stesso sorriso mentre mi metteva un cerotto al braccio permettendo nuovamente al sangue di circolare liberamente.
《Sai, non sono così famoso》
《No! Tu sei una persona importante, la tua musica aiuta ogni giorno un sacco di persone ad esprimere i propri sentimenti e a capire cosa provano! Noi dovremmo fare il possibile per non farti mettere in cattiva luce e farti sentire a tuo agio, non come... ecco come...》inclinai la testa di lato confuso ed analizzai il ragazzo.
《Come cosa?》
《Non... non ha visto il video?》
《Non so di che stai parlando... anzi sì, ma non ho ancora capito perché al momento il mio telefono è tra le mani dei miei compagni, non apro un singolo social da quando sono qui》ridacchiai grattando una guancia in un attimo di timidezza e lo specializzando estrasse di fretta il proprio smanettando di fretta.
《P-parlo di questo... ľhanno licenziata in tronco..》presi il suo telefono confuso dando il play al video e più i secondi venivano mangiati dalla barra più un malessere cresceva dentro di me.
Era ľinfermiera di quella notte... aveva fatto un video... mi aveva minacciato di morte e insultato... aveva...

《Oh...》soffocai dei tremori restituendo il cellulare al ragazzo e sorrisi per trattenere le lacrime. Ora capivo le parole di conforto o sdegno di tutte le persone che avevo incontrato quel giorno...

Spazio me:

Non mi fa impazzire questo capitolo essendo anche di passaggio, spero solo di rimediare col prossimo :')

~×ShinKami×~ ☆ELETRIC LOVE♤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora