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[ ⚠️RIPETO⚠️
HO MODIFICATO ĽULTIMO POV. DEL CAPITOLO PRECEDENTE, LEGGETELO CHE È IMPORTANTE!! ]

Momo pov.

Restai ferma a guardare il telefono completamente sotto shock.
Avevo letto e riletto non so quante volte il messaggio disperato di Shinso e mi ero sentita male al pensiero di dover parlare di nuovo con loro...
Jiro non ne sapeva nulla, era una cosa che avevo accennato solo una volta al violetto quando avevo alzato lievemente troppo il gomito e ad Aizawa anche se lui lo sapeva già per altre fonti.
Io con loro non volevo più avere nulla a che fare.

《No...》lo sussurrai a denti stretti spegnendo lo schermo del cellulare che lanciai chissà dove per stringere i capelli sciolti tra le dita.
Ora avevo una bella vita, stavo per riprendere a lavorare con Jiro in un nuovo bar lontano dai quartieri squallidi in cui lavoravamo prima, vivevo in un appartamento piccolo ma estremamente confortevole sempre con la mia amata e stavo per iscrivermi a un università. Perché la mia gioia doveva esser distrutta nel riportarmi a loro? Coloro che mi avevano diseredata perché non volevo studiare per diventare avvocato ma insegnante ďasilo?

Tirai su col naso lasciando che singhiozzi e lacrime defluissero dal mio corpo.
Stavo solo facendo la figura della bambina viziata ma era più forte di me, io non volevo avvicinarmi ancora a loro anche se in fondo li continuavo ad amare, a presentarmi quando c'era un emergenza e a sognare scene di quando stavamo tutti assieme...
Io amavo e odiavo la mia famiglia per avermi allontanata e fatto credere a tutti che non fossi una semplice ragazza ricca caduta in disgrazia, eppure li amavo perché avevo visto il loro amore per me.

《Merda!》lo urlai alzandomi per recuperare il telefono e cercai con rabbia il numero dell'università.
Dovevo aiutare, non stare con le mani in mano, poi una laurea è uguale a un altra, mi sarei spaccata la schiena ma c'è ľavrei fatta.
Buon giorno, ha chiamato ľuniversità di legge. Come posso esserle utile?

Vorrei iscrivermi per diventare avvocato, so che dalla vostra scuola escono solo i migliori del giappone》
《Certo, a che nome vuole intestare il pagamento per ľiscrizione?》
《Alla famiglia Yayurozu》

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Jiro pov.

Sorrisi ascoltando la telefonata che stava facendo Momo andando a posare le buste della spesa sul tavolo da pranzo per sistemare tutto senza darle fastidio.
Era così concentrata che non si era nemmeno accorta che ero tornata e non avevo la minima intenzione di chiederle il perché prima stesse piangendo o della sua nuova iscrizione universitaria, se me ne avesse voluto parlare ľavrebbe fatto quando voleva e si sentiva lei, non la potevo obbligare.
《Cavoli, da quanto non cucino io?》ridacchiai disfando le buste tenendo da parte il necessario per preparare un ottima colazione sana come piaceva a Momo.
《Forse dovrei stare più attenta a mangiare sano, ora che ne abbiamo le possibilità è meglio così》misi in ordine le cose recuperando due Yogurt dal frigo e della frutta che mi misi a tagliuzzare con calma e pazienza pulendola per bene da buccia e imperfezioni in modo da rendere la colazione anche splendida alla vista.
Presi due ciotole in cui versai lo Yogurt e con calma decorai tutto con la frutta prestando attenzione alla cromia del tutto per non farlo sembrare brutto, dovevo anche tirare su il morale della mia ragazza o avrei passato un intera giornata a recuperare fazzoletti usati per casa.

Presi delle arance iniziando a canticchiare una vecchia canzone, una di quelle che si imparano alle elementari giocando coi compagni come "giro giro tondo" o "la bella lavanderina".
Preparai due spremute ďarancia ascoltando la lontana voce di Momo ora probabilmente al telefono con suo padre dato che aveva detto papà prima che mi disinteressassi ancora alla sua conversazione troppo presa a ricordare un pezzo di una canzoncina.

"Chissà come sta Shinso, è sempre di poche parole per messaggio, è un peccato non poterlo chiamare" sbuffai cercando nelle mensole un cabaret che trovai dopo vari tentativi e ci posai sopra la colazione attendendo la fine della sua telefonata per non disturbare.
Restai ferma e incantata a guardare ľappartamento. Quattro stanze più bagno e soggiorno, un appartamento in pieno centro città sopra al bar in cui avrei lavorato come capo.
Esser aiutati dalla polizia anti mafia aveva i suoi vantaggi alla fin fine. Certo, eravamo tenute sotto sorveglianza per evitare che ci facessero del male, ma ci avevano dato tutto il necessario per continuare a vivere normalmente e non avrei mai smesso di ringraziarli.

Sorrisi aggiustando una fragola messa fuori posto e presi il cabaret diretta in camera, la telefonata era terminata ed era il mio turno per entrare in scena.

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Present Mic pov.

《Non si può evitare questa situazione!?》lo urlai al telefono esasperato verso un mio amico, un avvocato che però non poteva aiutarci nella causa in cui eravamo appena finiti.
《No, ha già chiamato i migliori avvocati e li ha convinti con parecchi quattrini... non c'è modo di evitarlo》Persi il poco colorito che avevo battendo la nuca sul poggia testa dell'auto.
《Quindi è così... ne te ne nrsdun altro potrete aiutarci, siamo già una causa persa vero?》

No... vorrei fare di più ma-》
《Va bene così, ora vado... devo dare la notizia ai ragazzi e alle loro famiglie》misi giù senza attendere altro e mi poggiai al volante incrociando le braccia per posarci la testa 《CAZZO!!!》battei forte la testa sulle braccia buttando fuori tutta la mia rabbia e frustrazione, non andava bene, non andava per niente bene quella situazione e il risarcimento che quel vigliacco chiedeva era superiore alla somma che avremmo potuto mettere assieme tutti quanti.
Portati in tribunale per 'danni all'essere della persona e per appropriazione di proprietà' come se quei ragazzini fossero degli oggetti!!

Non avevo il coraggio di prendere il telefono e chiamare tutti loro, non ce la facevo ed era già stato difficile comunicarlo a Aizawa il pomeriggio del giorno prima per quanto fatto come sfogo del momento.
《Non ne ho le forze...》sospirai esausto fissando il vuoto, avevo bisogno di bere un goccio prima di avere il coraggio di riferire ľoro ľinformazione.
《Sì, devo bere, ma non devo esagerare... magari Aizawa può venire con me e controllare che non mi ubriachi》
Allungai la mano verso il telefono, ma un nuovo messaggio mi bloccò  era da parte della madre di Denki, sembrava urgente.

◇◇◇◇◇◇◇◇◇◇◇◇◇

Mamma Fulmine:
Ciao Mic, scusa il disturbo ma
avremmo bisogno del tuo aiuto...
Siamo stati contattati dalla nonna
materna di Denki e vorremmo
parlare faccia a faccia.
Io non posso spostarmi da casa
per la mia salute, ma la signora è disposta a venire da noi,solo che
non vogliamo farla affaticare...
Potresti aiutarci?

◇◇◇◇◇◇◇◇◇◇◇◇◇

Sorrisi, grazie a lei avevo un motivo per non bere e distrarmi, non avrei potuto chiedere di meglio.
Le risposi subito pimpante e felice come mio solito attendendo una risposta che non tardò ad arrivare con indirizzo e tempo di viaggio aggiunto, grazie a loro avevo due giorni per scappare dai probblemi e ragionarci a mente libera, tanto il processo sarebbe andato in porto tra un mese viste le tempistiche dei tribunali.
《Organizzare questa cosa sarà come bere un bicchiere ďacqua!》
Risi mak nascondendo ancora la pressione della situazione e mi misi subito a cercare su internet dei posti per dormire e riposare lungo la tratta, che a quel ragazzino non importasse delle persone che ľavevano messo al mondo non mi importava in quel momento, alla fine non ľavrebbe mai vista dato che era ancora sigillato in ospedale fino a data da definire.

~×ShinKami×~ ☆ELETRIC LOVE♤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora