~×ShinKami×~ ☆ELETRIC LOVE♤

☆54♤

Kaminari pov.

( 5 anni dopo ):

《Allora, comode le spalle dello zio?》
Sorrisi tenendo le piccole manine della figlia di Mina e Sero camminando per le vie commerciali di Tokyo. Ľavevano chiamata Aika che significava "Canzone ďamore" facendo impazzire i nostri followers e fans che avevano insistito nel sentire una canzone su di lei.
《Sì!!》ridacchiai alzando lievemente la testa per trovarmi due occhioni luminosi che mostravano una gioia che solo i bambini sapevano esprimere.
Eravamo usciti solo io e lei per trovare un regalino da fare ai suoi genitori per ľimminente matrimonio tra i due.
Erano stati costretti a rimandare a causa delle continue visite in tribunale contro il nostro ex capo e finalmente dopo cinque anni ďinferno avevamo vinto.
Con tutti i soldi che ci doveva di risarcimento potevamo anche smettere di suonare, ma non noi. Tutti i soldi vinti nella causa erano andati a delle associazioni no-profit affidabili di qualunque genere e avevamo già in programma una nuova turné dopo che i due piccioncini fossero tornati dalla luna di miele sperando non tornassero in tre ma ancora in due.
In realtà non ci eravamo mai fermati, avevamo continuato a suonare anche se senza viaggi per il paese o all'estero e ci eravamo guadagnati il primo posto in classifica giusto un anno prima che Shoto e Izuku abbandonassero il palco per aprire un agenzia loro dove accoglievano talenti di qualunque tipo e genere aiutandoli a crescere e migliorarsi.
Nel frattempo il resto del gruppo del verdino non si era completamente separato, aiutavano i due e insegnavano nella scuola dove tutti noi avevamo studiato la musica, in più si era scoperto nell'ultimo anno che Ochaco, Iida e Tsuyu stessero assieme in una relazione a tre che avevano celato alla perfezione persino a noi, i loro amici!!
In cinque anni poi avevo rafforzato la mia amicizia con Momo e Jiro e non perdevo occasione per andare al loro bar e scambiare quattro chiacchiere parlando degli studi della corvino e della musica. Alla fine Jiro aveva preferito esibirsi solo all'interno del loro locale e non andare più su un palco vero e proprio, non faceva per lei e anche se col cuore a pezzi Mic aveva accettato la cosa smettendo di assillare la violetta a firmare un contratto lavorativo con lui.
Bakugo e Kiri invece erano i soliti, con loro non sembrava cambiato nulla se non per il fatto che Kiri stesse iniziando ad assillare il biondo per adottare qualche piccolo marmocchio e fare un matrimonio all'estero dove fosse più facile firmare delle semplici carte.
Per quanto riguardava me invece un anno e mezzo dalla separazione forza con Shinso avevo perso mia madre... se n'era andata nel sonno, a casa nostra, dopo un drastico peggioramento della sua salute... a quanto sembrava il tumore era riapparso ingrossandosi rapidamente e nemmeno le terapie o le operazioni più pesanti ed invasive ľavrebbero salvata... aveva scelto lei di fermare la cura per godersi le ultime settimane con me e papà chiusa in casa e imbottita di antidolorifici, ma in quei giorni non le era mai mancato il sorriso sulle labbra.
Anche mia nonna era venuta a mancare un anno dopo, aveva lasciato con sè un testamento in cui affermava che ogni suo bene e proprietà era mia e annualmente andavo al cimitero a lasciare un girasole sulla sua lapide per ringraziarla di tutto ľamore che mi aveva donato in così poco tempo assieme.

《Zio! gira gira gira!!》mi riscossi dai miei pensieri fermando la mia camminata cercando di capire dove dovessi girare e che stesse effettivamente accadendo.
《Cosa? Dove?? Come???》
《Voglio prendere qualcosa lì per mamma e papà!!》lascia una sua manina libera per farmi indicare dove e fui indirizzato a guardare un enorme negozio di giochi e caramelle.
《Mmhhh ne sei proprio sicura?》
《Sì!!!》
《Allora è deciso, si entra!》risi con la piccola addentrandomi nel negozio senza alcun timore o dubbio facendomi guidare ovunque qualcosa attraesse ľattenzione della mia nipotina preferita.
Aveva le idee chiare, ma ogni volta che sembrava convinta poi riposava il gioco imbronciandosi sempre più, il che da parte sua era strano.
《Qualcosa non va?》lo domandai preoccupato spettinando i corti, ricci e neri capelli della piccola ancora sulle mie spalle《cosa succede? Nessun giocattolo piacerebbe a mamma e papà?》
《No...》
《Dimmi cosa stai cercando, magari lo troviamo assieme! Va bene?》alzai il pugno in attesa che lo battesse e così fece dando una risposta positiva alla mia domanda, quindi la tolsi dalle spalle e la posai a terra per guardarla bene in faccia.
《Descrivimi quello che stiamo cercando allora!》
《È... è... ieri sera ho sentito mamma e papà parlare che volevano prendere un giocattolo che vibra, che fa zummmm zummmm! È una cosa lunga così e tutta rosa!》fissai in silenzio la bambina guardandola mentre creava una grandezza tutta sua con le braccia e mi passai sconvolto una mano sulla faccia.
"Dannazione Mina, ne hai una stanza piena di quelli!! Poi cosa ne parli davanti a tua figlia!?"
《Aika, tesoro di zio... quel giocattolo non si trova qui...》lo dissi abbassandomi alla sua altezza sentendo il cuore frantumarsi nel vedere il suo musetto triste 《però possiamo prenderne un altro e aggiungerci una montania di caramelle! Penserà poi lo zio a fargli avere il giocattolo che cercavi, sai sono in contatto con Babbonatale e lui di certo può aiutarci》
《Ma zio non è Natale!》
《Ma guarda che conosco Babbonatale, mi ha detto che posso chiamarlo ogni volta che te non trovi il regalo per i tuoi genitori e che se gli dai un giocattolo nuovo che piace tanto tanto tanto a te lui lo scambierà con quello per i tuoi genitori, e se farai la brava il regalo che gli hai dato ti verrà messo sotto ľalbero a natale! Sai, è una cosa esclusiva per tutti i bambini buoni!》
《Davvero??》i suoi occhietti brillarono come le stelle.
《Davvero davvero!》le feci un occhiolino facendola scoppiare a ridere per la gioia e mi rialzai prendendole la manina per incamminarci nei lunghi corridoi.
《Allora di a Babbonatale grazie da parte mia!!》
《Ma certamente!》feci il saluto militare iniziando a camminare trascinato dalla piccola che si stava divertendo come una matta.