☆18♤

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Hitoshi pov.

Mi svegliai sentendo la mancanza di qualcosa e dovetti richiudere subito gli occhi a causa della luce della Bajour accanto a me accesa. Benchè fossi stato mezzo accecato avevo notato ľassenza di Denki sopra il mio petto e questo mi aveva portato a sospirare mentre passavo le mani sugli occhi, che fosse stato solo un sogno? La sua dolce voce, il suo calore, la sua risata e quel flebile "ti amo"...?
《Hey, la cena è quasi pronta avvisi Denki quando esce dal bagno?》sobbalzai aprendo leggermente un occhio individuando Midoriya sulla soglia della porta che mi sorrideva gentilmente tenendo una mano sul braccio destro pieno di bende.
《Sì...》lo borbottai mettendomi seduto e appena lui annuì andandosene allungai una mano sino al mio telefono trovandolo in carica, una cosa che non ricordavo di aver fatto... lo accesi e notai subito ľorario, le otto e un quarto di sera. Avevo appena battuto il record del mese, aver dormito quattro ore invece delle solite due a causa del lavoro che ero stato nuovamente costretto a praticare.

Nel sentire dei rumori alle mie spalle mi irrigidì per poi ricordare cosa avesse detto il verdino; avvisare Denki...

Non era stato un sogno quindi...

Quasi non persi il mio controllo alzandomi e camminando con passo felpato sino alla porta del bagno notando dalle fessure che dentro la luce fosse accesa. Feci per bussare ma un piccolo gemito oltre la porta mi fece bloccare mentre trattenevo il fiato.
Un nuovo gemito leggermente più forte mi fece passare un brivido lungo tutta la schiena nel realizzare che fossero gemiti di piacere e non di dolore.

Che si stesse...

Avvampai scuotendo vigorosamente la testa e faticai nel mantenere il sangue freddo. Volevo girarmi, uscire dalla stanza o fare qualunque cosa potesse far sembrare che non avessi sentito nulla ma il mio corpo era immobile mentre ascoltavo quei versi tanto belli e delicati arrivare da dietro quella porta, quell'inutile asse di legno che mi separava dal poter vedere che stesse facendo il giallo, che mi impediva di poter osservare il suo viso contorto dal piacere, una visione probabilmente divina come il suo corpo sotto ai suoi vestiti e la sua voce che andava man mano ad aumentare di ritmo ed intensità.
Deglutì a fatica trattenendomi dal portare una mano al mio pacco e tolsi la felpa legandola alla vita per nascondere il rigonfiamento che si stava andando a formare e con una forza non mia uscì sul portico prendendo una sigaretta che portai alle labbra senza accenderla per distrarmi, se volete sapere perchè non ľaccesi è semplice, il gesto di portarla alle labbra mi distrae e rilassa, ma non mi sarei mai fatto ammazzare da una merda creata dallo stato, semplice.

Provai a non affinare il mio udito per sentire ancora i gemiti di Kaminari e quando sentì lo sciacquone del gabinetto e il rumore del rubinetto tirai un lungo sospiro di solievo nel constatare che avesse finito benchè quei dolci versi risuonassero ancora nelle mie orecchie.
La porta si aprì piano e mi voltai rientrando mentre reinfilavo la sigaretta nel suo pacchetto e sorrisi ancora lievemente rosso.

《La cena è pronta, vieni?》
《S-sì!》lo vidi arrossire vistosamente, probabilmente pensava che fossi ancora a letto, il fatto che fossi in piedi ľaveva allarmato《ti... ti ho svegliato io?》
《No, tranquillo》sorrisi, una cosa rara per me, e mi incamminai sino alla porta aprendola per lui 《mi ha svegliato Izuku per avvisarti ma ho preferito aspettare che tu uscissi dal bagno, quindi ho preso un po' ďaria fresca》
《Oh, ok, grazie!》il suo sorriso addornato da un evidente rossore portò me a arrossire costringendomi a guardare altrove che quel magnifico viso e dopo lo seguì sino al piano inferiore osservando come scendesse ancora le scale di culo per paura di cadere.

~×ShinKami×~ ☆ELETRIC LOVE♤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora