[Status: TERMINATA / in REVISIONE]
Kaminari Denki, nome ďarte; "ChargeBolt". Un cantante che si è fatto strada nel mondo della musica con sudore e fatica raggiungendo fama e successo coi suoi più grandi amici.
Shinsou Hitoshi, un semplice ragazzo di...
《Pronto pa'?》imboccai dei vicoli rapidamente mentre mi iniziavo ad agitare. 《Scusa se ti ho richiamato, ma la mamma voleva parlare con te! Ľhanno finalmente fatta uscire!》i miei muscoli si rilassarono mentre tornavo a respirare e camminare con calma. 《Allora passamela subito!》sorrisi a trentadue denti mentre mio padre mi salutava e attesi impaziente la dolce e calda voce di mia madre. 《Come sta il mio bambino?》sorrisi come non mai cercando di trattenere ľemozione. Non sentivo la sua voce da ben due mesi a causa del tour e del fatto che in ospedale fosse vietato nel suo reparto tenere dei cellulari e ben che si sentisse che fosse stanca aveva una voce magnifica. 《Il tuo bambino ha vent'anni, è adulto, vaccinato e sta benissimo ora che sente la voce della sua madre preferita!》asciugai una lacrima sperando di star facendo la strada giusta per tornare in centro e recuperare ľauto. 《Esagerato!》risi con lei sentendo in lontananza anche la risata di papà. 《Come stai mamma? Felice di tornare a casa dopo cinque mesi in quel mortorio?》 《Oh tesoro, non ne hai idea! Appena torni ho un sacco di cose da raccontarti, ma tu ora pensa solo al concerto e a cantare come solo tu sai fare! Resterò dalla TV a fare il tifo per te come ho fatto in questi mesi!!》 《Come farei senza di voi?》sorrisi uscendo da un altro vicolo iniziando ad individuare delle strade già migliori di quelle che avevo percorso sino ad ora. 《Come faremmo noi senza di te!》lo dissero entrambi i miei genitori nello stesso momento facendomi ridere ancora. 《Ok, ok avete vinto! Ci rivediamo tra due settimane, non vedo ľora! Adesso vi lascio godere delle attenzioni ľuno dell'altra~》li sentì ridere prima che mi salutassero e misi giù la chiamata tornando a concentrarmi sulla strada prima che una nuova chiamata, non mi fece sobbalzare. Notai il numero di Bakugo e deglutì pesantemente preparando i miei timpani a delle urla senza fine.
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Hitoshi pov. (Mattina del concerto):
《Kiyoka ti ho già detto no, vendi quel cazzo di biglietto a qualche disperato! Non ho voglia di andare al concerto di un tale idiota》sbuffai seccato andando a girare ľinsegna per far capire che il bar fosse aperto prima di uscire a vendere della droga a qualche ragazzino. 《Momo ha avuto dei probblemi in famiglia e non potrà venire! Accompagnami almeno tu!》fulminai la ragazza prima di notare il suo sguardo serio e speranzoso. 《Se domani ho mal di testa la colpa sarà tutta tua e mi dovrai risarcire con i muffin migliori che riesci a procurarti》ringhiai aggiustando lo zaino sulle spalle mentre la viola tornava raggiante e felice e uscì per svolgere i miei lavori.
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Denki pov.
Stavo dormendo da dio dopo giorni in cui stentavo a chiudere occhio, ma una bomba senza orologio chiamata Bakugo aveva deciso di svegliare tutti. 《SVEGLIATEVI DEFICENTI CHE QUI DOBBIAMO PROVARE E PREPARARCI!》 Mugugnai roba incomprensibile rotolando nel letto per cercare di eliminare quelle urla, ma la porta si spalancò con un sonoro calcio e mi misi seduto di scatto anche per lo spavento. 《MUOVI QUEL CULO FULMINATO! E TU CAPELLI DI MERDA SCOLLATI!!》 guardai il biondo alla porta e sgranai gli occhi basito, confuso e divertito dalla scena che mi trovavo di fronte. Kiri era appiccicato alla schiena di Bakugo come un koala e sembrava felice di quel contatto al contrario dell'altro che teneva il broncio infastidito ma non troppo, le sue guancie rosse lo tradivano nelle parole.
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