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Present Mic pov.
(Tre giorni dopo):


Cavoli, ero più emozionato io dei genitori di Kaminari!!
Mi ero fatto tre giorni di viaggio in auto con soste in hotel per due notti solo per recuperare la nonna materna di quel fulmine di Denki!!
Avevo infilato il necessario in macchina e ero partito chiamando subito delle conoscenze per prenotare le notti da passare fuori, la prima io da solo e la seconda con la signora  quindi un giorno e mezzo in viaggio da solo e ľaltra metà con lei.
Mi sentivo tremendamente in colpa a allontanarmi dai ragazzi per un mio capriccio personale senza dire loro nulla della causa in tribunale, ma era stata la mia ultima via di fuga per schiarire le idee su come agire.

Arrivato all'indirizzo dell'anziana non sapevo cosa aspettarmi, ma una volta aperta la porta mi sembrò di vedere una versione anziana e femminile proprio del mio cantante benché completamente differente nei modi di fare e nel comportamento.
Si era rivelata come una vecchietta gentile, disponibile e molto calma. Si era sin da subito mobilitata a riempire il mio stomaco come facevano le nonne e dopo una bella chiacchierata dove le spiegavo il lavoro del suo nipotino era salita in auto e avevamo iniziato il viaggio.
La prima metà ľaveva passata a cucire a maglia con una calma disumana ascoltando le canzoni di Kaminari e il suo gruppo, mentre per il resto aveva sonnecchiato o fatto qualche domanda generica, ma aveva preteso di sentire tutte le sue canzoni e ľavevo accontentata. Era di poche parole, ma dirette e sincere.

Quando ľavvisai che mancava un quarto d'ora all'arrivo si agito facendo più domande del solito, eppure una volta davanti alla porta di casa dei genitori adottivi di suo nipote si era sciolta.
Non avevo mai visto così tante persone piangere di felicità e qualche lacrimuccia era sfuggita anche al mio controllo prima di lasciarli nella loro intimità, mi ero già intromesso fin troppo e dovevo preparare mentalmente il mio testamento in previsione del mio omicidio... Denki non ľavrebbe presa per nulla bene, ma forse grazie alla causa mi avrei spostato la mia data ďesecuzione.

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Kaminari pov.
(Notte fonda):

Ero fermo, immobile a fissare il letto, il letto in cui dormiva Shinso...
Lui non c'era, non era lì.
Ľavevo salutato per cinque minuti, il tempo di andare in mensa a recuperare qualche snack e era svanito.
Il bagno era vuoto, le sue cose benché poche mancavano come le medicine e le flebo...
Non un poliziotto, medico o infermiere si era fatto vedere, nessuno, nemmeno dopo le mie urla disperate.
Dov'era? Mancava tanto prima che lo potessero portare via... non c'avevano fatto dire addio, nulla...

Le lacrime non le provai nemmeno a fermare mentre cercavo di trovare il suo numero in rubrica, ma anche quello nella nebbia del pianto sembra esser svanito, cancellato e la stessa storte era capitata alla nostra chat...
Singhiozzai strofinando un braccio sul viso fino a farmelo bruciare. Non poteva essere...
Corsi fuori dalla stanza correndo per i corridoi superando medici e infermiere indaffarati, scesi e salì le scale alla ricerca di tracce, indizzi o addirittura il mio amato che tornava da una visita ma niente...

Caddi a terra, tra singhiozzi e tremori con le prime persone che finalmente sembravano notarmi.
《Va tutto bene ragazzo?》
《V-vi prr-ee-ego!! A-a-aiutatemi!!》lo urlai forte schiacciando le mani sul viso oramai rosso. Avevo paura che fosse stato tutto un sogno, tutto frutto della mia fantasia e della mia malattia, malattia che avevi ereditato da chi mi aveva abbandonato! Forse i farmaci avevano fatto effetto e io vedevo finalmente la realtà e non le allucinazioni causate dalle convulsioni...

~×ShinKami×~ ☆ELETRIC LOVE♤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora