Midtown School of Science and Technology

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"Nella base dell'Hydra non avevo un nome, si, ce l'avevo ma non il mio... Mi chiamavo Kate... Kate 106... Per fortuna avevo un nome... Alcuni non ce l'avevano... Venivano chiamati con un numero... Ero l'unica persona della mia età... C'erano molti uomini, quasi non ce n'erano donne...
Gli agenti mi hanno rapita in una festa... Ero andata lì con i miei genitori... Avevo solo 10 anni... Tre anni fa, quindi... Mi ritrovai da sola, finché ci fu solo buio. Buio pesto. Mi risvegliai in una delle basi dell'Hydra... Avevo mani e piedi legati alla barella su cui ero sdraiata... Mi voltai e vidi un flacone, un deflussore e un ago... Vidi scritto 'Materia Oscura'... All'inizio non riuscivo a controllare i miei poteri ma dopo diversi mesi, riuscii nell'intento... Mi spiegarono principalmente che potevo assumere qualunque tipo di energia e che se ne assumevo troppo potevo... Beh... Vabbè...
Mi spiegarono anche che potevo proiettare esplosioni di energia, flussi, onde e fulmini nella mia energia psionica e telecinetica, permettendomi di colpire, spingere, tirare o soffiare via i miei obiettivi, potenzialmente esercitando una forza sufficiente a distruggerli. Questa energia si manifesta in qualsiasi forma, delineando sfere telecinetiche di influenza, poiché l'energia è visibile in un colore rossastro. Quando la mia energia colpisce un bersaglio, posso usare la mia telecinesi per infliggere ulteriori danni. A volte, posso perdere il controllo
e ciò influisce sui miei poteri rendendoli ancora più potenti.
Ho la capacità di muovere, levitare e manipolare gli oggetti anche se l'energia non viene proiettata direttamente dalle mie mani. Utilizzo quest'energia per influenzare e controllare le molecole e le particelle, permettendole di controllare completamente la materia.
Posso reagire e schivare oggetti che viaggiano ad alta velocità; posso volare, dappertutto, infatti, sono in grado di sopravvivere nelle profondità dello spazio senza alcun equipaggiamento di respirazione e, avendo ricevuto molte lezioni di difesa e attacco da parte dell'Hydra, so anche combattere a corpo a corpo, senza l'aiuto dei miei poteri, certo non come voi, ma me la cavo..." disse Jessica guardando il panorama fuori l'edificio.

"Dimmi un po', Jessica... Come hai fatto ad arrivare fin qui?" chiese Maria Hill, molto dispiaciuta.

"Avevo sentito parlare che l'Hydra si era infiltrata nello SHIELD, poi mi hanno ordinato di andare con loro, qui... A New York... Per combattere... Ma non era quello che volevo... Infatti mi sono allontanata subito, cercando di intervenire dove gli agenti dello SHIELD stavano facendo partire gli Helicarrier ad identificare e distruggere gli individui che potrebbero in futuro opporsi ai piani dell'HYDRA..." rispose prontamente Jessica.

"Beh... In caso noi volessimo delle informazioni in più, sull'Hydra... Ce le forniresti?" chiese Fury.

"Certo" annuì Jessica senza pensarci due volte.

"Bene, allora vorrei chiederti in quanti parti è suddivisa la struttura dell'Hydra?" domandò Fury furbo.

"L'Hydra è suddivisa in quattro settori indipendenti:

Corporazioni internazionali: (imprese create utilizzando un business legittimo per mascherare attività illecite).

Attività governative (individui insospettabili posti sotto copertura in seno ai governi degli stati, essi sono considerati risorse a lungo termine che traggono vantaggio politico ed economico).

Gruppi criminali globali (organizzazioni sussidiarie create per obiettivi a breve termine, utilizzate anche per deviare gli interessi indesiderati della comunità mondiale).

Raccolta Informazioni (SHIELD e tutte le risorse sottostanti) l'Hydra considera lo SHIELD come la sua "risorsa di intelligence proattiva più preziosa" mentre le sue risorse governative includono il dipartimento del tesoro statunitense, l'FBI e l'NSA il servizio di sicurezza canadese, il GRU e l'SVR della Russia." rispose Jessica.

"Si... Hai ragione" annuì Fury sorridendo.

"In che senso?" chiese Steve inarcando un sopracciglio e guardando di sottecchi Fury.

"Già lo sapevo, volevo vedere solo se dicesse la verità..." rispose Fury con un mezzo sorrisetto.

"Beh, ora cosa facciamo con te?" chiese Maria Hill.

"Può... Ehm... Venire a stare da me... Finché non avrà trovato i suoi genitori... Te li ricordi?" chiese Natasha dolcemente.

"Si, tutto di loro" rispose Jessica fissando un punto vuoto.

Detto questo Natasha portò Jessica a casa sua.
Passarono diverse settimane di intenso lavoro a cercare i suoi genitori, ma soprattutto notti passate insonni, visti gli incubi di Jessica sulle pene che subiva e le cose orribili che faceva. Natasha in quelle occasioni, le si avvicinava e la abbracciava, come una sorella maggiore, una migliore amica... Ad ogni modo, Jessica, prima del rapimento, viveva nel Queens quindi non sarebbe stato facile, Natasha l'aiuto anche se Jessica non era molto d'accordo, non voleva recarle ulteriori disturbi... In quelle settimane divenne molto più amica con Natasha e scoprì molte cose. Jessica un giorno le chiese se un giorno potesse diventare un Avenger e Natasha le rispose che c'era possibilità.

Un giorno Jessica bussò debolmente, sfinita, alla porta di una casa. Venne ad aprire una signora alta, dai capelli marroni, molto simile a Jessica.
La ragazza non ci credette. Era sua madre. La signora si ricordò subito, scoppiò in un pianto liberatorio e corse ad abbracciarla.
Jessica si risistemò a casa sua, ringraziando infinitamente Natasha.
Raccontò la sua storia ai suoi genitori e rimasero a bocca aperta.

L'anno dopo avrebbe dovuto andare al liceo. Decise di frequentare la 'Midtown School of Science and Technology', essendo molto appassionata di Scienze e Matematica.
Quando finalmente arrivò il giorno tanto atteso, il primo giorno di scuola, Jessica, per fortuna non arrivò in ritardo.
Si vestì, prese il pullman e arrivò all'edificio.

Era una scuola molto grande. Sembrava una banca, pensò Jessica. Aveva molte finestre ed era bianca e arancione.
All'esterno c'era un grande campo.
Conosceva il suo armadietto, per questo si diresse a cercarlo. Quando finalmente lo trovò, ci sistemò i libri dentro e la stessa cosa fece del giubbotto.
Alla prima e alla seconda ora aveva Scienze, con il prof Roger Harrington.
Alla terza e alla quarta chimica con Cobwell. Alla quinta Fisica con Morica Warren e alla sesta Ronda Cramer con Arte.
Jessica prese i libri di Scienze e corse verso l'aula di Scienze.
Appena arrivò si sedette in prima fila.
Le si avvicinò un ragazzo.

"C-ciao... Posso sedermi?" balbettò lui indicando il posto e guardando la ragazza, speranzoso.

"Certo" rispose Jessica sorridendogli e mettendolo un po' di più a suo agio.

"Piacere, io mi chiamo Peter Parker" si presentò il ragazzo porgendole la mano.

"Piacere, io sono Jessica Evans" rispose Jessica ricambiando la stretta di mano.

Durante le altre ore conobbe Michelle Jones e Ned Leeds con i quali fece molta amicizia.

Ciò che eri non determina ciò che sei || Marvel StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora