Fine partita

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Jessica aprì gli occhi faticando, le palpebre erano pesanti. Una luce abbagliante apparve davanti i suoi occhi, li strizzò ripetute volte finché non si guardò intorno. Era accasciata ad un albero, alla sua destra notò una cascata magnifica e alla sua sinistra un paesaggio formato da grattacieli super tecnologici: Wakanda. Si massaggiò le tempie a causa del suo forte mal di testa e del senso di nausea che aveva. Ad un tratto si ricordò di quello che era successo, Thanos aveva preso la gemma di Visione e aveva schioccato le dita, ma ora? Perché erano vivi? Davanti a lei, Sam si alzò da terra, guardandosi intorno e appena vide Jessica, si avvicinò a lei con passo strascicato.

"S-Sam?" chiese Jessica squadrandolo da capo a piedi, lui le diede la mano per farla alzare da terra.

"Come stai? No, non so cosa sia successo, ma dobbiamo trovare Cap" borbottò Wilson e Jessica annuì con il capo. La ragazza portò l'anulare e il medio all'orecchio e cliccò il pulsante dell'auricolare.

"Steve, sono Jessica, mi ricevi?" chiese la ragazza sospirando. La sua quasi calma venne interrotta quando sentì dietro di lei, qualcosa che scoppietta simile a un fuoco. sì girò e vide un... Portale, forse? Nel mentre Bucky, T'Challa, Okoye si erano avvicinati a Sam.

"Noi andiamo a radunare le guardie, voi state qui!" urlò T'Challa correndo insieme a Okoye, forse avevano capito ciò che stava succedendo, ma Jessica non aveva capito assolutamente niente.

"Preparati per la battaglia" rise Sam notando l'espressione spaesata di Jessica. La ragazza decise di non farsi troppe domande, ma di seguire Sam.

"A sinistra" mormorò Wilson poggiando le due dita sull'auricolare. Il portale, che si era aperto del tutto, si era aperto su un campo di battaglia: davanti a loro si trovava Cap, con lo scudo rotto e sembrava proprio in pessime condizioni, era sporco di terra dappertutto, aveva dei graffi sulla faccia e il suo scudo confermava le sue lesioni; dietro di lui si trovava Thanos, con l'armatura e una spada, con dietro tutto il suo esercito e il suo Ordine Nero e ovviamente anche l'Incantatrice. A quella vista, gli occhi di Jessica divennero di un rosso scarlatto, così come tutto il corpo, prese il volo e atterrò vicino Steve. L'esercito dalla loro parte era immenso: dai portali erano fuoriusciti l'esercito di Asgard, quello wakandiano, Pepper, c'erano gli stregoni, c'era Peter! Peter era vivo! La ragazza sospirò sorridendo... I portali in su facevano comparire quinjet e navicelle di tutti i tipi. Thanos aveva l'artiglieria pesante, ma nemmeno loro scherzavano. Jessica si guardò intorno, Thor era al suo fianco, Tony c'era... Manca qualcuno... La ragazza si guardò intorno e spuntarono Scott in versione gigante, Hulk, in versione... Professor Hulk, forse? Rhodes con in spalla il procione chiamato Rocket, conosciuto nella battaglia in Wakanda. Tutti i supereroi si misero in posizione...

"Avengers..." urlò Steve guardando minaccioso l'esercito di Thanos, il martello di Thor e non l'ascia, piombò nelle sue mani, ciò voleva dire solo una cosa... Steve era degno!; "...Uniti!" gridò in fine Cap dando il via all'attacco e tutti partirono contro l'esercito. Tutti combattevano contro qualcosa: Bruce combatteva con gli alieni grandi, Scott, essendo il più alto e il più grande si fionda sui Chitauri e le navicelle di Thanos. Jessica vide Cap combattere contro quegli alieni stupidi e brutti che avevano visto in wakanda, la ragazza decise di avvicinarsi al Capitano.

"Steve?" mormorò la ragazza una volta che fu arrivata, Steve si voltò, la guardò con occhi tristi per poi abbracciarla.

"Non sai che sollievo, quando mi hai contattato, mio dio... Sai mi sei mancata" sospirò lui quando sciolsero l'abbraccio, per poi sorridere.

"Mancata? Scusa quanto tempo è passato?" chiese Jessica sorridendogli.

"Ehm... Cinque anni" rispose lui e Jessica sgranò gli occhi.

Ciò che eri non determina ciò che sei || Marvel StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora