Praga

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"Oh, finalmente ragazze! Buona notizia, si va a Praga! Ha chiamato l'agenzia, abbiamo un upgrade, dovevate sentirmi al telefono, ho scatenato un inferno" esclamò il professore mettendosi in cammino seguito dagli altri, e lo sguardo di Jessica cadde subito su Peter che era sicuramente turbato e arrabbiato per la presa in giro di Fury. Michelle si avvicinò a Brad mentre Jessica a Peter.

"Cos'è questa storia?" chiese lui, ma nella sua voce si distinse tranquillità, non era arrabbiato. Jessica non fece in tempo di rispondere che, una volta svoltato a destra si ritrovarono un pulmino dai vetri oscurati.

"Upgrade anche per il trasporto!" esclamò nuovamente Harrington mentre tutti gli altri posavano le valige, e Dimitri, ovviamente uno della banda di Fury, non poteva che essere l'autista. Il viaggio passò, anche con il sottofondo della cronaca per le dirette di Instagram di Flash e Peter che provava i suoi nuovi occhiali in regalo da Tony. Arrivati in Hotel, le sole parole che si sentivano in quella sala così raffinata, ornata da contorni giallo ocra e soprattutto bianco, poltroncine anch'esse di giallo e un pianista che suonava, rendendo l'ambiente ancora più sofisticato ed elegante.

"Ragazzi, andatevi a sistemarvi e riposatevi perché stasera grande sorpresa, c'è l'annuale festival delle luci di Praga. Luci, festa, cibo! Beh, ora andate, queste sono le chiavi... Avete le stanze singole..." spiegò Harrington e i ragazzi presero le chiavi per poi andare nelle loro stanze. Jessica, una volta arrivata, mise la valigia su un tavolino e si buttò sul comodo letto matrimoniale, dalle coperte bianche e ornate da cuciture dorate. Quando si alzò, andò a fare una doccia veloce, per poi piastrarsi i capelli. MiSe bla bla

Poi le arrivò una chiamata da Fury.

"Capitano, ci serve il ragazzo ragno le coordinazioni sono sul tuo telefono" spiegò sbrigativo lui per poi riattaccare il telefono. Jessica senza pensarci due volte corse in camera di Peter e con la telecinesi riuscì ad aprire la porta. Lo trovò a leggere.

"Ehi Parker alza il culo, Fury mi ha chiamato e tu non puoi controbattere" spiegò Jessica tutto d'un fiato, chiudendosi la porta dietro le spalle e prendendo il ragazzo per il braccio. I ragazzi si teletrasportarono dove Fury aveva detto e si ritrovarono proprio davanti a loro.

"Alla buon'ora, Capitano" sorrise Fury.

"Come sempre" disse la ragazza mentre Peter se ne stava zitto in un angolino, finché Fury sbottò.

"Parker quel coso sarà qui tra poco, sembri annoiato" lo scosse Fury per avvertirlo un'ennesima volta.

"Non è annoiato... Pensa solo a come l'hai rapito" aggiunse Beck scrollando le spalle.

"C'erano degli impedimenti e io l'ho rimossi" rispose Fury semplicemente.

"Non vogliono ancora evacuare la città" li informò Maria Hill dal computer che stava manovrando.

"Pff, idioti... Quali sono i tuoi piani, Parker?" chiese Fury, serio.

"Sarò nella torre della cattedrale, facendo attenzione al nostro di fuoco, quando arriverà mi connetterò via auricolari. E poi il signor Beck e io-" continuò Peter ma venne interrotto da Quentin.

"Mi chiamo Mysterio" lo corresse lui sorridendo.

"E poi Mysterio e io entreremo in azione..." spiegò infine Parker.

"Allora Peter, ascoltami. La tua migliore speranza, l'unica speranza è di chiudere la questione qui, portalo lontano dai civili, ma solo se ci riesci, ma soprattutto devi tenerlo lontano dal metallo, se si ingrandisse troppo, risucchierebbe energia dalla Terra, dopo di ché non ci sarebbe modo di fermarlo" spiegò Quentin serio. Fury mandò via Peter mentre restò con Jessica a discutere.

"Senti Fury, non posso intervenire io e finirla qui? Ma no, deve farlo lui! Se non ce la fa e morisse, io non me lo perdonerei mai! Già ho perso abbastanza persone nella mia vita, a cominciare dalla libertà ai miei solo dieci anni e per finire Natasha! Non ci sarà anche Peter tra loro!" abbaiò Jessica arrabbiata, per poi calmarsi e portarsi i capelli dietro; "Senti Nick, lo sai che non voglio, ma gli stiamo solo complicando la vita..." disse lei più calma.

"Stevens, da agente dell'Hydra sei passata a Capitano degli Avengers, e mi fido di te quando dici che ce la faresti a distruggerli ma qui deve farlo lui e in caso ne sentissi bisogno, intervieni, ok?" chiese Fury calmo; "Senti ora che vai, porta le mie scuse al ragazzo" disse infine e Jessica annuì per poi uscire. Lei si collegò con la mente a Peter e riuscì ad inteccettarlo e si teletrasportò dietro di lui. Si trovava a penzoloni su un tetto di un edificio alto, davanti ad un panorama di sole luci e clacson squillanti.

"Pete... Fury porta le sue scuse... Senti Peter so che è difficile: devi lottare, la gente ti ammira e anche se vinci la battaglia, qualcuno muore... Fidati ci ho pensato molto in questi mesi senza Nat, senza Steve o Tony... Ed è così, il destino ha scelto loro, a volte la vita è crudele, ma dipende dai punti di vista, ha anche cose belle... Te lo dice una che di cose brutte ne ha viste e ne ha fatte tante... E se ce l'ho fatta io, ce la farai anche tu..." mormorò lei sedendosi e intrecciando le sue mani in quelle nel ragazzo.

"È bello parlare di cose da supereroi a supereroi, soprattutto con te... A proposito, ho messo a sicuro Ned, MJ e gli altri" annunciò Peter e Jessica sorrise.

"Complimenti, bimbo ragno" sussurrò la ragazza facendo riferimento al 2016 quando erano in Germania e lui era nel cosiddetto Team Iron Man; la ragazza gli si avvicinò e lo baciò dolcemente. Dopo quegli attimi, si teletrasportarono all'Hotel e andarono nel luogo di ritrovo, senza far trarre sospetti a nessuno.

"Ho buone notizie... Andiamo a vedere l'Opera!" esclamò Harrington e gli altri rimasero di stucco.

"L'Opera?" dissero tutti in coro, increduli.

"Questo è il bello dell'Upgrade! Ragazzi, allora, andiamo! L'agenzia turistica ci ha fatto appena avere questi biglietti gratis! Sapete quanto costano i biglietti per l'Opera?" chiese Harrigton.

"No, perché nessuno di noi è mai voluto andare a vedere l'Opera" aggiunse Flash scrollando le spalle, in tono ovvio.

"Credo che sarà un arricchimento culturale per noi..." commentò Ned annuendo con il capo.

"Grazie Ned" disse il professore additando il ragazzo.

"Queste saranno le quattro ore migliori del nostro viaggio!" esclamò Harrigton, euforico.

"Quattro ore?" chiesero in coro.

"Ragazzi ci divertiremo tantissimo, davvero!" disse Ned.

"Bene, ragazzi andate a mettere qualcosa di elegante!" borbottò il professore e i ragazzi obbedirono. Jessica era giustificata, essendo un'Avenger e quindi non tardò a dire al professore che non poteva rimanere lì, avendo una riunione. Quindi andò in camera e mise la tuta poi spiegò il piano a Peter fuori dalla finestra e andò via da Fury. Dopo le sbraitazioni di Fury all'auricolare per Peter, lui annunciò di essere in posizione.

Ciò che eri non determina ciò che sei || Marvel StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora