Un amichevole Spider-Man di quartiere

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Quel giorno tornò a casa e la mamma le disse che avevano fatto un buon lavoro.
Jessica sempre più stupita dal comportamento della madre si fiondò in doccia.

Il giorno dopo andò a scuola, pronta a subirsi la solita predica che le avrebbe fatto Michelle.
Si vestì, fece colazione, prese lo zaino e si diresse a prendere l'autobus.
Arrivata a scuola mise tutto in ordine prendendo i libri delle prime due ore di Chimica, quando una voce scosse i suoi pensieri.

"Quindi... Sei un Avenger?" chiese Michelle con un ghigno sul viso.

"Ehm... Chi vuole saperlo?" chiese Jessica sarcastica guardando l'amica.

"Noi tre" rispose lei facendo segno a lei, Peter e Ned.

"Io... Ehm..." balbettò Jessica e Michelle le mise un giornale sotto il naso e le indicò una faccia, la sua faccia.
Jessica sgranò gli occhi, era apparsa sul giornale dal titolo 'Gli Avengers salavano il mondo ancora una volta'.

"Beh... È inutile mentirvi... S-si, dovrei esserlo... In teoria" disse Jessica e gli altri erano rimasti bocca aperta.

"Sai usare la telecinesi... Vero?" chiese Peter.

"Si" annuì Jessica.

"Hai combattuto con Captain America?" domandò Ned.

"Lunga storia... Però, si" rispose Jessica.

"Ok ragazzi, fatele prendere aria!" esclamò Michelle e Jessica le sussurrò un debole 'grazie'.

Inutile dire che per tutto il giorno Ned e Peter l'avevano assillata. Jessica si aspettava di peggio il rientro a scuola dopo la battaglia, soprattutto da parte di MJ.
Ogni volta che passava tra i corridoi, veniva accolta da occhiatacce, d'invidia, forse.
Proprio mentre Jessica era con Peter a recuperare un libro incontrarono Flash Thompson accostato al suo armadietto.

"Ehi splendore! O dovrei dire Avenger più forte... Oggi sei uno schianto, lo sai?" ghignò lui.

"Sparisci Flash" sibilò Peter scocciato.

"Cosa c'è, Parker? Geloso?" chiese lui con un sorriso malizioso.

"Andiamo Peter" disse Jessica prendendo Peter per l'avambraccio e trascinandolo.

In estate gli Avengers fondarono una nuova base a nord di New York, gestita da Nick Fury, Maria Hill, Helen Cho e Erik Selvig.
Proprio per questo, un giorno, Natasha venne a prendere Jessica sotto casa per spiegarle la situazione.

"Durante quest'estate io e Steve vi addestreremo... Poiché siamo una nuova squadra di Avengers... Siamo io, Steve, tu, James Rhodes, Visione e Sam Wilson." disse.

Gli addestramenti erano stancanti ma la stessa cosa non si poteva dire degli allenamenti.

"Bene Jessica, butta giù Visione... Senza fargli del male, ovviamente" disse Steve.
Jessica lo scaraventò vicino a un muro.

"Ops... Scusa" farfugliò Jessica con una mano sulla bocca.

"Non ti preoccupare" rispose calmo Visione alzandosi da terra.

"Ehm... Visione potresti applicarti?" chiese Steve ridendo.

Così era formata l'estate di Jessica, da stancanti addestramenti e lunghe passeggiate con Michelle e Ned. Purtroppo Peter, per un lungo periodo di tempo, era sempre impegnato. Un giorno Michelle e Jessica stavano facendo una passeggiata quando l'amica le diede una fatidica notizia.

"Peter era andato a fare un giro, così dice Ned, poi quando è tornato a casa, ha visto delle auto della polizia parcheggiate là davanti e entrando... Ha scoperto che non c'era niente da fare per lo zio, ferito gravemente... I poliziotti lo hanno tranquillizzato, confidandogli di aver accerchiato il criminale all'interno di un vecchio deposito... E poi niente... Questo mi ha detto Ned" mormorò Michelle abbassando lo sguardo alle sue scarpe.

"O mio dio... Voglio andarlo a trov-" iniziò a parlare Jessica ma un rumore fortissimo la fece fermare. Le ragazze videro una persona in calza maglia dai colori rosso e blu con un ragno sul petto che stava fermando dei ladri in una banca.

"Chi è quello?" chiese Jessica osservando il ragazzo.

"È Spider-Man! Non lo conosci? Non fa parte degli Avengers?" chiese Michelle e Jessica scosse il capo.

"Beh sarà un amichevole Spider-Man di quartiere" borbottò Michelle, prima che Jessica le prendesss la mano e la portasse via da lì.

Il ritorno a scuola fu abbastanza traumatico.
Jessica non si abituava molto velocemente a svegliarsi presto e ciò non contribuiva affatto.
Era felice però di rivedere i suoi amici al completo, in particolar modo Peter, che non si era fatto vedere granché quell'estate.
Il primo giorno di scuola indossò un jeans e una maglietta con le maniche lunghe, giallo senape. Prese il giacchetto di jeans e lo zaino e si diresse a prendere l'autobus.
Arrivata a scuola, passò la sua solita giornata.

Il tempo filava via a grandi blocchi e un attimo si ritrovò a Natale.
L'ansia l'assalì, che regalo avrebbe fatto ai suoi amici?
Qualche giorno prima di Natale corse al centro commerciale.
A Peter prese una tazza con la scritta 'Nerd' , sperava enormemente che quest'ultimo non si arrabbiasse, a Ned la Morte Nera di Star Wars versione Lego, a MJ una collanina con l'iniziale della io nome e a Natasha optò per un
abito semplice, di un colorito scuro, tendente sul nero, con maniche corte, gonna dritta al ginocchio e con una scollatura sul petto.
Il giorno di Natale di svegliò e Michelle era già a casa sua. Jessica indossò una camicia con sopra un maglione e un jeans.

"Alla buon ora!" esclamò lei abbracciandola.

"Buon Natale" mormorò Jessica assonnata.

"Buon Natale" ricambiò gli auguri MJ.

"Andiamo a trovare Peter e Ned?" chiese Jessica e Michelle annuì.
Jessica prese il giubbotto e i regali e si avviarono a casa di Peter.
Arrivate lo trovarono a terra in camera sua, in compagnia di Ned.

"Buon Natale, ragazzi!" esclamò Michelle entrando.

"Buon Natale!" dissero in coro Peter e Ned.
Jessica distribuì i regali e lo stesso fecero gli altri.
Scartarono insieme i pacchi e fecero il confronto.

"Cosa cavolo?!" chiese Ned che non credeva ai suoi occhi; "È fantastico!" esclamò nuovamente guardando i Lego.

Dopo aver finito di scartare si diedero una abbraccio di gruppo.
"Buon Natale, ragazzi" mormorò Jessica.

Ciò che eri non determina ciò che sei || Marvel StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora