Ripensamenti

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"Sono in posizione... Appena vedrò qualcosa l'avvertirò" disse Peter.

"Com'è il costume?" chiese Fury.

"Ehm, è fantastico, fighissimo... Ehm mi stringe un po' allo spararagnatele" balbettò Peter imbarazzato.

"Ehi" abbaiò Fury.

"Ok, ok sto zitto" aggiunse Peter zittendosi. Nella stanza dove era Jessica, cadde una profonda tensione, dove il solo rumore veniva da fuori.

"C'è un picco di energia" annunciò Maria Hill dopo pochi minuti farneticando davanti il computer.

"Ok, è qui, Beck, lei sa cosa fare" disse Peter.

"Ti seguo Spider-Man" annuì Quentin.

"Tocca a te, ragazzo" aggiunse Beck poco dopo, ciò voleva dire che era arrivato. Fury fece segno di entrare nelle macchine e partire. Una volta arrivati alle macchine, si misero in moto ben tre macchine e partirono a trovare Peter e Beck.

"Beck, attento!" gridò Peter, e Jessica pensò a quanto fosse brutto seguire un combattimento dagli auricolari. Poi si sentì che evidentemente Mysterio aveva creato una barriera.

"Tutto ok? Dobbiamo colpirlo con qualcosa che non può assorbire!" gridò Peter.

"Adesso!" urlò nuovamente Parker, evidentemente l'avevano colpito con una pietra, l'unica cosa che potessero trovare in quella situazione e che lui non potesse assorbire.

"Sta attento! Mantienilo lontano dalla ruota panoramica!" gridò Mysterio.

"È troppo tardi" sussurrò Maria Hill una volta che furono arrivati. L'Elementale di Fuoco era brutale, qualcosa di terribile ed emetteva versi strani come forti grugniti, davanti a lui c'era Peter che cercava di sorreggere la ruota e Mysterio che cercava di attaccare l'essere.

"Comunque vada, è stato un piacere" mormorò Beck e Jessica pensò di essere stata un po' dura con lui, ma c'era una parte che ancora non si fidava.

"Cosa vuole fare?" urlò Peter tenendo la ruota panoramica.

"Quello che avrei dovuto fare prima" disse Beck prendendo l'energia e raggrupparla nelle braccia e buttarsi al cuore dell'Elementale. L'essere da rosso quale era, si mutò in verde per poi cadere a peso morto per terra e con un tonfo scomparve. Beck era steso per terra, vivo ma esausto. Jessica si alzò in volo e mise a posto la ruota panoramica, solo spingendola, mentre Peter corse da Mysterio.

"Allora è finita?" chiese Maria Hill quando Jessica finì di far scendere tutti dalla ruota panoramica.

"Lui era l'ultimo" mormorò Beck.

"Ma non era l'ultima minaccia che affronteremo, noi dobbiamo restare vigili, c'è un posto vacante che potresti occupare... Hill e io andremo alla centrale Europol a Berlino domani, dovresti unirti a noi" aggiunse Fury rivolto a Beck.

"Grazie, magari ci faccio un pensierino" rispose Quentin stringendo la mano di Fury.

"Hai delle doti Parker, ma non volevi intervenire... Vorrei che ci fossi anche tu a Berlino, però devi decidere se vuoi impegnarti o pure no, Stark ha scelto te, ha fatto di te un Avenger, a me serve quello, al mondo serve quello. Forse Stark si è sbagliato, è così? A te la scelta" commentò Fury rivolgendosi poi a Peter, il ragazzo aveva le lacrime agli occhi e Jessica corse ad abbracciarlo.

"Avevo paura, Pete, dio avrei schiantato Fury se ti fosse successo qualcosa" mormorò Jessica ancora abbracciata a Peter, quando si staccò, Beck si avvicinò a Peter mentre Jessica era lontana e gli disse di andare a prendere qualcosa da bere.

"Jess, io vado con Beck, vuoi venire?" chiese lui.

"No, vado all'Opera a riportare Ned e Betty lì" rispose Jessica e Peter annuì. Jessica intercettò Betty e Ned con la telepatia e vide che già erano lì, allora decise di andare in Hotel, mentre loro avrebbero visto l'Opera.

Il giorno dopo Jessica si svegliò di soprassalto notando Peter steso accanto a lei.

"Cosa ci fai qui?" chiese la ragazza con voce impastata dal sonno.

"Sai? Ho chiuso con la missione, gli Elementali sono finiti, io ho fatto la valigia e dovresti farlo anche tu..." disse lui sbrigativo e Jessica si ricordò che quel mattino dovevano partire per Londra, tutto d'un tratto la ragazza si alzò in un attimo e con la telecinesi mise a posto la valigia, poi prese una maglia a strisce bianche e nere, un jeans nero e una cintura e in un attimo li indossò. Poi vide Peter che aveva una faccia come se dovesse dirle qualcosa ma non sapeva se farlo o no.

"Sputa il rospo, bimbo ragno" lo incoraggiò Jessica con fare dolce, cosa che le riuscì enormemente difficile.

"Ehm... Ho dato gli occhiali EDITH a Beck-" iniziò a parlare ma Jessica non lo lasciò finire.

"Cosa diavolo hai fatto!?" abbaiò la ragazza.

"E' l'uomo di cui parlava il signor Stark! Ora è negli Avengers..." mormorò Peter e Jessica si mise le mani tra i capelli e poi sospirò.

"Lui non fa parte degli Avengers, non fin quando sono io a dirigervi!" sibilò la ragazza irritata ma si sentì bussare alla porta e così i due tacquero.

"Jessica sono io, posso entrare?" chiese Michelle e Jessica si morse il labbro.

"Entra" la incoraggiò Jessica e Michelle spalancò la porta rivelando le figure dei suoi due migliori amici: MJ e Ned.

"Ragazzi, smettetela di litigare... E poi devo mostrarvi una cosa..." disse all'inizio Michelle ma Peter divenne di un colore rosso scarlatto.

"Aspetta un attimo, tu ci hai sentiti?" chiese Peter sudando freddo, Michelle emise un risolino sarcastico.

"Davvero pensi che io fossi stupida? E' da anni che sospettavo che tu fossi Spider-Man" rise lei per poi schiarirsi la voce, ed estrarre un marchingegno di colore grigio, tutto ammucchiato con una ragnatela; "Tralasciando la ragnatela- Ah!" Michelle urlò e lasciando cadere lo strano oggetto sul tappeto persiano. Quest'ultimo emise una strana luce bluastra per poi far comparire quello che sembra essere l'Elementale d'aria, per poi mostrare Beck che lo combatte, infine si spense.

"Che diavolo era quello?" chiese Ned aggiustandosi i capelli.

"Ho combinato un casino..." disse Peter ansimando, Jessica prese l'oggetto e se lo mise nello zaino.

"Io te l'avevo detto, ma ora è meglio che chiamiamo Fury per dirglielo, prima lo facciamo e prima questo casino finirà..." spiegò Jessica e Michelle tossì.

"Noi vi lasciamo soli, vero Ned?" chiese lei al ragazzo.

"Cos- Oh sì, giusto..." annuì Ned aprendo la porta e uscendo insieme ad MJ. Peter si avvicinò a Jessica, stringendole le mani.

"Sappiamo entrambi che è un lavoro che spetta a me..." mormorò lui ma Jessica prese a ribattere.

"No, Pete, verrò anche io... E se lui... E se tu..." sussurrò lei.

"Tu dovrai proteggere loro, io vado a cercare Fury a Berlino, per dirglielo... Lo sai che sei tutto per me, vero?" chiese Peter guardandola dall'alto, essendo più alto di lei.

"E lo sai che odio le cose sdolcinate?" sorrise lei mentre Peter la imitava.

"Lo so, ed è per questo che non voglio perderti" mormorò il ragazzo per poi avvicinare le sue labbra a quelle della ragazza.

Peter mise il costume da Scimmia Notturna e uscì dalla finestra e Jessica prese la valigia e lo zaino per poi uscire dalla stanza. Tutti quanti erano davanti alla reception, con le valigie, pronti per partire. Il professore Harrington le si avvicinò.

"So che Peter è andato a trovare il prozio a Berlino, senza dirmelo... Ma va bene così... Su ragazzi, usciamo!" esclamò energico Harrington facendosi strada.

Ciò che eri non determina ciò che sei || Marvel StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora