Ciò che eri non determina ciò che sei || Marvel Story

L'Incantatrice

"La cosiddetta Incantatrice sta seminando il panico in tutta l'America e il resto del mondo..." la linea passa ad una donna dal viso stranamente paonazzo e rigato da lacrime; "L'ho vista! Una donna dai capelli lunghi e biondi, vestita di verde! Ha ucciso mio figlio! Jak! Il mio bambino!" ricompare il viso della conduttrice dai capelli biondi e dal viso dolce e Jessica decide di spegnere la televisione, sospirando e chiudendo i libri che aveva davanti gli occhi, avendo finito di studiare.

Non aveva la più pallida idea di cosa fare, tutto ad un tratto si presenta un alieno con abilità magiche pronto a seminare il panico e a dover fare un giro di ricognizione... Ma perché uccidere le persone quando devi solo controllare? Ma poi per quale scopo un giro di ricognizione? Jessica non seppe darsi delle risposte a quelle domande, continuava a porgerle ma restava sempre senza risposta. Aveva riflettuto parecchio e si era confrontata con Peter, Michelle e Ned. D'un tratto la ragazza seppe cosa fare. Prese il computer e mise una cartina del mondo intero. Jessica prese carta e penna pronta a fare calcoli su calcoli.

"E' atterrata nell'America del Sud due giorni fa e già ha raggiunto il Messico e l'ha sorpassato... Ciò vuol dire che... Tra meno di un'ora sarà qui a New York!" esclamò la ragazza quasi urlando, uscendo di corsa dalla camera pronta a raggiungere Peter.

"Tesoro... E' arrivato un pacco..." la informò dolcemente la madre porgendoglielo, era un pacco di Amazon e ricordava perfettamente di non aver comprato niente.

"Oh, sì... Grazie, mamma, stavo venendo a vedere se era arrivato..." mormorò la ragazza sorridendo.

"Cosa hai comprato?" chiese la madre ritornando in cucina.

"Ehm... Un regalo per Peter... Sai l'anniversario..." rispose goffamente Jessica grattandosi la nuca, poi corse in camera, mise il pacco sul letto e prese a scartarlo. Trovò un foglio bianco con poche parole scritte di fretta:

'Potrà tornarti utile, a te la sceneggiatura.

-N.F.'

Jessica lesse e riflesse il foglio almeno trenta volte. N. F., chi può essere? N nome, F cognome... Jessica posò il foglio sul letto e prese a rovistare nel pacco. Infatti oltre al foglio trovò una tuta, molto simile a quella di Natasha che aveva indossato un anno fa in Germania, tra la cosiddetta battaglia di Steve e Tony. (in basso la foto)
La ragazza mise velocemente la tuta e si specchiò. Dovette a mettere che pur avendo poca autostima di se stessa, la tuta su di lei le piaceva un sacco, ovviamente più su Natasha.

"Non posso farcela! Un alieno che tenta di schiavizzare l'intera umanità con abilità di gran lunga superiori alle mie!" mormorò guardando fuori dalla finestra il prato verdissimo davanti casa. Una lacrima le solcò il viso e indecisa sul da farsi, aprì la finestra per annusare la brezza invernale, sospirò e balzò fuori, volando, decisa a raggiungere la casa di Peter. Attraversò il quartiere e sorvolò case e grattacieli. Mancavano pochi metri, la ragazza sentì un tonfo e si fermò di botto. Si voltò alla sua sinistra e in direzione di Central Park si notava di poco dei pezzi di metallo vorticare in modo circolare. Jessica non ci pensò due volte a raggiungere quella cosa. Atterrò dietro un grande albero in modo che nessuno la vedesse, si sporse verso destra e la vide. Nei suoi capelli biondi cenere e nel suo body senza bretelle di colore verde smeraldo. Aveva gli occhi completamente neri e faceva vorticare gli oggetti di in modo circolare. Più si avvicinava, più il vento si faceva sempre più forte. Jessica alzò il capo e vide le foglie agitarsi velocemente finché non caddero.

"Stupidi umani" urlò prendendo una ragazza per la gola. La sua voce era terribile, inquietante. Jessica decise di non pensare ma lasciar fare al suo intuito.Fury le aveva dato quella tuta per farsi credere un agente dello SHIELD, certo lo SHIELD era caduto, ma cosa ne sapeva un alieno? Prese una delle due pistole che aveva, la impugnò per bene e uscì allo scoperto, portandola verso di lei.