Ciò che eri non determina ciò che sei || Marvel Story

Gli Elementali

I genitori di Jessica erano sopravvissuti allo schiocco e quando la ragazza tornò a casa e raccontò loro tutto l'accaduto, calde lacrime solcarono i loro volti, ma le stettero sempre accanto. Jessica, invece, per alcune settimane, dopo la battaglia, non aveva mangiato quasi niente, solo qualche giorno aveva osato per qualche pezzo di pizza che le aveva portato Peter. Il suo ragazzo, d'altronde, pur avendo perduto il suo mentore, non era diventato scheletrico, anzi, restava quasi tutto il tempo in palestra e mangiava come sempre, ma si intravedeva dai suoi occhi la tristezza e il dolore. Forse non voleva far rattristare ancora di più Jessica. Ma quando Peter le portava qualcosa da mangiare o la invitata ad uscire, lei rifiutava e restava a casa a fissare il medaglione. In quei giorni venne a trovarla Michelle, la strinse forte a sé quando la vide e quando Jessica le raccontò la storia. MJ le restò accanto, andando quasi ogni giorno a casa sua a starle accanto.

Erano passati diversi mesi e Jessica aveva ricominciato a mangiare e ad andare in palestra, riprendendo qualche chilo e ritornando più forte di prima. In quei giorni aveva notato che il colore dei suoi occhi e il colore dei suoi capelli erano molto più chiari. I suoi capelli marroni spiccavano qualche capello biondo e i suoi occhi erano un intreccio tra giallo, blu e marrone. Il primo giorno di scuola, si alzò e mise BLABLABLA e il medaglione che le aveva dato Clint.

Mise un filo di mascara, si pettinò e si lavò la faccia e i denti. Prese il giacchetto di pelle, lo zaino e uscì. Fuori casa la aspettava Peter, la prese per mano e si avviarono presso la scuola. Appena entrarono vennero accolti dal telegiornale scolastico, condotto da BLABLABLA. Jessica fissò il televisore, appoggiata di lato al suo armadietto. Alcuni studenti avevano creato un video in memoria dei caduti Avengers. Comparve uno sfondo nero con scritto 'in memoriam', poi una foto di Tony, e inseguito una foto di Natasha e Steve. Jessica si morse il labbro, trattenendo le lacrime e deglutendo. Jessica, aprì il suo armadietto e rovistò nello zaino, finché non trovò le pillole che stava cercando, erano per gli attacchi di panico e Jessuca sentiva che era proprio sul precipizio, pronta a cadere in quel mondo infestato da cose orribili. Sentiva il sudore freddo e un senso di nausea passarle per tutto il corpo, ma una volta presa la pillola, si calmò.

Di pomeriggio si recò alla nuova base degli Avengers, che era stata ricostruita ed era nuova di zecca, poiché Bruce l'aveva contattata per farle una visita riguardo alla sua condizione fisica dopo i poteri di Carol e Thor. Appena entrò si rese conto che Fury era ancora fissato con il bianco accecante. "Ehi Bruce" lo salutò Jessica con un sorriso evidentemente tirato, osservando la figura del nuovo Bruce. Era in versione Hulk, ma aveva gli occhiali, indossava una camicia e un pantalone, e parlava esattamente come Bruce. L'unica cosa distorta era che il braccio era fasciato come un gesso.

"Ehi Jessica... Cioè Capitano... Fury mi ha incaricato di farti una visita per quello che è successo nella battaglia..." spiegò Banner facendo segno a Jessica di stendersi su una barella accanto a diversi macchinari super tecnologici. Jessica si sentiva strana quando la definì 'Capitano' ma decise di calmare l'euforia.

"Già proprio così" esclamò una voce mentre Jessica si stava per stendere, si voltò e vide Fury.

"Ehi Nick" disse Jessica annuendo con il capo.

"Ti vedo un po' malmessa, Capitano Evans... Hai anche cambiato colori di capelli" annunciò Fury squadrandola da capo a piedi e notando le sue occhiaie accentuate e il suo pallore.

"Non è facile, Fury" sibilò Jessica irritata dalla poca delicatezza che aveva avuto Nick. Lui, però, sembrò non sentire e prese a fissare il vuoto, pensando.

"Bene, Jessica cominciamo..." trillò Bruce infilando un ago nelle vene sul braccio della ragazza, poi prese a farneticare davanti al computer.

"Spettacolare" mormorò Bruce ancora attaccato con lo sguardo nel microscopio dall'aria professionale.