L'assalto alla base dell'Hydra

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Durante i mesi successivi, Jessica conobbe maggiormente Michelle, Ned e Peter e divennero migliori amici.
Era Maggio quando, grazie a Natasha, seppe che gli Avenger stavano per attaccare una base dell'HYDRA comandata dallo spietato Barone Strucker, il quale stava effettuando degli esperimenti sugli esseri umani utilizzando lo scettro di Loki. Il loro compito era quello di recuperare lo scettro e catturare Strucker.

Jessica allora, conoscendo il giorno in cui sarebbero partiti, decise di andare all'Avengers Tower, con la scusa di conoscere la posizione della base.
Si avviò e per fortuna trovò Clint fuori che stava per salire con l'ascensore.
"Ciao Clint" lo salutò Jessica.
"Ciao" ricambiò il saluto lui.
"Posso salire con te?" chiese Jessica.
"Certo" annuì Clint.
Salirono sull'ascensore e aspettarono.
Appena arrivati, Jessica si diresse in cerca del Capitano.
Poi intravide una figura in tuta rossa e blu con uno scudo che raffigurava una stella al centro, sulle spalle.
"Capitano" lo salutò Jessica.
"Jessica" annuì lui "Cosa ci fai qui?"chiese.
"Ehm... Sapevo che dovevate...Ehm... Trovare lo scettro di Loki, che si trova in una base dell' Hydra... Ma che non conoscete la posizione... Beh... Io potrei aiutarvi" rispose Jessica con un sorriso.
"Pffff" sbuffò Steve "Ho capito... Vorresti partecipare anche tu... Chi te l'ha detto? Oh no... È inutile che tu me lo dica..." borbottò lui quando Jessica aveva aperto la bocca per parlare.
"Sali" la incoraggiò il Capitano ad entrare nel quinjet.
"Jessica? Cosa ci fai qui?" chiese Natasha appena entrò.
"So dove si trova ciò che state cercando" rispose Jessica facendo spallucce.
"Ti devo accompagnare a mettere qualcosa di più adatto, di certo non puoi venire così" spiegò Natasha facendo riferimento a come era vestita, poiché aveva i jeans e una camicetta.
La spia la portò dove tutti gli Avengers avevano la loro roba.
Natasha si diresse verso la sezione che sembrava essere sua. Rovistò finché non le porse una tuta blu.
"Prova a mettere questo" la incoraggiò Natasha porgendogliela.
Natasha si voltò dandole le spalle e la ragazza mise la tuta.
"Ho fatto" annunciò Jessica guardandosi allo specchio.
"Ti sta bene" ammettè la donna voltandosi.
Jessica mise i suoi panni sempre nella sezione di Natasha e uscirono.

Partirono quando tutti gli Avengers erano al completo. Clint che pilotava il quinjet, Bruce, Tony, Steve e Thor che studiavano su una carta, probabilmente lo scettro di Loki.
Mentre Natasha e Jessica stavano discutendo. Jessica già aveva detto a Clint che la base si trovava in Sokovia e gli aveva dato le coordinate.
Bruce stava distribuendo gli auricolari con cui avrebbero potuto parlare anche a distanza quando arrivarono.
Appena arrivati scesero e si ritrovarono in un paesaggio ricoperto di neve, con molti alberi e più lontano si trovava un castello.

Vennero assaliti subito da diversi agenti. Tony si diresse verso il castello mentre gli altri combattevano. Jessica lo trovò quasi un po' difficile combattere, poiché gli agenti sparavano a più non posso, lei non aveva il potere di prevenire il futuro e la probabilità di una pallottola in testa era abbastanza alta.

"Merda" borbottò Tony.
"Linguaggio!" esclamò Steve indignato e Tony sbuffò.
Subito dopo il capitano lanciò la sua moto contro un gruppo di agenti.
"Molto fine" scherzò Tony e Steve lo ignorò.
"Ehm... Capitano?" Tony chiamò Steve.
"Che c'è?" chiese Steve.
"C'è una specie di barriera radioattiva... Ed... Ehm... A malincuore devo ammettere che non la so buttare giù" annunciò tristemente Tony e il capitano sbuffò.
"Io posso farlo" disse Jessica d'un tratto.
"Va bene, Jessica ma cerca di non farti uccidere" spiegò Steve ridendo.
"È quello che sto facendo" rispose Jessica divertita.
Jessica si alzò in volo e in men che non si dica arrivò davanti la barriera.
Avvicinò le mani alla barriera, ma non la toccò e si concentrò. Sentiva il sangue pulsarle nelle vene e un forte mal di testa stava subentrando nella sua mente. Cercò di non pensarci, dalle sue mani uscì un vapore rossastro e la barriera di disintegrò.
"Sei forte, ragazza" si complimentò Tony e Jessica gli fece un cenno di assenso con la testa prima che lui entrasse nel castello.
Dagli auricolari si capì perfettamente che Tony venne accolto da numerosi spari da parte deglia genti.
"Cosa c'è? Non sono il benvenuto?" chiese lui scherzando.
Quando ebbe recuperato lo scettro, l'uomo di latta ritornò da loro.
"Nel quinjet, ora" ordinò il Capitano.

Jessica scaraventò un ultimo agente, si alzò in volo ed entrò nel quinjet.
Quando Jessica entrò, trovò Steve, Tony e Thor parlare.
"Sì, faremo bisboccia..." sentì dire quelle parole a Steve.
Jessica si avvicinò a Clint e Natasha.
"O mio dio... Cos'ha?" chiese Jessica preoccupata notando l'enorme ferita che Clint aveva sul busto.
"È stato colpito" rispose debolmente Natasha.
"Sono sicura che ti rimetterai subito in sesto" lo incoraggiò Jessica con un sorriso e Clint ricambiò il sorriso.
"Nat... Ho sentito il Capitano dire che farete 'bisboccia'... Cioè so che significa ma-" non le diede tempo di finire la frase che subito rispose.
"Oh... Lo sapevo! Vogliono fare una festa d'addio... Ma non penso che tu possa venire..." rispose Natasha.
"Oh... Si, lo so, lo so... Volevo solo capire" disse Jessica divertita, poiché non se lo immaginava tanto il Capitano che beveva.
Arrivarono in fretta e Clint venne portato nel laboratorio di Helen Cho.
"Jessica... Penso che sia meglio che tu vada..."disse Steve.
"Hmm... Va bene" annuì Jessica dispiaciuta.

Jessica si diresse dove tutti loro si cambiavano e per fortuna non trovò nessuno.
Si cambiò con i vestiti di prima, ovvero il jeans e la camicetta, e lasciò la tuta su una sedia.
Fece per andarsene e vide tutti loro che stavano allestendo per la festa.
Thor stava mettendo apposto gli alcolici, Steve che stava parlando con Thor riguardo a questi ultimi e Tony stava difendendo Thor.
"Meglio non metterne troppi" disse Steve calmo a Thor ma lui lo ignorò.
"Captain Ghiacciolo, non fare il ragazzo d'oro ora... Abbonda" disse Tony rivolgendosi a Thor e Steve sbuffò.
Jessica vide Natasha, Clint e Bruce in laboratorio.
Bruce stava per fatti suoi, Clint era sfinito e Natasha stava parlando con Bruce.
"Come stai?" chiese Jessica a Clint.
"Bene, non vi libererete così facilmente di me" rispose lui.
"È un male o un bene?" domandò Jessica scherzando.
"Hmm... Non so tu come la vedi?" chiese lui.
"Hmm... Sono titubante a riguardo" scherzò lei, fece per andarsene e Natasha la fermò.
"Jessica! Non mi saluti?" chiese la spia.
"Oh... No... Avevo visto che... Ehm... Tu e Bruce... E quindi io..." rispose Jessica diventando leggermente rossa.
"Non preoccuparti... Ora non ci rivedremo tra un bel po', mi sa" disse lei facendo riferimento al capitano, Jessica sapeva che Steve non voleva metterla in pericolo, vista la sua giovane età, ma lui la sottovalutava fin troppo e questa cosa la faceva andare su tutte le furie.
"Eh già" annuì Jessica dispiaciuta.
Dato un abbraccio a Natasha salutò gli altri e andò a casa sua.

Arrivata la madre la accolse con uno sguardo torvo.
"Dove sei stata?" chiese lei preoccupata.
"Da Natasha... Ha avuto un problema... Niente di cui preoccuparsi, mamma" tagliò corto Jessica andando in camera sua.
Mise un leggins e una maglietta primaverile e sprofondò in un sonno senza sogni.

Ciò che eri non determina ciò che sei || Marvel StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora