Homecoming

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Una settimana dopo ci fu l'attesissimo Homecoming. Jessica era nella sala studio da sola, quando un ragazzo alto, biondo e dagli occhi azzurri le si avvicinò. Dovette ammettere che somigliava tantissimo a Captain America e la ragazza dovette mettere a fuoco bene la vista, può darsi che aveva una visione ma sbagliò miseramente. Jessica abbassò la vista verso il libro facendo finta di leggere e il ragazzo si sedette vicino a lei.

"Ehi" la salutò e Jessica alzò lo sguardo verso di lui, no, non si sbagliava.

"Ciao" Jessica ricambiò il saluto e sorrise.

"Ehm... Volevo chiederti se volessi venire all'Homecoming con me" disse il ragazzo e Jessica inarcò un sopracciglio stupita da come fu stato diretto, no, sicuramente non ha il carattere di Steve.

"Scusa, il tuo nome?" chiese la ragazza e il ragazzo si grattò la nuca imbarazzato.

"Oh... Ehm, mi chiamo Zach Cooper... Frequento l'ultimo anno della Midtown" rispose lui goffamente stringendo la mano di Jessica; "Non, non hai risposto alla domanda" disse. Jessica prese in mano la situazione, in tutto l'avevano invitata più di dieci persone ma d'altronde sapeva che l'invito dalla persona da cui l'aspettava non sarebbe mai arrivato.

"Va bene, Zach" rispose Jessica sorridendo e Zach tirò un grande sospiro di sollievo, come se si fosse tolto un grande peso dalle spalle.

"Ehm... Perfetto, allora... Ci vediamo" borbottò il ragazzo con un sorriso ebete in faccia.

"Sì, ci vediamo" disse Jessica prima che lui si fosse alzato e fosse andato via, poi posò lo sguardo sul libro continuando a leggere, contenta di aver trovato un ragazzo con cui andare.

Il pomeriggio prima dell'Homecoming, Jessica spalancò le ante dell'armadio e prese tutti i vestitini possibili ed inimmaginabili. Nessuno che andava bene per quell'occasione, cioè ce n'erano, ma a Jessica non piacevano più di tanto per quell'evento. Le piacevano le cose semplice e per niente seducenti o provocatorie. Dopo due ore passate a buttare vestiti sul letto e ispezionarli centimetro per centimetro, optò per un bellissimo abito color rosa cipria dal corpetto in pizzo, con una fascia di seta in vita che lo congiungeva alla gonna di tulle che cadeva sbarazzina fino al ginocchio e decise di mettere dei tacchi bassi bianchi.
Aveva lisciato i capelli rendendoli più boccolosi alle punte e aveva osato con un trucco più strutturato ma sempre leggero e delicato, in armonia con il suo stile. Guardò l'orologio e notò che erano le 20:50, Zach sarebbe arrivato di lì a poco. Nemmeno il tempo di formulare il pensiero che il campanello suonò. L'ansia percorse ogni centimetro del suo corpo, Jessica prese la borsa e uscì dalla camera. Quando Jessica si voltò vide davanti ai suoi occhi il ragazzo che aveva invitato. In tutta la sua bellezza e spavalderia le porse gentilmente una scatola in plastica trasparente che conteneva un braccialetto di fiori finti bianchi, i corsage, anche lui li indossava, erano posti nella tasca che aveva nella giacca, all'altezza dei pettorali.

"Ehi... S-Sei fantastica" commentò con voce rauca, rimanendo a bocca leggermente aperta e Jessica sorrise in modo forzato, non voleva far apparire il suo essere insensibile e la sua non voglia di andare con lui, certo era un ragazzo bellissimo, ma non era la sua idea di ragazzo perfetto.

"Grazie" aggiunse lei aggiustandosi il braccialetto per poi rivolgere lo sguardo nei suoi occhi azzurri; "Andiamo?" chiese e lui annuì. Jessica salutò la madre e lei le mandò un bacio volante dicendole di divertirsi. Il ragazzo aveva un'audi nuova di zecca, lucente di colore grigio.

"Ti piace?" chiese lui e Jessica annuì. Il ragazzo le aprì lo sportello e lei si accomodò, per poi entrare anche il ragazzo.

"Dimmi un po'... Sai guidare?" chiese Zach e Jessica distolse lo sguardo dal paesaggio fuori per poi guardare il ragazzo.

Ciò che eri non determina ciò che sei || Marvel StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora