Ancora un po

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cap. 4

Pov Katie's

«Merda..Marcus non puoi aspettare, due giorni» sussurro, guardandolo dal telefono.

«Dai Katie, è un anno intero che non lo facciamo» continua, portandosi una mano nei capelli e sistemandosi meglio con la schiena.

«Va bene..» porto una mano sotto la maglietta e la tiro leggermente mostrando il reggiseno.

«Toccati» ansima.

È la prima volta che mi chiede di farlo in videochiamata e non mi sento al mio agio per niente..

«No- Marcus non voglio così» mi alzo dal letto tenendo il cellulare tra le mani.

«Che pelle Katie, poi non lamentarti se intanto mi scopo un altra» butta fuori.

«Che cazzo dici Marcus?» mi acciglio.
«Hai sentito»
«Fottiti, pezzo di merda» stacco la videochiamata incazzata fino al midollo.

La soddisfazione arriva quando mi richiama e io stacco all'istante.

Come può dire una cosa del genere? Se ha davvero- no Katie, non può. Lo conosco, non lo farebbe mai.

Dei rumori di sotto attirano la mia attenzione, Justin sarà arrivato.
Aggiusto il top corto e mi avvio verso le scale per raggiungerlo.

«Ci si rivede, mocciosa»

Oh no.

«Non chiamami così» metto il broncio. «Sei da per tutto, sai sto arrivando a pensare che tu mi stia pedinando» incrocio le braccia.

«Si da il caso che questa sia la casa del mio amico, non ché tuo fratello» dice in un sorriso di scherno.
«Eppure non perdi occasione per parlarmi» ribatto.

Lui senza preavviso mi sbatte contro la parete lasciandomi sfuggire un gemito di dolore.

«Smettila di fare l' impertinente o insegnerò a questa piccola bocca a fare altro» pronuncia con voce rauca, mentre le sue dita sfiorano le mie labbra, facendomi rabbrividire.

«Hai capito vero?» inclina leggermente la testa e avvicina il suo volto al mio.
Pochi millimetri ci dividono, ma man mano diventano sempre meno.
La punta del suo naso ora tocca la mia, sento di star per avere un mancamento d'aria.

Continua a toccarmi la guancia con i polpastrelli e io sotto al suo tocco sento improvvisamente caldo e una piacevole sensazione che so bene di non dover provare.
«D-Draco» deglutisco a fatica posando le mie mani sul suo petto per spingerlo all'indietro, ma per qualche strano motivo mi sento priva di qualunque forza.

Cosa sta succedendo?

«Hai capito si» ghigna con soddisfazione.

«Ah, ah Malfoy, mia sorella è off-limit, ti avevo avvertito»

La voce di mio fratello mi ricorda che sono sul pianeta dei vivi. Fuggo dalla presa di Draco come se mi fossi appena scottata con acqua bollente.

«Non stavo facendo nulla, Cooper, miro più in alto» alza le mani e scende di sotto con tranquillità.

«Stagli lontana, Katie, non fa per te» commenta Justin per poi fargli da coda.

Oh, può girarci che gli starò lontana.
Quel tipo non mi piace per niente.
Il classico bello e dannato che porta solo guai.

No grazie, passo, e poi ho già un ragazzo.

Eppure quando mi stava così vicino questo era l'ultimo dei miei problemi.

Dio mio, devo smetterla.

Ritorno in camera mia, non andrò di sotto quando lui è qui.

Prendo il telefono e inizio a guardare i messaggi. Marcus non me ne ha mandato nemmeno uno, come Astoria d'altronde.

Non conosco nessuno di qui oltre che loro. Li ho conosciuti ad una festa. Io ero ubriaca e mi sono imbattuta involontariamente contro di essi.
È li che ho capito che dovevo restare lontana dall'alcol, ed è li che ho sentito quel famoso colpo di fulmine con Marcus. Il problema è che si è consumato già da un po, ma nessuno dei due vuole ammetterlo.

«Merda» si è spento. Il telefono è scarico.
Sbuffo rumorosamente e mi alzo per metterlo sotto carica. Ma proprio quando i talloni toccano il pavimento la luce si spegne.

Il cuore mi si ferma per un nano secondo per lo spavento.
Cazzo, odio il buio. È così cupo, ovunque ti giri non vedi niente se non nero, nero e nero. È come se mi sentissi in trappola.

Apro la porta di camera mia e scendo lentamente le scale, provando a non cadere.

«J-Justin» pronuncio il suo nome, mentre con le mani provo a scovarlo.

«È uscito, è andato a prendere da mangiare»
Sobbalzo sentendo la voce di Draco. Cristo è ancora qui.

Non capisco dove sia, se davanti, dietro, ai lati. Così inizio a girare su me stessa per trovarlo, finché sento la sua presa sul mio polso che mi tira direttamente a lui.

Emetto un piccolo grido di sorpresa quando mi ritrovo appiccicata al suo petto.

«Katie..» sussurra.
«Mh?..»
«Vado a vedere se riesco a riaccenderla» dice, ma quando lo sento allontanarsi non riesco a non tirarlo di nuovo vicino a me.

«N-on andartene»
«Okay?» risponde confuso.

Poi silenzio. L'unico rumore è il mio respiro in simbiosi con il suo. Mi accorgo solo ora che ho lasciato che la mia fronte tocchi la sua.

Per un attimo ho sentito le sue labbra sfiorare le mie e io sono scattata subito più lontano. Ma lui mi ha preso di nuovo e mi ha avvicinato ancora una volta.

Schiudo la bocca, il respiro mi sta diventando pesante, lascio uscire un sospiro tremolante per poi chiudere gli occhi.

Non so quanto tempo siamo stati così. A farci fare compagnia dal silenzio e dei nostri corpi attaccati l'uno all'altro, ma so che in quel momento tutto mi passava per la mente tranne che la paura del buio.

«Penso che..» gli sento prendere un respiro. «Ora-»

«Ancora un po» mi sono resa conto di averlo detto a voce alta, solo quando le mie guance hanno iniziato a darmi calore. Sto così bene da poter restare così anche per ore, ma per lui non sembra lo stesso..

«Basta, Katie» sento le sue mani staccarsi dal miei fianchi e il mio petto allontanarsi dal suo.

Deglutisco e provo a respirare regolarmente, mentre cerco il divano per sedermi.

Sento Draco muovere qualcosa da vicino a l'aggeggio delle luci e poi esse improvvisamente accendersi.

Finalmente ritorno a vedere.

No. Avrei preferito il buio al suo modo di guardami in questo momento.

Mi osserva con la mascella serrata e gli occhi seri e scuri. Sembra che io abbia fatto chissà che cosa.

«Perché mi guardi così?» domando confusa.

«È l'unica cosa che posso permettermi di fare» risponde, le labbra unite in una linea retta.

Aggrotto le sopracciglia non capendo, aspetto che aggiunge altro, ma quando lo fa è solo per dire:

«Me ne vado, di a Justin che ho avuto un contrattempo»

Get me || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora